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L’infortunio patito da Pasquale Schiattarella nella vigilia della partita con l’Atalanta arriva proprio in un momento nel quale il centrocampista classe 1987 si era ritagliato un ruolo fondamentale nell’assetto tattico di mister Semplici. Per quanto il suo spostamento al centro della linea mediana non basti per spiegare l’inversione di tendenza dell’ultimo mese e mezzo, di sicuro Schiattarella ha dato un contributo determinante nella conquista degli ultimi nove punti dei biancazzurri.

Solitamente utilizzato come interno di centrocampo, ruolo nel quale il trentenne centrocampista napoletano aveva ben impressionato già dalla scorsa stagione, Schiattarella si mostrato a suo agio anche nel ruolo di mediano davanti alla difesa, di fatto togliendo il posto a Viviani che fino a gennaio era stato il titolare nel ruolo. In una squadra come la SPAL il ruolo di centrocampista davanti alla difesa assume particolare importanza.

A sinistra un esempio di posizione media di Schiattarella nel ruolo di mezz’ala, a destra in quello di mediano (via WyScout)

Infatti, l’organizzazione tattica costruita da Leonardo Semplici poggia su una fase di prima costruzione con palla a terra, cercando di far salire il pallone da dietro. In questo senso, assumono particolare rilevanza le capacità dei tre difensori centrali e, appunto, del vertice basso del triangolo di centrocampo. L’uscita della palla da dietro deve essere fatta il più rapidamente possibile, in modo da far pervenire il pallone ai centrocampisti e, da loro, immediatamente verso la trequarti avversaria, sovente sfruttando l’ampiezza garantita dagli esterni.
La ricerca di una uscita palleggiata da dietro avviene anche in caso di pressing ultra-offensivo avversario. Questo perché, nel gioco di Semplici, è importante cercare di destrutturare fin da subito il sistema difensivo della squadra rivale.

Le capacità nel palleggio e l’abilità nel guadagnare superiorità posizionale (cioè di farsi trovare smarcato oltre la prima linea di pressione avversaria) di Schiattarella soddisfano queste esigenze tattiche della fase di prima costruzione nel gioco di Semplici.

 

un esempio dei movimenti di Schiattarella nel giro palla della SPAL

Le statistiche WyScout confermano l’apporto garantito dal centrocampista napoletano nella nuova posizione. Infatti, se si esclude la prima partita col Crotone (chiusa con 36 passaggi completati su 46), negli altri tre match presi in esame la percentuale di precisione nei passaggi di Schiattarella è stata in media del 90%. Inevitabilmente è anche cresciuta la quantità di palloni giocabili: si va dal minimo di 46 dello “Scida” ai 75 della prova col Sassuolo.

Giocatore mobile, Schiattarella è anche in grado, come detto, di farsi trovare alle spalle della pressione alta avversaria, liberandosi da eventuali schermature e offrendo ai tre difensori centrali una facile linea di passaggio che aiuta la SPAL nella risalita del campo. Partire da dietro non impedisce poi al giocatore di essere pericoloso anche nella trequarti offensiva: con Crotone e Sassuolo sono stati sette i passaggi filtranti provati dal mediano, due hanno condotto a gol dei compagni, come nel caso di Lazzari a Genova.

Ma l’apporto di Schiattarella si è concretizzato anche in fase difensiva, come evidenzia il numero di palloni intercettati nelle cinque partite prese in considerazione (19). Ecco allora che, all’interno del disegno tattico previsto da Semplici, Schiattarella assume un ruolo centrale per il gioco spallino, in entrambe le fasi. Con la sua qualità tecnica e con le sue letture puntuali, sembra aver aumentato la capacità della squadra ferrarese nel costruire efficacemente dal basso. Un’altra bella intuizione di mister Semplici, che conferma ancora una volta la sua capacità di saper valorizzare al meglio le qualità dei giocatori in organico, a prescindere dal curriculum.

 

Michele Tossani, classe 1978, analista tattico già collaboratore di realtà importanti come Rivista Undici e Il Napolista. Di recente ha inaugurato il suo blog personale, La Gabbia di Orrico. Interviene anche su Radio Rosa Toscana e Italia7 ed è autore di libri, tra cui “L’altro Mago. Mourinho dopo Herrera” edito da Limina.