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C’è soddisfazione in casa SPAL per aver debuttato in maniera positiva nella Viareggio Cup. Di fronte allo sguardo interessato della dirigenza al gran completo la squadra di Cottafava ha dimostrato se non altro di avere la giusta mentalità per recuperare una partita che sembrava essere compromessa dopo l’1-1 degli olandesi.

Mister Cottafava analizza il match col sorriso sulle labbra: “Sono molto soddisfatto del risultato perché volevamo la vittoria per iniziare bene la competizione. Nella prima mezz’ora abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio, dopo ci siamo un po’ disuniti a livello più mentale che fisico, peccando nella gestione del recupero palla. Qui mi aspetto di più perché i ragazzi hanno dimostrato di saperlo fare. Nella ripresa potevamo fare meglio, ma la partita era importante e l’emozione poteva avere la meglio, specialmente sui più giovani“. Qualche commento il mister lo spende per i tanti ragazzi in prestito “Tompte è un calciatore che fa la Serie D col Rimini e, pur non giocando spesso, sapevamo che sarebbe stato l’ideale per rispondere al gioco dell’AZ-Alkmaar: ha fatto un gol che non è nel suo DNA, sbagliandone poi di più facili, ma ha fatto un’ottima prestazione. Anche Di Pierri è entrato bene in partita dovendo difendere in un momento particolare: è un difensore con ottime qualità fisiche, così come Lydkowski che ha grandissima struttura e ci ha dato una mano in mezzo al campo; Romero è entrato in una partita non adatta alle sue qualità, ma ci aiuterà senz’altro nelle prossime sfide“. Oggi si è reso protagonista Parolin con giocate di classe, tra cui l’assist decisivo per Petrovic: “Elia lo consociamo bene ed ha dimostrato le sue qualità in questo campo grazie a tecnica e forza, entrando in partita lottando e servendo ottimi palloni ai compagni in più di un’occasione. Sono contento per lui perché è giovane ed ha grandi magini di miglioramento“. Infine il mister riflette su una statistica interessante che vede i suoi passare in vantaggio negli ultimi minuti da tre partite consecutive: “Vi consiglio di venire negli ultimi minuti perché prima è inutile (ride, ndr). Scherzi a parte, sono dei momenti ma una cosa è certa, ossia che non si tratta di una casualità dal punto di vista motivazionale perché se si ha la forza di segnare anche negli ultimi istanti significa che abbiamo carattere e ci crediamo fino alla fine. Sono felice per i ragazzi,  non solo per quello che stanno dando a noi in questo momento ma per la loro carriera, dato che questa reazione nei momenti di difficoltà è spesso definitiva. Tuttavia non sempre si può far gol negli ultimi minuti e sarebbe meglio chiudere le partite prima“.

Boccafoglia spiega l’approccio alla gara, sottolineando l’ingiustizia del rigore provocato nel finale: “Nel primo tempo ce la siamo cavata abbastanza bene, anche se le dimensioni del campo sono più grandi rispetto a quelle cui siamo abituati, mentre nella ripresa ci siamo allungati un po’ di più e siamo andati in affanno facendo più fatica. Il rigore fischiato dall’arbitro era inesistente, però noi non molliamo mai ed alla fine abbiamo vinto“.
Esposito è sicuro di sé e risponde alle domande con grande personalità: “E’ normale che quando giochi in uno stadio e sei abituato nei centri sportivi la differenza si sente, ma si tratta dei primi minuti e poi le partite sono tutte uguali, specialmente per noi che siamo giovani ma abbastanza esperti. La qualità che ci contraddistingue è quella di affrontare tutte le sfide allo stesso modo, con la stessa intensità, e quello che ci chiede il mister è quello che poi faremo in campo“. Anche il centrocampista non manca di evidenziare l’errore del signor Kumara: “Il rigore era inesistente, l’ha ammesso pure l’arbitro, ma capita a tutti di sbagliare. Siamo abituati a far gol e prenderlo subito ma non molliamo mai: ci è andata bene due volte e cercheremo di migliorare, ma finché l’arbitro non fischia noi non smettiamo di lottare e nei prossimi incontri staremo sul pezzo“.