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È atteso il tutto esaurito al “Mazza” per il match che vede tornare l’Inter a Ferrara dopo la lontana stagione 1967/1968. Nell’ultimo confronto in serie A, i nerazzurri batterono la SPAL per 2-1. SPAL sconfitta anche nel girone di andata, lo scorso settembre infatti l’Inter di Spalletti aveva avuto la meglio con 2-0.
Ora però è il presente a pesare e prima ancora di parlare dei temi della partita, Leonardo Semplici ci tiene a sottolineare il valore umano e professionale dell’ex capitano Luca Mora, che ha lasciato Ferrara per giocare nello Spezia: “Luca è stato un punto di riferimento per la nostra squadra. Si è fatto apprezzare come persona oltre che come giocatore. Ora andrà in un’altra realtà, ma voglio fargli i migliori auguri, convinto che si meriti il meglio sotto tutti i punti di vista”.

Tornando alla gara di domani, la SPAL affronta un’Inter diversa dall’andata. I neroazzurri vengono da tre pareggi consecutivi e non corrono più come ad inizio campionato.
“È vero che qualcosa si è inceppato nell’Inter rispetto all’inizio, ma conosco bene il valore, la storia e la forza di questa grande avversaria. Dovremmo fare del nostro meglio per approfittare di questo loro momento non troppo positivo. Le partite diminuiscono e sono sempre più importanti, per questo non voglio focalizzarmi sul periodo che sta vivendo l’avversario, ma sul fare punti. Mi aspetto una partita che dia ulteriore fiducia al nostro cammino e al nostro lavoro, perché sicuramente la squadra sta crescendo. Mi auguro di riuscire ad eliminare gli errori fatti in passato, sia per la crescita del gruppo iniziale che per gli innesti fatti. Carattere, grinta e personalità che abbiamo dimostrato di avere in ogni partita dobbiamo metterli in campo ogni domenica, anche con la stessa Udinese avremmo meritato qualcosa in più. Le partite da qui in avanti sono tutte decisive, ci spetta un calendario difficile e dovremo lottare in maniera concreta e con meno disattenzioni”.

Possiamo aspettarci la conferma degli undici schierati per SPAL-Udinese? Come stanno i ragazzi? La condizione fisica viaggia di pari passo con quella psicologica?
“In linea di massima direi di sì. I ragazzi stanno bene e penso di dare continuità ai giocatori. Anche quando andiamo sotto nel risultato, la squadra riesce a rimontare. Questo è un segnale forte che dimostra il carattere e la forza dei giocatori. L’ideale è farlo per novanta minuti, ma sappiamo che affrontiamo avversari molto spesso più forti di noi”.

Mettere mano a qualche altro personaggio oltre ai giocatori: una frase forte detta dal Presidente Mattioli dopo SPAL-Udinese. Lei cosa ne pensa e soprattutto affermazioni come queste compromettono il rapporto con i giocatori?
“Abbiamo affrontato momenti difficili soprattutto al mio arrivo, quando avevo trovato una situazione abbastanza critica. Da lì siamo partiti e abbiamo fatto un cammino straordinario e anche nei momenti negativi eravamo primo o secondi in classifica, quindi parliamo di facili gestioni. Ora capisco il presidente, che è il primo tifoso e sicuramente ci tiene a fare sempre meglio, così come ci teniamo tutti. Ha detto quella frase, ma ha anche sottolineato una tranquillità nel vedere una squadra che dimostra personalità in campo. Non vedo un attacco, ma piuttosto un modo per spronarmi a migliorare, perché sia io che i ragazzi siamo scontenti quando subiamo un gol. Sono sicuro ci sia la massima fiducia nel mio operato e del mio staff. Sono sereno e so bene qual è il percorso da affrontare da qui alla fine. Quello che dispiace è che in queste sue parole poi si possano inserire persone che diano giudizi, ma sappiamo bene che al di là dei discorsi dobbiamo mettere in campo concretezza”.

Vagnati ha detto che il preferito per la difesa è Bonifazi, cosa ne pensa di un suo arrivo?
“È un giocatore che conosciamo e con noi ha fatto molto bene. A Torino non ha mai giocato e può essere ci sia per noi questa possibilità. Sicuramente sarebbe un ritorno gradito”.

Everton invece è pronto per giocare?
“Ha giocato la sua ultima partita il 13 dicembre, poi ci sono state le vacanze e si è allenato con noi una volta. Ora lo stiamo valutando, però diciamo che potrebbe essere a partita in corsa utile alla nostra causa. I giocatori sono tutti disponibili tranne Schiavon, Borriello per il problema al polpaccio e Konate per la frattura al piede. Dobbiamo inoltre integrare tutti e quattro i nuovi giocatori. A disposizione ne abbiamo solo due, Dramé è un anno che non gioca e quindi è necessario inserirlo piano piano nella squadra, anche se il tempo è tiranno. Lo stesso appunto vale per Everton che deve allenarsi per capire le nostre idee di gioco”.

Rimanendo sulla formazione, sorge spontaneo chiedersi chi tra Gomis e Meret schiererà tra i pali.
Avevamo preso Meret per essere il titolare, ma per il suo infortunio fino al mese scorso non è stato disponibile. Le prestazioni di Gomis le ritengo tra le migliori in assoluto, lui è stato una sorpresa in questa stagione. So di avere a disposizione due portieri che mi possono garantire una buona dose di serenità. Da qui in avanti valuterò chi potrà darmi quel qualcosa in più, perché servirà mettere in campo tutte le energie possibili in quello che per noi è il campionato della salvezza”.