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Al termine della partita tra Bondi Ferrara e Dinamica Generale Mantova nella sala stampa del Palasport della città estense abbiamo raccolto le impressioni dei principali protagonisti di serata.

Andrea Bonacina – “Ci eravamo presupposti di fare una partita di grande energia e l’abbiamo fatta, pur con alcuni tratti di confusione. L’inizio, sono sincero, non mi è piaciuto per niente: abbiamo subito un canestro da tre punti su una situazione che avevamo preparato in allenamento e abbiamo registrato qualche passaggio a vuoto quando abbiamo difeso a zona alcune situazioni. Ma credo di essermi fatto sentire durante il primo time-out che ho chiamato. Il primo strappo è stato, forse, più per demerito di Mantova. Dopo noi siamo stati bravi a incanalare l’energia per difendere alla grande. Qualcuno potrebbe parlare di nervosismo quando ci vede discutere in panchina ma è solo adrenalina. Una delle regole che ci siamo dati è: diciamoci sempre tutto. Tenere le opinioni dentro non serve a nulla, anzi genera indifferenza e cattivi pensieri. Io stesso preferisco quando un giocatore mi dice una parola in più, preferisco situazioni in cui ci sia uno scambio reciproco di idee. Predico dialogo continuo, sono felice quando i miei giocatori mi chiedono una disamina su un approccio difensivo piuttosto che un altro. Ben venga il confronto. Noi dobbiamo vivere di questo, altrimenti ci sediamo e prediamo dei parziali. E’ stato così oggi, è stato così domenica scorsa a Bologna, tanto per citarne una. Adesso andiamo a Ravenna, un campo dove in campionato per ora sono passate solo Mantova e Trieste, che al tempo fece una prestazione superlativa da dietro la linea dei 6,75. Se non avremo temperamento perderemo di nuovo, c’è poco da fare. Di una cosa non sono contento: siamo andati sotto a rimbalzo, soprattutto in attacco. Ravenna fa dell’intensità sui palloni vaganti uno dei propri punti di forza, così come Udine, che verrà qui domenica prossima. Dobbiamo lavorare meglio in questo fondamentale e negli accoppiamenti, in alcune circostanze ci siamo persi l’uomo. Siamo andati bene in attacco perché abbiamo difeso forte: se siamo molli facciamo fatica anche nell’altra metà campo. Oggi siamo stati bravi a coinvolgere tutti durante la partita, i dieci assist di Hall ne sono una dimostrazione. Bene Moreno e Panni in cabina di regia, hanno dato sicurezza alla squadra, ma anche Molinaro e Fantoni, bravo a trovare ottime soluzioni con il pick and roll. Cortese fenomenale, ma sono contento soprattutto perché i primi canestri li ha fatti in avvicinamento, spesso perde la sua dimensione di attaccante puro. Finisco con due concetti. Il primo: ci serve una dimostrazione di continuità per 40′ in trasferta, spesso abbiamo offerto buone prestazioni in casa ma non le abbiamo mai ripetute fuori. Dobbiamo rispondere presente con una prova di energia anche lontano dal Palasport di Ferrara. L’altro: adesso dobbiamo decidere se limitare la nostra sfida o sfidare i nostri limiti”.

Fabio Bulgarelli – “Giusta risposta sul campo alle sbadilate di fango piovute da tutte le parti. Sono arrivate critiche contro giocatori non all’altezza, contro un allenatore che è troppo giovane. Contro la società che compra dei ragazzini invece di gente come Legion, tanto per fare un nome. Società che deve andarsene. Bisogna incominciare a stare zitti e a remare tutti dalla stessa parte. Martelossi qui, Martelossi là. Ma basta! Godetevi questo spettacolo. Basta negatività. Basta negatività. Basta negatività!”.

Alessio Donadoni – “Ringrazio i miei compagni che mi hanno aiutato ad integrarmi nel gruppo nonostante sia arrivato solo venerdì qui a Ferrara e abbia fatto a dir tanto due allenamenti con loro. Sono entrato in partita non nel migliore dei modi perché ho concesso subito un gioco da tre punti, ma loro hanno cercato subito di confortarmi e trasmettermi solo energie positive per continuare. Fantoni è quello che forse mi ha aiutato di più. Sono contento della mie prestazione, anche se ho giocato pochi minuti. I miei obiettivi? Giocarmi tutte le mie carte. Voglio giocare per imparare e crescere come giocatore di basket”.

Davide Lamma (coach Mantova) – “Partita che è cominciata male ed è finita peggio. Non abbiamo approcciato la gara nel modo giusto, sembrava avessimo la testa da un’altra parte. E’ la prima volta che prendiamo una scoppola del genere. E’ evidente che c’è qualcosa che non ha funzionato a livello mentale, me ne assumo la piena responsabilità. Colpa mia, perché nonostante abbia visto dal primo istante che c’era qualcosa di strano nelle facce dei miei giocatori non sono riuscito a scuoterli emotivamente. Ferrara ha giocato da squadra, ci ha segnato 100 punti tirando solo 17 volte da tre punti. Noi abbiamo tentato trenta triple. C’è da lavorare per capire come fare a ritornare ad avere l’atteggiamento che abbiamo sempre avuto fino ad oggi, anche perché giochiamo tra tre giorni. Io per primo ho molto lavoro da fare”.