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In questo vale proprio la pena di dirlo: maledetta primavera. L’ondata di caldo fuori stagione che ha investito tutto il nord Italia rischia di complicare di un X percento in più il compito della SPAL, chiamata a fare la terza prestazione ad alta intensità nell’arco di sei giorni. Il tutto con un organico che in alcuni casi presenta la spia della riserva lampeggiante, tra logorio del minutaggio e acciacchi vari. Leonardo Semplici ne è consapevole, per questo alla vigilia del match casalingo contro la Roma spera che i suoi giocatori possano attingere energie soprattutto dal serbatoio delle motivazioni: “Dovremo cercare di ripetere le prestazioni praticamente perfette fatte contro Juve e Inter, giusto per citare due partite giocate in casa, per portare via un risultato positivo. Il gruppo sta bene, ma sta anche cercando di recuperare gli acciaccati che sono in via di guarigione. Penso si sia visto mercoledì, alcuni giocatori hanno accusato un po’ di stanchezza e la scarsità di allenamento. Purtroppo queste partite costano molta fatica sotto il profilo fisico e mentale. Lottare per quest’obiettivo richiede soprattutto una tenuta sul fronte psicologico. Mi auguro di dover cambiare il meno possibile rispetto a mercoledì, ma le ultime valutazioni verranno fatte sabato mattina in base alle sensazioni che avrò“.

I punti fermi sono due: lo schema di partenza e l’atteggiamento. Non si snaturerà la SPAL di fronte alla Roma, Semplici lo conferma accantonando definitivamente l’esperimento invernale del 3511 con Kurtic suggeritore: “Ormai abbiamo raggiunto una nostra identità e non credo sia il caso di cambiare. Abbiamo provato questa situazione, ma penso che i ragazzi vadano messi dove possono rendere nella maniera migliore. Conta molto l’interpretazione dal punto di vista caratteriale: serviranno desiderio e voglia di lottare per ribattere colpo su colpo alle qualità della Roma“.
Se si parla di certezze, bisogna parlare anche di Lazzari: il 29 è diffidato e rischia di saltare lo scontro diretto di Verona, ma Semplici non vuol sentir parlare di turnover per il suo esterno destro. “Nessun dubbio al riguardo, Manuel giocherà e non dovrà preoccuparsi della diffida“. Resta invece qualche dubbio in più su Schiattarella. Quando gli si chiede conto delle condizioni del centrocampista napoletano, il mister si lascia scappare una smorfia che è tutta un programma: “Giovedì, dopo i venti minuti di partita col Chievo, non stava benissimo. Ora sembra in miglioramento, però va valutato fino all’ultimo momento“. Potrebbe esserci quindi spazio per Everton, nel caso: “Valuterò, di sicuro ha caratteristiche che qui hanno in pochi“.
Curiosamente, l’incremento della solidità difensiva è coinciso con una diminuzione della produzione in attacco. Semplici conferma che probabilmente c’è una correlazione tra queste due tendenze recenti: “In ballo ci sono anche altri aspetti, però sicuramente il sacrificio degli attaccanti costa qualcosa in termini di lucidità al momento di proporsi in avanti. Ma se vogliamo arrivare al nostro obiettivo dobbiamo prendere pochi gol, di questo sono convinto“.

Con Borriello ormai disperso e Paloschi poco ispirato, un po’ di imprevedibilità potrebbe arrivare da Bonazzoli, mandato nella mischia nella ripresa di mercoledì scorso: “I minuti che ha avuto col Chievo non sono certo un premio per l’impegno, ma il frutto di una decisione che mi porta a considerare tutti potenziali titolari. Ogni ragazzo è nelle condizioni di dare qualcosa a questa squadra. Bonazzoli si è sempre allenato bene e mi è sembrato giusto dargli una possibilità in un momento in cui ci servivano dinamismo ed entusiasmo. In queste partite finali bisognerà ricorrere a tutta la rosa per avere una squadra che ci permetta di essere sempre freschi e spregiudicati“.
Ovviamente la speranza è che la Roma sia già con la testa sull’aereo che la porterà a Liverpool per la prima semifinale di Champions League, in programma martedì: “Mi auguro sia così – dice il tecnico sorridendo – perché la Roma al momento è una delle squadre italiani più forti in assoluto. Per loro è un momento particolare, la vittoria col Barcellona ha dato loro forza e convinzione. Indipendentemente dagli interpreti, sarà complicato metterli in difficoltà, ma ci proveremo con tutte le nostre forze“.

In coda, Semplici ha offerto il suo punto di vista anche sul potenziale peso psicologico che può derivare dal giocare prima o dopo le rivali per la corsa alla salvezza: “Guardando a cosa è successo nella corsa per lo scudetto mi pare che sia irrilevante giocare prima o dopo, alla fine conta la prestazione. Chiaro è che nelle ultime partite sarebbe l’ideale giocare in contemporanea, giusto per non creare alibi ai calciatori e al resto della truppa“.