Quasi sicuramente Marco Borriello non ne è al corrente, ma lo spettro del Massimo Ciocci in maglia biancazzurra incombe su di lui. L’ex golden boy del vivaio dell’Inter, a distanza di ormai venticinque anni dal suo approdo nella SPAL tornata in B con Gibì Fabbri, è ricordato ancora oggi come uno dei flop di mercato più clamorosi della storia recente biancazzurra, complice un (costoso) arrivo in pompa magna e un epilogo da cinque gol in trentaquattro apparizioni. Alla faccia della cifra spesa (le cronache dell’epoca parlarono di cinque miliardi di lire pagati all’Inter, con 700 milioni d’ingaggio) e delle enormi aspettative.
Finora Borriello (contratto da 1,3 milioni annui fino al 2019, secondo Gazzetta dello Sport) ha messo insieme 15 presenze e 1 gol. Numeri che potrebbero permettergli di appropriarsi con una certa facilità del poco ambito scettro detenuto da Ciocci e che probabilmente sono destinati a rimanere tali. L’ultima apparizione ufficiale del centravanti classe 1982 risale infatti al 23 dicembre 2017: i nove minuti finali di SPAL-Torino 2-2, terzo e ultimo cambio. Da lì zero minuti e ben pochi allenamenti completi con i compagni.
Intanto sono passati cento giorni, nei quali Borriello ha fatto parlare di sé solo via Instagram e la sua assenza è stata giustificata con telegrafici bollettini medici relativi ai postumi di un infortunio muscolare (una elongazione) ad un polpaccio. Palestra, piscina, corsetta, esercizi. In molti casi lontano da Ferrara per sfruttare strutture specializzate e lavorare con professionisti del settore, fino al rientro (parziale) di mercoledì scorso tra i biancazzurri impegnati in via Copparo. Le aspettative sul suo possibile rientro comunque sono state raffreddate immediatamente da Semplici (“Serve ancora un po’ di calma“), anche perché pare che l’infortunio sia stato sottovalutato e abbia richiesto terapie diverse da quelle scelte inizialmente. Insomma, il numero 22 potrebbe anche non vestire più la maglia biancazzurra per questa stagione.
Lunedì la sua assenza ha fatto abbastanza rumore, perché mentre la squadra svolgeva il primo allenamento in vista della partita contro l’Atalanta lui era intento a documentare (con delle Instagram Stories, quindi post temporanei) la sua pasquetta a Forte dei Marmi, in compagnia di un amico.
Assenza giustificata, come specificato dal bollettino medico del martedì pubblicato dalla stessa SPAL: “Borriello non è sceso in campo a causa della riacutizzazione del problema muscolare al polpaccio. Per tutta la settimana l’attaccante si sottoporrà a fisioterapia e svolgerà un programma personalizzato“. L’attaccante è tornato a farsi vedere in via Copparo, ma intanto – sempre via Instagram, in una conversazione privata con un utente circolata per qualche ora sul web – avrebbe fatto un’allusione esplicita all’impossibilità di rientrare entro questa stagione a causa del suo infortunio.
Verità o meno, le probabilità che si riparli di lui a campionato concluso sono piuttosto alte. In fondo un rientro durante la volata finale sarebbe controproducente per tutti. Togliere il posto a gente come Antenucci, Paloschi o Floccari sembra oggettivamente un obiettivo fuori portata per un giocatore rimasto fuori per oltre tre mesi. Le aspettative – alimentate dal risalto mediatico del suo nome – sarebbero enormi e finirebbero col creare una pressione del tutto inutile anche per lui stesso. E difficilmente il pubblico del “Mazza” gli riserverebbe un’accoglienza calorosa, complice un rapporto mai veramente decollato, contrassegnato anche da momenti difficili. Per tutto il resto, contratto compreso, se ne riparlerà dal 21 maggio in poi.