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Dall’uovo di Pasqua biancazzurro esce un ottimo punto che sa di vittoria, conquistato, tra mille difficoltà, in trasferta a “Marassi” contro il Genoa. Un 1-1 che, alla mezz’ora del primo tempo, con un uomo in meno, sotto di un gol e con due rigori fischiati contro – il secondo dei quali quantomeno discutibile – pareva davvero un miraggio per la formazione spallina che invece, con tanto cuore e un’ottima organizzazione tattica, è riuscita nell’impresa. In attesa dei recuperi di metà settimana la SPAL ha ora due punti di vantaggio sul Crotone terzultimo, che giocherà mercoledì in casa del Torino.

Formazioni iniziali che ricalcano fedelmente quelle annunciate alla vigilia, con il solo ballottaggio tra Everton Luiz e Viviani, per sostituire lo squalificato Kurtic, che viene vinto dal brasiliano, permettendo a Schiattarella di conservare il ruolo di regista. Che per la SPAL possa essere un pomeriggio in salita lo si capisce subito, quando il cronometro non segna ancora il quarto minuto di gioco. Come al solito, su rimessa dal fondo, i ragazzi di Semplici cercano di costruire da dietro, ma Bertolacci è bravo prima a mettere pressione su Schiattarella, costretto a passarla nuovamente indietro a Meret, e poi a continuare la sua rincorsa sullo stesso portiere spallino che, dopo non aver rinviato prontamente, pasticcia e atterra il centrocampista rossoblu. E’ il primo dei due penalty di gironata, ma portiere biancazzurro si rifà subito, tuffandosi alla sua sinistra e respingendo la conclusione di Lapadula. Semplici incita i suoi, che sembrano scossi e, nemmeno dopo tre minuti, Antenucci impegna di destro Perin sul cross di Costa.
Dopo la fiammata iniziale i ritmi si abbassano, con le due squadre che confermano di essere un po’ impacciate quando si tratta di dover costruire l’azione, mentre dimostrano più agio nelle ripartenze. Al 22’ è ancora Antenucci, dopo aver preso palla di spalle a venti metri dalla porta, a girarsi e calciare tra le braccia di Perin. La SPAL però è in vena di regali oggi e, al 24’, Felipe recapita un altro pallone a Lapadula che aggira Meret e calcia debolmente, lasciando il tempo per un miracoloso recupero a Vicari che salva prima che la palla arrivi sulla linea. Pericolo scampato? Non proprio, anzi da qui iniziano i problemi per i ferraresi, perché entra in scena il VAR e dopo quasi cinque minuti di sospensione Giacomelli torna versa l’area spallina indicando il dischetto, per un sospetto contatto tra Vicari e Lapadula al momento del tiro in porta, tirando fuori anche il cartellino rosso per il difensore romano. Contatto che sembra esserci tra il ginocchio di Vicari e il piede sinistro di un Lapadula già sbilanciato per calciare, ma sulla cui entità si potrà discutere a lungo. Ci riprova ancora Lapadula che, con un tiro alto e centrale, questa volta non lascia scampo a Meret. La SPAL arranca, schierandosi 432, ma è comunque brava, di riffa o di raffa a tamponare i pericoli che si presentano nella sua area.

L’intervallo permette di rimettere un po’ d’ordine in campo a mister Semplici che, pur mantenendo il 432, chiede ai suoi di essere comunque coraggiosi, giocando il pallone e aggredendo alto il Genoa. Grassi e Antenucci provano a suonare la sveglia con un paio di conclusioni dalla distanza, non particolarmente pericolose, mentre i disimpegni difensivi dei ferraresi creano sempre non pochi patemi a Meret. Il padroni di casa sentono di poter raddoppiare e si spingono in avanti, ma sottovalutano il cuore e il carattere della SPAL che, su una ripartenza da manuale tre contro due orchestrata da Schiattarella, trova il pareggio con un diagonale preciso di Lazzari al 60’. L’1-1 sembra uno shock per i rossoblù che per qualche minuto arretrano il loro baricentro e lasciano l’iniziativa nelle mani spalline, pur avendo sempre un uomo in più da ormai mezz’ora. Se ne accorge Ballardini e, mentre prepara l’ingresso in campo di Pepito Rossi, il Genoa ha una clamorosa palla-gol, originata da una bella discesa di Lazovic sulla destra, sulla quale né Laxalt né Lapadula, chiuso dall’omnipresente Cionek, trovano la deviazione sottomisura.
La SPAL prova sempre a ripartire , come al 75’ con il colpo di testa Antenucci su cross di Lazzari, ma è ancora Cionek, al 79’, a dover chiudere prodigiosamente sul neo-entrato Rossi pronto a calciare in porta a botta sicura. A cinque minuti dal termine Semplici regala l’esordio stagionale anche a Mattia Vitale, ridisegnando i suoi con un più solido 441 per cercare di resistere alle ultime folata offensive genoane, che si limitano a un giro dalla distanza di Medeiros. Il fischio finale è una vera e propria liberazione che vuol dire quinto risultato utile consecutivo, una manna dal cielo per chi, come la SPAL, deve rincorrere la salvezza, ma in attesa dei recuperi della prossima settimana le sensazioni non possono che essere positive, ed ora il Crotone – sconfitto a Firenze dalla Fiorentina – è terzultimo a -2. Mica male.

Genoa-SPAL 1-1 (pt 1-0)

Genoa (3511): Perin; Biraschi, Spolli, Zukanovic; Lazovic, Rigoni, Bertolacci, Hiljemark (dal 27’ s.t. Rossi), Laxalt; Pandev (dal 14’ s.t. Taarabt); Lapadula (dal 36’ s.t. Medeiros). A disp.: Lamanna, Zima, Cofie, Rossettini, El Yamiq, Bessa, Pereira, Migliore, Omeonga. All.: Ballardini.

SPAL (352): Meret; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari, Everton Luiz, Schiattarella, Grassi, Costa; Paloschi (dal 25’ s.t. Floccari), Antenucci (dal 39’ s.t. Vitale). A disp.: Gomis, Marchegiani, Bonazzoli, Konate, Vaisanen, Schiavon, Salamon, Viviani. All.: Semplici.

ARBITRO: Sig. Giacomelli di Trieste (ass.ti: Posado e Longo; quarto uomo: Marini; VAR: Mariani; AVAR: Giua)
RETI: 30’ p.t. Lapadula (G) su rig., 60’ Lazzari (S).
ESPULSI: Vicari (S) al 29’ p.t. per fallo su chiara occasione da gol.
AMMONITI: Rigoni (G), Lazzari (S), Bertolacci (G), Costa (S), Lazovic (G).
NOTE: pomeriggio con cielo coperto, campo in buone condizioni. Angoli: 7-2. Recuperi: 3′ p.t, 5′ s.t.. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Emiliano Mondonico, ex tecnico, le altre, di Torino, Atalanta e Cremonese.