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Il pareggio con l’Atalanta lascia un po’ di amaro in bocca, visto che arriva col quinto rigore al passivo nelle ultime quattro partite. Ma c’è anche la soddisfazione per il sesto risultato utile consecutivo. Una SPAL che ha iniziato con un approccio inspiegabilmente timoroso, ma che col passare dei minuti è stata sempre in partita con un avversario di calibro diverso come l’Atalanta, soffrendo solamente nella ripresa. Sugli scudi Cionek, autore anche del gol e Meret, protagonista di tre ottimi interventi.

MERET 7,5 – Complice il solito inizio da brividi dei suoi compagni è costretto già, dopo nemmeno due minuti, a chiudere sul primo la palo la conclusione di Gosens. Ininfluente, per le statistiche, la respinta sul tiro di Gomez in occasione del gol annullato a Freuler; molto più importanti, la parata, da portiere di hockey con le gambe, sul “Papu” a inizio secondo tempo e quella sulla fucilata di Barrow al 77’.

CIONEK 7,5 – Se si mette anche a fare gol cosa gli possiamo chiedere di più? In fase di marcatura concede poco anche a avversari come il “Papu” Gomez, mentre alla prima occasione nell’area avversaria si avventa come un attaccante dotato di grande opportunismo sulla traiettoria perfetta calciata da Viviani. Peccato per il giallo rimediato a causa si una “stecca” sempre su Gomez.

SALAMON 6 – Torna titolare dopo quasi due mesi (ultima apparizione il 18 febbraio a Napoli), complice la squalifica di Vicari e nella prima mezz’ora rischia più volte di procurare un attacco di cuore ai tifosi accorsi al “Mazza”, mostrandosi sempre a disagio col pallone tra i piedi. Col passare dei minuti si assesta un po’, con un paio di belle chiusure difensive. Prezioso anche sui palloni alti.

FELIPE 6,5 – Reduce dalle critiche post Genoa, gioca una partita di grande concentrazione, anche se dopo cinque minuti del secondo tempo Gomez lo sorprende e solo un grande intervento di Meret evita la beffa. Belle anche alcune uscite palla al piede nella ripresa, in particolare quella che avvia il contropiede che per poco non porta al 2-0.

LAZZARI 7 – Rinvigorito dal suo secondo gol stagionale a “Marassi” è un moto perpetuo, come al solito, sulla fascia destra. Supera più volte in velocità Gosens senza però risultati apprezzabili in fase di rifinitura, ma al 32’ compie un prodigioso recupero difensivo su Gomez che gli vale un’ampia sufficienza.

KURTIC 6,5 – Un girone dopo si ritrova a giocare questa partita sull’altra sponda, dopo aver preferito fare le valigie anziché la riserva di Ilicic. Ci mette tanto, anzi troppo, a carburare, con tanti errori palla al piede e un inserimento di Freuler perso nella prima mezz’ora. Nel finale di primo tempo migliora l’intesa con Lazzari in fase offensiva, prima di rendersi protagonista al rientro dagli spogliatoi di una prestazione di grande fisicità in mezzo al campo.

VIVIANI 7 – L’infortunio dell’intoccabile Schiattarella lo rimette in gioco e lui non spreca l’occasione concessa da mister Semplici. Più dinamico del solito, recupera tanti palloni in mezzo al campo, spesso cerca la giocata che possa fare la differenza e, dopo aver impegnato un paio di volte della distanza Berisha, mette sulla testa di Cionek il pallone dell’1-0. Sfortunato nel secondo tempo quando, battuto il portiere atalantino, è la traversa a negargli la gioia del gol. (dal 31’ s.t. EVERTON LUIZ 6– Non fa in tempo ad entrare che l’Atalanta trova subito il pareggio. Nel quarto d’ora giocato mette tanta corsa e anche qualche fallo evitabile).

GRASSI 6,5 – L’unico ex a essere cresciuto nel vivaio bergamasco, nel primo tempo gioca più di posizione, mancando di freddezza davanti a Berisha dopo dodici minuti. Nel secondo tempo, come Kurtic, si vede molto di più in mezzo al campo.

COSTA 6 – Si perde quasi subito lo scatto di Hateboer che poteva costare lo svantaggio immediato. Cresce col passare dei minuti, prima con una bella palla in profondità servita a Grassi davanti al portiere e poi con una conclusione che non spaventa Berisha solo perché Mancini la devia in angolo. Bene in fase difensiva fino all’occasione del rigore dove è più ingenuo che colpevole, appoggiando leggermente le braccia sulla schiena di Gomez.

PALOSCHI 6,5 – Dei tanti ex della partita è sicuramente quello col dente più avvelenato verso Gasperini, dopo le poche presenze nella scorsa stagione. Tecnicamente si vede solo con una bella apertura su Costa dopo dodici minuti, per il resto si muove molto, lottando con tutti i difensori atalantini, ma senza mai avere una palla gol decente da concretizzare. Recrimina per un contrasto con Masiello. (dal 45’ s.t. FLOCCARI s.v. – Gioca solo il tempo di recupero).

ANTENUCCI 7 – Aiuta i compagni nei primi minuti conquistando tante punizioni che permettono di rallentare la pressione nerazzurra. Rispetto a Paloschi, anche per una questione di caratteristiche tecniche, cerca di incidere maggiormente con qualche giocata delle sue, ma oggi non sembrava giornata.

SEMPLICI 7 – Rimpiazza le assenze pesantissime di Vicari e Schiattarella con i sostituti più naturali, ovvero Salamon e Viviani; il primo quasi lo fa pentire nella prima mezz’ora, mentre l’ex Bologna si rivela una dei migliori in campo. Il meritatissimo sesto risultato utile consecutivo certifica però la crescita dei suoi e, questo, a parte la classifica che al momento sorride, rappresenta sicuramente il suo merito più grande.