Per la Krifi si profila all’orizzonte l’ultima giornata del girone di andata. Sabato alle 18 i granata dovranno affrontare una trasferta tutt’altro che facile: quella a casa della Celanese Volley Forli. I romagnoli, vecchia conoscenza di Bernard e compagni, sono terzi in classifica alle spalle di Portomaggiore e Macerata. Starà alla 4 Torri imporre il proprio gioco per sperare di lottare ancora per i playoff.
Quella contro Forlì sarà una delle partite più complicate del campionato ed i motivi sono molteplici. Partiamo da un doveroso riassunto. Non è certo la prima volta che le due squadre si incontrano: il bilancio della scorsa stagione conta due vittorie per la Krifi, una netta durante il girone di andata a Ferrara ed una al tie-break a casa dei romagnoli. All’epoca gli avversari conclusero il campionato al quinto posto, mentre Ferrara andò a giocarsi i play off assieme a Montichiari. Cosa è cambiato rispetto alla scorsa stagione? Gli equilibri della Celanese non sono stati stravolti: la dirigenza ha puntato sul settore giovanile, inserendo contestualmente cinque nuovi innesti, per un totale di diciotto elementi a disposizione di mister Kunda. In casa Krifi invece c’è stata una vera e propria rivoluzione nella rosa, come è noto.
Il nuovo reparto centrale avversario è composto da Hoxha e Donati, rispettivamente ex di Pesaro e Villafranca. Entrambi bravi a muro, sono frequentemente serviti e ripagano la squadra con una discreta costanza. Un secondo reparto da cui guardarsi sarà quello dell’estrema difesa: il nuovo libero Benvenuti proviene da Conselice, conosce bene la categoria e si destreggia senza problemi sia in ricezione che in difesa. Da ultimo la Krifi dovrà guardarsi da Luca Sirri: i tabellini del girone di andata lo dipingono come un attaccante pericoloso, in grado di segnare tra i 25 ed i 35 punti a partita. Insomma, gli avversari grazie alle loro armi sono stati in grado di vincere quasi ogni match (tre le sconfitte: due nette contro Portomaggiore e Macerata, una al tie break contro Loreto).
Cosa dovrà fare la Krifi per sperare di vincere questo match? Giocare la partita della vita, consapevole che con alcuni accorgimenti anche gli avversari potrebbero trovarsi in difficoltà. Sarà necessario evitare Benvenuti in fase di battuta, per acquisire un po’ di incisività e non trovarsi a dover difendere una rigiocata eccessivamente veloce. Forlì presenta qualche lacuna a muro: la Krifi dovrà quindi cercare di costruire il gioco nel miglior modo possibile a partire dalla ricezione, per sfruttare anche solo la minima debolezza avversaria. I dati dicono inoltre che gli avversari sanno essere pazienti ed efficaci nei set che procedono punto a punto. I ferraresi dovranno essere altrettanto pazienti, aspettandosi scambi lunghi e momenti di difficoltà: un muro più ordinato di quello visto finora potrebbe certamente aiutare. Insomma, quella contro i romagnoli sarà una partita molto complicata, sicuramente la più difficile dopo il big match contro Portomaggiore. Ma un risultato positivo potrebbe fare la differenza, e non solo in classifica.