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Come si presenta il Milan dopo l’impegnativa trasferta di Udine? I rossoneri chiudono la partita sull’1-1, dopo aver dominato i primi quaranticinque minuti di gioco. A pesare sul risultato è sicuramente l’espulsione per doppia ammonizione di Calabria, avvenuta al 23′ del secondo tempo sul risultato parziale di 0-1. Con questo punto, i rossoneri si ritrovano all’ottavo posto a tre lunghezze dalla zona Europa League.

LA FORMAZIONE
Contro l’Udinese Mister Gattuso conferma il suo 433. Con Donnarumma tra i pali, in difesa la novità è sicuramente Calabria in versione terzino sinistro. Dopo la buona prestazione contro la Lazio anche sulla fascia a lui meno congeniale – in mancanza di Rodriguez (out per problemi intestinali) – la scelta non può che ricadere su di lui. Al centro viene proposta nuovamente la coppia Bonucci-Romagnoli, mentre a destra – dopo la panchina contro i biancocelesti – torna di moda Abate. Il centrocampo è quello titolare, con Kessié, Biglia e Bonaventura. Sulle fasce a destra non può mancare Suso, mentre a sinistra viene confermato ancora Calhanoglu, in crescita costante dopo l’arrivo di Gattuso. In attacco spazio ad André Silva, bisognoso di un’occasione per mettersi in mostra e ancora a secco in serie A.

LA PRESTAZIONE
Il Milan è in crescita e questo sembra al momento un dato evidente. La prima metà di gara ha visto sicuramente una squadra fisicamente più in forma rispetto alle uscite di dicembre e – probabilmente – anche con qualche motivazione in più. I rossoneri, fino al momento dell’espulsione di Calabria, hanno pressato con continuità e con una certa aggressività, lasciando pochissime chance di costruzione all’Udinese: sono stati infatti 16 i palloni recuperati durante i primi quarancinque minuti di gara, 6 in più rispetto agli avversari. Abbastanza evidente risulta anche la fiducia e la consapevolezza acquisita dai giocatori in questa fase del campionato: come accaduto contro i biancocelesti, i rossoneri hanno spesso provato l’uno contro uno con grande personalità, elemento fondamentale nelle logiche del loro gioco. Una volta in dieci, la squadra si è abbassata come suo solito e ha giocato d’attesa. Tuttavia non è mancata la reazione dopo il gol del pareggio e, nonostante il predominio finale dell’Udinese, Suso e compagni hanno provato a cambiare le sorti della gara, dimostrando determinazione e grinta anche in condizioni sfavorevoli.

LA CHIAVE TATTICA
Le idee portate da Rino Gattuso finora sembrano assai più semplici del suo predecessore e decisamente congeniali alle caratteristiche degli uomini a disposizione. Una delle armi principali del Milan sono sicuramente i tiri da fuori area. I rossoneri infatti vantano di essere la squadra che va maggiormente alla conclusione da lontano durante l’arco di questa stagione. Sono stati sette i tentativi totali dalla distanza contro i bianconeri. Uno a provarci spesso è soprattutto Suso, autore – non a caso – del gol da cineteca da distanza considerevole proprio nel match domenicale alla Dacia Arena. Un’altra arma a disposizione dei rossoneri è il contropiede. La squadra tende ad assumere un atteggiamento attendista, difendendo con una linea bassa e occupandosi meticolosamente della copertura degli spazi. Quando avviene la riconquista del pallone, a essere cercati sono soprattutto i giocatori avanzati capaci di portare la superiorità numeri con giocate personali. In fase di attacco, le palle più pericolose passano spesso tra i piedi di Suso: ricevuta la palla, lo spagnolo innesca gli automatismi della catena laterale di destra – i classici tagli di Kessie e del terzino di giornata – e della catena sinistra con gli inserimenti di Bonaventura e Calhanoglu. Proprio grazie a quest’ultimo e ai suoi progressivi miglioramenti, mister Gattuso è riuscito a riequilibrare le responsabilità creative della squadra, adesso attiva anche a sinistra con i continui scambi tra il turco e l’ex Atalanta. Tuttavia il Diavolo contro l’Udinese – e a momenti anche contro la Lazio – ha assunto anche un atteggiamento più aggressivo, esprimendosi con un pressing spesso alto ed estenuante. Se nel primo tempo questo ha messo in difficoltà gli uomini di mister Oddo, inoltre alle prese con un 541 ancora in fase di rodaggio, nella seconda frazione di gioco ha dato occasione agli avversari di firmare il gol del pari. Con il centrocampo rossonero praticamente a ridosso dei difensori dell’Udinese, Barak si è ritrovato tutto solo e ha potuto dare il La all’azione che poi chiusa dal rocambolesco autogol di Donnarumma.

CHI TENERE D’OCCHIO
Il pericolo numero uno è sicuramente Suso. Oltre a essere il miglior marcatore stagionale per i rossoneri (sei gol all’attivo), l’esterno spagnolo è imprescindibile e determinante per le manovre offensive del Milan. E’ lui spesso e volentieri e creare la superiorità numeri ed è lui a creare sempre le situazioni più insidiose. Attenzione anche al binomio Bonaventura-Calhanoglu. Nelle ultime uscite il numero dieci rossonero si è rivelato quasi fondamentale per la progressione della manovra offensiva. Col suo posizionamento sulla fascia, Bonaventura è libero dai compiti di raccordo tra i reparti e, oltre a lavorare per la prima costruzione come richiesto dal suo ruolo di mezzala, si rivela un’arma in più con i suoi movimenti senza palla sia verso la porta che a ricevere sulla fascia: un’opzione in più per chi come Bonucci è incline all’impostazione dalle retrovie. Occhio al turco – inoltre – anche per i calci piazzati: nonostante sia ancora a secco in questo campionato, non è un mistero che sia la specialità della casa. Infine attenzione a Ricardo Rodriguez che potrebbe rientrare proprio contro la SPAL. Il terzino svizzero è un altro elemento da non sottovalutare: oltre a rappresentare un pericolo su palla inattiva, ha già dimostrato di poter segnare sia da fuori che con con inserimenti dai tempi giusti. Non a caso nel match di andata fu decisivo nell’azione che sbloccò il risultato in favore dei rossoneri.

L’ANDAMENTO RECENTE (3V, 2N, 0P)
Udinese – Milan 1-1 (Suso)
Milan – Lazio 2-1 (Cutrone, Bonaventura)
Cagliari – Milan 1-2 (Kessié, Kessié)
Milan – Crotone 1-0 (Bonucci)
Fiorentina – Milan 1-1 (Calhanoglu)