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Non uno, non due, ma tre passi indietro. Sono quelli che ha fatto la SPAL alla Sardegna Arena dopo il bel pareggio conquistato appena una settimana fa contro l’Inter. I biancazzurri escono a pezzi dallo scontro salvezza contro il Cagliari, che senza strafare torna alla vittoria per 2-0 (Cigarini e Sau) senza mai rischiare nulla. Pessimi i primi 45′ degli estensi, forse peggio la ripresa, quando serviva una scossa per rimettere in piedi una partita che nessuno sa spiegare come possa essere stata interpretata con così poca convinzione. Per Semplici si apre una settimana di fuoco, con l’impegno di sabato prossimo contro il Milan che diventa di vitale importanza per evitare ulteriori complicazioni nella corsa all’unico obiettivo che conta veramente, la permanenza in Serie A.

La SPAL cerca sul difficile campo del Cagliari la prima vittoria esterna del suo campionato per dare una svolta definitiva alla stagione e dopo il buon pareggio ottenuto domenica scorsa contro l’Inter Semplici decide di tornare all’origine, affidandosi al suo classico 3-5-2 con Floccari al fianco di Antenucci e Cionek regolarmente al suo posto in difesa. Panchina per Schiattarella. Lopez risponde con il medesimo schieramento, ma rispetto alla trasferta di Crotone recupera pedine importanti come Joao Pedro e Pavoletti, spauracchi principali per la difesa biancazzurra, la terza più battuta del torneo e spesso in apprensione nei minuti iniziali. Come confermano i primi istanti di gioco, ma la pressione dei rossoblù si esaurisce in un paio di iniziative inconcludenti che non creano grossi problemi a Meret, ormai titolare a scapito di Gomis. Anzi, il primo sussulto viene da un’incursione di Mattiello nel cuore dell’area di rigore dei padroni di casa, ma dopo un contatto veniale Massa si prende subito i riflettori di giornata andando ad ammonire per simulazione l’esterno scuola Juventus, seguito sul taccuino dei cattivi in rapida successione da Cigarini e Barella, segno che la voglia di battaglia è tanta data l’importanza dei punti in palio. Antenucci al 20′ prova la zampata al volo su calcio d’angolo trovando solo la schiena di un difensore, mentre dall’altra parte Joao Pedro stende Lazzari e si prende un giallo meritato. Il ritmo è basso, si vive più di folate che di manovre ben ragionate, così un colpo di testa apparentemente innocuo di Faragò prende una traiettoria insidiosa che Meret alza saggiamente sopra la traversa. Va decisamente meglio a Cigarini, che dai 25 metri, sugli sviluppi di una rimessa laterale, ha il tempo di ricevere la palla ed esplodere il destro che finisce nell’angolo basso alle spalle di Meret dopo aver colpito il palo interno (35′). E’ un fulmine a ciel sereno per la SPAL, chiamata all’ennesima rimonta, ma questa volta la reazione immediata manca e solo l’intervallo arriva a porre fine, almeno per un quarto d’ora, ad un preoccupante deserto d’idee e iniziative, soprattutto in attacco, dove Lazzari è totalmente fuori dal gioco e Antenucci e Floccari non hanno il supporto dovuto neanche per fare il solletico a Cragno, sostanzialmente spettatore non pagante.

La ripresa si apre senza sostituzioni, ma con un brivido per Meret su calcio d’angolo, con Kurtic a togliere le castagne dal fuoco. Qualcosa sembra essere cambiato, la manovra spallina è più rapida e per poco Vicari non indovina la zuccata decisiva, ma la fortuna non è dalla sua parte. Con il baricentro più alto la squadra di Semplici è più reattiva e Kurtic testa i riflessi di Cragno con un destro uscito bene ma telefonato per essere considerata una palla gol. SPAL improvvisamente in partita? Non c’è pericolo, e per poco il Cagliari non trova il raddoppio. O meglio, Joao Pedro segna su assist di Farias, ma Massa, dopo aver inizialmente convalidato il 2-0, si affida al VAR che evidenzia la netta posizione irregolare del brasiliano sul suggerimento di Barella e i tifosi spallini sbarcati in Sardegna possono tirare un sospiro di sollievo non indifferente. Semplici prova a dare una scossa e inserisce Paloschi al posto di Viviani, tra i peggiori dei peggiori, l’effetto non si sente e nemmeno si vede perché l’occasionissima capita sulla testa di Floccari: purtroppo la mira sull’assist di Kurtic è imprecisa e la palla si spegne mestamente sul fondo. Come altrettanto tristemente si spengono le chance di rimonta della SPAL, che al 78′ subisce il gol del 2-0 complice una dormita quasi comica del pacchetto arretrato che, sugli sviluppi di una punizione proveniente dalla trequarti, guarda senza muovere un muscolo Castan che di tacco da centro area (!), dopo aver avuto addirittura il tempo di controllare indisturbato la sfera all’altezza del dischetto del rigore, pesca Sau che a due passi da Meret non può sbagliare, nonostante il tentativo di recupero di Vicari. E’ l’ultima emozione prima della passerella finale che meritatamente la Sardegna Arena riserva ai giocatori di Lopez, che tornano alla vittoria dopo tre turni, mentre la SPAL torna a Ferrara con un pesante -3 dal quartultimo posto e soprattutto una prestazione incommentabile contro una potenziale rivale nella corsa salvezza.

Cagliari – SPAL 2 – 0 (1 – 0 p.t.)

Cagliari (3-5-2): Cragno; Andreolli, Ceppitelli, Castan; Faragò, Joao Pedro (36′ s.t. Ionita), Cigarini, Barella (43′ s.t. Dessena), Padoin; Farias (30′ s.t. Sau), Pavoletti. A disposizione: Rafael, Crosta, Cossu, Giannetti, Romagna, Lykogiannis, Deiola, Han, Caligara. Allenatore: Diego Lopez.
SPAL (3-5-2): Meret; Cionek, Vicari (41′ s.t. Schiattarella), Felipe; Lazzari, Kurtic, Viviani (22′ s.t. Paloschi), Grassi, Mattiello (14’s.t. Costa); Floccari, Antenucci. A disposizione: Gomis, Marchegiani, Simic, Bonazzoli, Vaisanen, Vitale, Everton, Luiz, Schiattarella, Dramé. Allenatore: Leonardo Semplici.

ARBITRO: sig. Massa di Imperia (ass.ti: Tegoni e Manganelli; IV uomo: Baroni; VAR: Mazzoleni e Minelli).
MARCATORI: 35′ Cigarini (C), 33′ s.t. Sau (C)
AMMONITI: Mattiello (S), Cigarini (C), Barella (C), Joao Pedro, (C), Vicari (S), Sau (C), Castan (C)
NOTE: angoli: 6-3. Recupero 3′ p.t., 5′ s.t.

foto: Agenzia Fotocronache, Cagliari