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La serrata lotta per lo scudetto tra Juventus e Napoli a quanto pare ha indotto la Lega di Serie A a programmare le ultime due giornate di campionato in (quasi) contemporanea. Lo riferisce la Gazzetta dello Sport nell’edizione del 26 aprile, sottolineando che la società partenopea aveva spinto per estendere questo principio a tutte e quattro le giornate conclusive: “Verranno programmati blocchi di gare allo stesso orario, in funzione dei diversi obiettivi di classifica: non solo per lo scudetto, ma anche per la volata europea e per la salvezza. La contemporaneità, prevista da regolamento solo nell’ultimo turno, verrà quindi estesa al penultimo. […] La Lega aspetta lo svolgimento delle partite del weekend per poter calendarizzare le ultime due giornate. Non a caso non erano state ancora definite le finestre televisive, proprio per avere mano libera ed evitare di ‘disturbare’ i broadcaster“.

Nell’articolo a firma di Marco Iaria si sottolinea che la contemporaneità degli ultimi quattro turni è stata abbandonata nel 2008 in nome delle esigenze televisive e relative ricompense economiche per i club. Attualmente i diritti per la serie A fruttano 1,2 miliardi di euro all’anno, con una prospettiva di aumento a 1,5 a partire dalla stagione 2018-2019.”I club – osserva Iaria – dipendono dalle tv e sono disposti a tutto, pure a spezzettare il campionato, per incassare il massimo, salvo poi lamentarsi per le presunte condizioni  di sfavore/favore nel giocare prima o dopo il rivale di riferimento“.