La Bondi Ferrara si impone sulla Tezenis Verona 83-60 e archivia come meglio non avrebbe potuto le due scoppole rimediate nel nord-est contro Treviso e Trieste. Allo stesso tempo rilancia le proprie ambizioni play-off, che dopo la prestazione di oggi a mezzogiorno sembrano nettamente alla portata della squadra di Bonacina. Cortese MVP di giornata, bene Hall e Fantoni; Rush si conferma, mentre Molinaro dimostra i soliti limiti di continuità.
Rush 6,5 – Parte bene in attacco ma stranamente è piuttosto distratto in difesa: Udom infatti nei primi 10′ gli segna 9 punti in faccia. Con il passare del tempo però riesce a prendere delle contromisure efficaci agli esterni avversari. Si sta trasformando in un realizzatore affidabile, anche contro Verona infatti mette 15 punti a referto tenendo una buona percentuale dal campo (50% abbondante). Ormai lo si può dire con certezza: non è più un elemento estraneo alla squadra.
Hall 7,5 – Oggi più che mai in versione diesel: comincia con calma, senza strafare, come se volesse lasciare le luci della ribalta ai suoi compagni. La scelta paga, perché Cortese e Fantoni nel primo tempo segnano con regolarità. Entra definitivamente in partita dopo il fallo tecnico (abbastanza dubbio) che gli arbitri gli fischiano contro: al 17′ ne ha 3 a referto. Ma da quel momento invece di tirare i remi in barca mette ancora più energia in campo: la corsa da centometrista per tenere in campo una palla che aveva recuperato in difesa infiamma il pubblico estense nel terzo quarto. Trascinatore. Per quanto riguarda le cifre, non c’è nessuna novità sostanziale perché firma l’ennesima doppia-doppia stagionale nonostante tiri maluccio dal campo: 11 punti (2/5 da due e 1/6 da tre) e 16 rimbalzi.
Fantoni 7 – Fatica parecchio contro i centimetri e i muscoli dei lunghi della Tezenis, ma la pagnotta comunque la porta a casa lo stesso. Firma un primo tempo da antologia, in cui sfiora la doppia-doppia: 10 punti e 9 rimbalzi. Poi cala alla distanza, inevitabilmente, ma un bel mattone sulla vittoria è sicuramente anche suo.
Donadoni 5,5 – Più minuti del solito sul parquet (4′), complice anche la situazione falli dei compagni. Si prende un tiro ma lo sbaglia.
Molinaro 5 – 6 minuti in campo, 3 falli, 1 ogni 2′. Il tutto prima dell’intervallo, in sostanza si auto-esclude dalla partita. Ma non si può far presente che comunque, al netto di tutte le difficoltà, non molla mai di un solo centimetro: dopo l’intervallo riesce a dare il proprio contributo alla causa con due belle giocate difensive e una schiacciata al volo su passaggio di Cortese in contropiede. Peccato che poi riesca ad uscire per falli nonostante la partita sia andata in archivio da un pezzo.
Cortese 8 – Quando il capitano gioca così la Bondi difficilmente perde, soprattutto quando è davanti al proprio pubblico. Chiude con 24 punti, 6 assist, 4 rimbalzi e 5 falli subiti, che nel complesso valgono un 32 di valutazione. Già nel primo quarto si era capito che per la Tezenis tirava aria di tempesta: 8 punti, frutto di un 2/3 dal campo. E’ carico anche in difesa, dove non si risparmia neanche per un’azione, fino a quando coach Bonacina non lo fa sedere in panchina causa i due falli sul groppone. Al rientro dagli spogliatoi continua a trovare con continuità il fondo della retina, come confermano le statistiche: 4/5 da due e 5/8 da tre. Poi il canestro da metà campo sulla sirena del terzo quarto fa esplodere il Palasport di Ferrara e scrive la parola fine alla contesa.
Panni 6,5 – Bomba importantissima nel momento più delicato per la Bondi nel secondo quarto. Nei restanti 25′ in cui rimane sul parquet ne manda a bersaglio altre due, che lo fanno flirtare con la doppia cifra.
Moreno 6 – Cambia su chiunque in difesa senza paura, orchestra bene le azioni offensive, pensando più che altro a mettere in ritmo i compagni. Un po’ troppo rinunciatario nel momento di prendere le conclusioni. Alla fine della fiera a livello statistico probabilmente gioca una delle sue peggiori partite: le cinque palle perse a fronte dei soli due assist non passano inosservate. Segna 5 punti, 3 dei quali (bomba dall’angolo) di vitale importanza per fermare sul nascere il tentativo di rimonta di Verona.