Davide Vagnati a Marassi è di casa (visti i trascorsi doriani), ma è possibile sia contento di non doverci tornare più per questa stagione vista l’abbondanza di episodi sfavorevoli alla SPAL: “Non voglio stare a disquisire su eventuali favori casalinghi, bisogna essere obiettivi. Personaggi di una caratura come Giacomelli non penso si facciano influenzare dall’ambiente. Oggi qualche perplessità ce l’abbiamo perché ha preso due granchi: nella prima circostanza è stato Lapadula a commettere fallo su Alex, nella seconda anche riguardando mille volte i replay non capiamo come mai abbia fischiato rigore. La VAR va chiamata nel momento in cui ci sia un chiaro errore dell’arbitro, ma io non ne ho visti. Anche l’espulsione è ai limiti del regolamento, mi è sembrato non ci fossero le condizioni. Dispiace. C’è rammarico per le decisioni arbitrali, ma sbagliano tutti: anche noi non siamo stati perfetti in quei frangenti. Anche Bertolacci è stato ammonito tardi, ha fatto una miriade di falli. Prendiamo atto, ma oltre il danno abbiamo subito una bella beffa: rigore che non c’era ed espulsione che ci ha costretto a giocare in dieci per settanta minuti e che ci priverà di un giocatore fondamentale per la prossima partita. Dalle direttive AIA non dovrebbe mai esserci la doppia punizione. Al di là degli acquisti di gennaio penso che la SPAL sia una squadra competitiva per la salvezza, non è una questione di vecchia guardia: tutti devono dare il massimo perché la città se lo merita. Ma lo spirito è quello giusto e lo si è visto già dalla trasferta di Napoli. Se l’atteggiamento non è positivo e se tutti non hanno voglia di lottare su ogni pallone diventa sopperire ad eventuali carenze tecniche, di esperienza e ad errori arbitrali. La valutazione di Lazzari? Non mi interessa, la SPAL non ha bisogno di vendere nessuno. Comunque, ha fatto un partitone, al di là del gol. Manuel è parte integrante del progetto, ha la maglia biancazzura come seconda pelle e rappresenta più di tutti lo spirito di questa squadra. Senza nulla togliere agli altri, ovviamente. Semplici? Sappiamo che abbiamo un allenatore bravo e siamo convinti che con questo gruppo ci toglieremo delle soddisfazioni, come quella di oggi a Marassi: pareggiare in inferiorità numerica in un campo del genere vuol dire essere un grande gruppo. Avanti così, senza pensare di essere arrivati al traguardo. Speriamo che i recuperi ci dicano bene e che la Samp torni a fare risultato dopo aver preso nove gol in due partite. Ma confidiamo soprattutto nei nostri giocatori”.
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