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Un irritato Walter Mattioli ha voluto intervenire a margine di un evento benefico per sgombrare il campo dalle tante voci che circondano l’ambiente SPAL, soprattutto su un presunto avvicendamento ormai imminente tra Leonardo Semplici e Andrea Mandorlini. Il presidente, visibilmente contrariato dalle ricostruzioni degli ultimi giorni, ha parlato apertamente di “stronzate” riportate dalla stampa. Di seguito il suo intervento, intermezzato da quello di patron Simone Colombarini.

“Siccome stiamo leggendo tante sciocchezze, volevamo chiarirle. L’argomento ovviamente è il mister, lui sta allenando la SPAL e ha la fiducia della società. Non posso sentire tutti i giorni gente che mi telefona. Vi chiedo di smettere di scrivere stronzate, ve lo chiedo, fate le cose serie. Oggi Semplici è l’allenatore della SPAL e lo resterà fino a quando la società lo deciderà. Fino a quando? Non lo so, fino a quando vedremo giocare bene, quando farà risultato. Non capisco il motivo di questo accanimento nel voler sapere cosa fa e cosa pensa la società. Sabato lo abbiamo confermato e non capisco il perché di tutte queste telefonate e supposizioni. Ovvio che quando vediamo partite come le ultime ci preoccupiamo. Ma è giusto che una società si preoccupi. Se poi il presidente dice che gli sono venuti dei cattivi pensieri è per stimolare, ma non è perché non ho stima di Semplici o voglio farlo fuori. Anzi, gli voglio bene come uomo e allenatore, ma dobbiamo chiudere quello che è stato il suo operato fino al 30 giugno 2017. Poi è iniziato un nuovo campionato e viene resettato tutto. Non solo per lui, dal presidente ai giocatori. Io voglio salvare la SPAL, costi quel che costi, e devo stare attento a quello che succede nella mia società. Quindi basta (rivolto ai giornalisti, ndr), state un attimo esagerando. Se volete dare una mano alla SPAL state attenti a quello che diciamo noi, non quello che avete in testa. E’ normale guardarsi attorno se le cose vanno male, succede ovunque. Ma Semplici ha la nostra fiducia ed è ancora l’allenatore della SPAL”.

La parola poi viene passata a Simone Colombarini: “Ci siamo incontrati più volte, c’è fiducia nel suo operato e abbiamo chiesto ai giocatori il motivo di certi atteggiamenti e certi black out inspiegabili. Abbiamo espresso il desiderio di non vedere più partite come Cagliari o come il secondo tempo con il Milan. La situazione è chiara a tutti, non c’è bisogno di fare ulteriore chiarezza. Poi quando la situazione è delicata come nel nostro caso e i risultati sono sotto le aspettative, bisogna valutare. Ma per ora abbiamo deciso di andare avanti in questo modo. Poi quando si chiede: ‘Fino a quando?’, non si può mai dire, non si dice neanche all’inizio dell’anno. Quando si firma un contratto si sa che ci si prende un impegno sotto il profilo economico, e gli allenatori vengono esonerati quando i risultati o l’atteggiamento della squadra non sono in linea con le aspettative. Se Semplici è ancora sulla panchina della SPAL è perché sapevamo che il campionato sarebbe stato difficile, però c’è ancora fiducia. Ma ripeto, non possiamo fare chiarezza su eventuali scadenze”.

Di nuovo Mattioli: “Mandorlini? Ma dove? Non è mai venuto a Ferrara, smettiamola di scrivere cose non vere, e comunque nella posizione in cui sono nessuno mi impedirebbe di fare sondaggi. Io guardo tutto quello che scrivete voi, ma anche quello che viene scritto su Facebook dal mister. Tipo: ‘Tutti uniti ce la possiamo fare’, a me sarebbe piaciuto che avesse scritto: ‘Tutti uniti ce la faremo’, è questo lo spirito che voglio (battendo il pugno sul tavolo con decisione, ndr)! Ma io punzecchio per ottenere sempre il massimo. La mia stima in Semplici è altissima, ma se non arrivano i risultati, o ci sono partite in cui giochiamo un tempo solo, o giochiamo male a partite alterne… Dopo i risultati con Verona e Torino si è parlato di partite stratosferiche: io dico che abbiamo rimediato a delle brutte figure. Ma quelle erano partite da vincere se ci vogliamo salvare. Guardo i giocatori del Crotone, del Benevento, del Genoa… hanno gli occhi spiritati. Voglio vedere questo nei miei giocatori. So che i tifosi si lamentano e scherzano per i troppi gol presi a inizio partita: quando succede mi sento preso in giro. Non possiamo partire sempre ad handicap. Ma rimediare non spetta a me dipende da chi va in campo. Non dico certo che sia colpa di Semplici. Anche col Milan siamo stati contentissimi del primo tempo, molto meno del secondo. Anche se andiamo sotto 2-0, voglio vedere una squadra che lotta fino all’ultimo. Perdere 4-0 con tutti quegli errori non ci piace, non siamo d’accordo. Quindi siamo attenti a tutto quello che succede dentro la SPAL e vorrei fosse la SPAL a decidere del suo futuro come è sempre stato fatto”.