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La SPAL lascia la Dacia Arena di Udine con un punto in tasca che lascia anche l’amaro in bocca. Dopo un primo tempo ben al di sotto della sufficienza, la squadra di Semplici cresce nella ripresa chiudendo l’Udinese nella propria metà campo. Ma entriamo nel dettaglio con le nostre valutazioni sui singoli.

GOMIS 5 – Per la prima volta in stagione si può parlare di “papera” per il buon Alfred. Il colpo di testa di Samir per l’1-0 è centrale e tutt’altro che potente, ma il portiere senegalese valuta male la traiettoria e si butta la sfera in porta praticamente da solo. Per il resto ordinaria amministrazione, ma l’indecisione decisiva pesa come un macigno.

CIONEK 6,5 – Buttato nella mischia alla prima occasione utile e con solo una settimana di allenamenti con i nuovi compagni. La sua prestazione è rocciosa, e soprattutto dinamica e puntuale. Non è difficile vederlo in zone che non sono di sua competenza, segno di intraprendenza e spirito di sacrificio. Fa quello che deve fare e anche discretamente bene.

VICARI 6,5 – Deve tenere a bada una lepre come Lasagna, ma non perde quasi mai il duello, rimediando con fisico e senso di posizione ad una velocità che lo vede in difetto nei confronti del diretto avversario. Sfiora persino il gol su calcio d’angolo, ma Bizzarri gli nega la prima gioia in A con un colpo di reni da giovanotto.

FELIPE 5,5 – Il suo ex pubblico gli riserva striscioni e applausi per una calorosa accoglienza e lui lo ripaga con il buco che spalanca a Samir la via della rete in occasione dell’1-0. E’ in costante apprensione quando viene puntato e anche nel leggere gli inserimenti dei rapidi centrocampisti bianconeri dimostra limiti non di poco conto, ma cresce assieme alla squadra nella ripresa senza commettere più errori.

LAZZARI 7,5 – L’inizio è timido, ma dopo aver preso le misure alla partita si toglie il grembiule da scolaretto per vestire i panni del professore. Prestazione a tutto tondo che sicuramente farà aumentare l’interesse nei suoi confronti in sede di mercato. In difesa mette tre pezze fondamentali, una quasi clamorosa nel secondo tempo e dopo aver trovato l’intesa con Kurtic anche in spinta è una minaccia costante per Samir e Pezella e solo l’imprecisione dei compagni non lo erige a uomo partita.

KURTIC 5,5 – E’ l’acquisto più costoso nella storia della SPAL e vuole dimostrare che la fiducia in lui riposta è motivata. Ma il nervosismo lo tradisce, bisticcia con guardalinee e arbitro con continuità e su gol di Samir non difende adeguatamente la sua zona rimanendo invischiato nel concorso di colpe con Felipe e Gomis. Propositivo in avanti, buon segnale.

VIVIANI 5,5 – Totalmente fuori dal gioco per 45′ abbondanti. Meglio nella ripresa, quando entra in campo con un altro piglio, andando anche al tiro e coprendo con qualità ed energia, come dimostra l’ennesima ammonizione presa del campionato. Per lui anche una punizione dalla sua mattonella ma senza riscuotere successo (30′ st SCHIATTARELLA 6 – Entra in posizione di regista davanti alla difesa e dirige le operazioni con personalità).

GRASSI 5,5 – Giornata non proprio entusiasmante. In attacco non è il solito (nonostante un gran tiro al volo disinnescato da Bizzarri) e i suoi inserimenti da dietro mancano alla SPAL come l’aria. Prova a dare una mano in difesa, contribuendo alla confusione generale.

MATTIELLO 6 – Qualche bella sgambata, ma non è dalla sua parte che la SPAL deve sfondare. Però la grinta è quella giusta e con un paio di furbate mette la parola fine ad altrettante pericolose iniziative dell’Udinese (43′ st DRAME’ n.g. – Qualche minuto per rilevare un Mattiello ormai in riserva)

ANTENUCCI 6 – Tanto movimento ma poca sostanza. Difetta anche per lucidità, ma dopo un primo tempo da desaparecido si inventa dal nulla la giocata che porta al pareggio di Floccari. Difficilmente il suo destro al volo sarebbe finito in porta, ma il compagno di reparto spunta da dietro come un falco e tramuta in oro una palla sporca ma insidiosissima. Prende fiducia col passare dei minuti ma senza lasciare il segno.

FLOCCARI 6,5 – Le sportellate coi difensori avversari fanno parte del repertorio e le abbina al solito encomiabile lavoro di sacrificio. Si toglie lo sfizio di segnare il terzo gol del suo campionato, aumentando il suo personale saldo punti in classifica alla causa spallina.

SEMPLICI 6 – Si affida subito a Cionek e Kurtic e a fine partita dà spazio pure a Dramé. Viene tradito da un erroraccio di Gomis, ma tatticamente la SPAL tiene bene il campo, nonostante un primo tempo deludente. Nella ripresa la musica cambia radicalmente e con il baricentro più alto il gioco migliora senza che la difesa vada in apnea. Questa squadra vuole giocare a calcio e continuerà a farlo anche nelle difficoltà.