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Lo stato maggiore della SPAL ha deciso: si va avanti con Leonardo Semplici. Le nubi apparse su Ferrara al termine della gara con il Cagliari sono state definitivamente spazzate via direttamente dal direttore sportivo biancazzurro Davide Vagnati durante un collegamento in diretta su Telestense a Lunedì Sport. “Diciamo che oggi ci siamo visti con la proprietà, con Simone e Francesco Colombarini, e anche col presidente Mattioli per fare il punto della situazione perché la partita di ieri non ci ha lasciati indifferenti, al di la del risultato. Quest’anno purtroppo siamo usciti sconfitti dal campo tante volte, ma abbiamo sempre avuto la sensazione di poter dare qualche segnale di vita o comunque di avere nelle corde la determinazione per raggiungere la salvezza. Ieri per la prima volta abbiamo avuto delle sensazioni non positive e ci siamo ritrovati per discuterne. Cos’abbiamo deciso? Analizzando la situazione e i problemi ci siamo detti che era giusto parlarne con Semplici, l’abbiamo incontrato al centro GB Fabbri per sapere il suo punto di vista e capire le motivazioni di questi due passi indietro. Le risposte e le sensazioni che ci ha fornito sono state soddisfacenti, sa cosa proporre già da domani ai giocatori, sa quale potrebbe essere la medicina immediata in modo tale che la squadra possa avere un atteggiamento mentale completamente diverso perché noi vogliamo assolutamente salvarci, magari con buone prestazioni, ma quello che non deve mai mancare è la voglia di fare una corsa in più o di prevalere sull’avversario. Questo a Cagliari non si è visto e non vogliamo che accada più in futuro. Sicuramente il problema è stato quello di vedere una squadra non demotivata, ma senza quel furore agonistico che una formazione che lotta per non retrocedere deve sempre avere, soprattutto in uno scontro diretto. E’ questo che ci ha lasciati basiti. Non è che stiamo facendo un campionato stellare, anzi, sapevamo che avremmo incontrato difficoltà. Finché si vede l’impegno si può andare avanti, ma nel momento in cui questi presupposti vengono meno è opportuno fermarsi e riflettere su quello che può essere il futuro. Ne abbiamo parlato insieme al mister che ci ha dato spiegazioni accolte con rispetto e soddisfazione, cercando di mettere in concreto quelle che sono le sue sensazioni. Vogliamo rivedere la squadra che i tifosi hanno apprezzato, specialmente in casa”.

Già domani la dirigenza incontrerà anche la squadra per un faccia a faccia: “E’ inevitabile. Al di là di tutto, alla fine in campo ci vanno i giocatori. E’ evidente che le prime responsabilità sono loro, ma ho già parlato con alcuni dei ragazzi e tutti sanno di aver fatto una partita inaccettabile che la società non vuole più vedere. Il confronto ci sarà, ma non è tempo per perdersi in chiacchiere, è il tempo dei fatti e bisogna che i giocatori si rimbocchino le maniche perché possono portarci alla salvezza”. Tra i temi affontati con Semplici, anche lo schieramento tattico con cui la SPAL ha affrontato il campionato fino ad ora: “Cambio di modulo? Se uno ha fiducia nell’allenatore deve avere fiducia anche nelle sue idee tecnico-tattiche, altrimenti crollerebbe tutto. Abbiamo parlato anche di modulo, il mister ha i suoi pensieri a riguardo ma non è una questione di schieramento, quanto di equilibrio e la SPAL ne ha poco, soprattutto in fase di non possesso. Non parlo solo della difesa, ma di tutti i giocatori. Evidentemente bisogna migliorare sotto questo punto di vista. Che sia un problema tattico o di atteggiamento non lo so, ma io ho fiducia in Semplici e lui deve trasmettere il suo pensiero a noi e ai giocatori. Oggi ce l’ha trasmesso, ne abbiamo preso atto e per la stima che abbiamo nei suoi confronti sabato lo vedremo in panchina contro il Milan. Questo è quanto, non è una questione di riconoscenza o di voler portare avanti una cosa per forza. Abbiamo parlato con lui, lo conosciamo molto bene e abbiamo cercato di fargli capire quello che pensiamo. Lui ci ha detto di avere la medicina per dare la svolta definitiva alla stagione, la sua risposta è stata adeguata e ci aspettiamo che sabato ci sia un atteggiamento completamente diverso rispetto a Cagliari. L’atteggiamento dei ragazzi deve rispettare anche il sostegno incondizionato dei nostri tifosi, sempre presenti e sempre calorosi. Sono eccezionali e in aeroporto a Cagliari ho sentito tantissimi cori ad incitare squadra e giocatori”. La scelta più… semplice e probabilmente la più sensata alla fine è quella che ha prevalso: il tecnico spallino, che in estate ha firmato un contratto che lo ha legato ai colori biancazzurri fino al 2019, resta in sella alla sua SPAL. Lo attende una settimana di allenamenti a porte chiuse e tanta serenità da ritrovare.