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L’importanza del lavoro di squadra è stato uno dei temi al centro della conferenza stampa di presentazione del progetto di adeguamento 2018 del “Paolo Mazza”. Ancora una volta amministrazione comunale e SPAL hanno lavorato fianco a fianco, dividendo – seppure in maniera asimettrica – le spese. Dalle parole dei diretti interessati si è ricavata la sensazione di una grande soddisfazione, anche di fronte alla prospettiva di un’altra estate di lavori incessanti con tempi strettissimi.

TIZIANO TAGLIANI (sindaco di Ferrara)
“Gli obiettivi che ci siamo posti quest’anno sono parecchi, primo fra tutti quello di adattare la capienza della struttura agli standard richiesti dalla serie A (16.000 posti) e successivamente portare delle migliorie nell’attuale struttura, dando quindi la copertura alla gradinata, ampliando la curva Ovest e creando una struttura definitiva per la curva Est. La quota che il Comune ha messo a disposizione per i lavori è di tre milioni di euro, una cifra sicuramente importante, ma che ha permesso alla nostra amministrazione di potersi dedicare anche alla ristrutturazione di altri impianti sportivi per una cifra che si aggira sui cinque milioni. Questo per sottolineare quanto sia per noi importante lo sport. Altro elemento importante da rimarcare è il fatto che una volta terminati i lavori, il nostro stadio potrà essere utilizzato per ospitare anche altri tipi di eventi, non necessariamente legati al calcio. Mi sento inoltre di fare una nota di merito ai nostri tifosi, che nonostante l’affluenza sempre molto alta negli ultimi anni, grazie anche al lavoro svolto dalle forze dell’ordine hanno sempre mantenuto una condotta ottimale. Ci sarà da correre vista la complessità dell’iter burocratico e per la vastità dei lavori, ma siamo ancora una volta fiduciosi come lo siamo stati in passato”.

ALDO MODONESI (assessore ai lavori pubblici)
“In questi anni sono stati tanti i comuni a presentare progetti per stadi nuovi o per ristrutturazioni radicali di stadi vecchi, ma di cantieri aperti ce ne sono stati pochi. Sono orgoglioso del fatto che noi siamo stati tra gli unici ad essere riusciti a mettere in moto un lavoro così importante. Il lavoro da fare è tanto, impegnativo e richiede sforzi non indifferenti, ma la nostra volontà è quella di dare alla città e ai cittadini, uno stadio bello e funzionale alle esigenze di tutti sia internamente che esternamente, per poter ripartire al meglio già dall’inizio del prossimo campionato”.

SIMONE MERLI (assessore allo sport)
“In tre anni siamo passati da uno stadio di provincia a uno nazionale. Avere uno stadio da 16mila posti ci permetterà anche di ospitare la nazionale maggiore, dopo l’Under 21 e la Femminile. La nostra città si sta dimostrando impeccabile, si può vedere nel giorno della partita già diverse ore prima. Ferrara attraverso la SPAL sta diventando un esempio positivo in tutta Italia”.

SIMONE COLOMBARINI
“Quello degli interventi allo stadio è un appuntamento fisso ormai da anni e sappiamo bene che in questi momenti si apre sempre un dibattito. Da una parte i tifosi che vorrebbe che l’amministrazione comunale si accollasse l’intero costo dei lavori, in modo da lasciare alla società un maggior margine di investimento nella gestione sportiva. E dall’altra quei cittadini che ritengono che ogni  euro speso per lo stadio sia completamente sprecato. Proprio per evitare che la questione si renda più complicata, noi come società abbiamo deciso di contribuire, con l’intento di fare un lavoro pressoché definitivo. A meno che il nostro presidente non voglia portarci in Europa (ride, n.d.r.), allora lì ci sarà da rivedere qualcosa. Scherzi a parte ci sarà da lavorare tanto e come lo scorso anno si presenterà il rischio di dover saltare la prima partita prevista in casa. Auspichiamo di riuscire a cavarcela di nuovo, ma l’interrogativo resta. Non credo che tanti possano vantare uno stadio da 16mila posti interamente coperto e questo è un motivo di orgoglio”.

ANDREA GAZZOLI
“Parto da un dato statistico: dopo la Juventus, siamo la squadra con maggior percentuale di riempimento dello stadio in serie A. Significa che i posti attualmente a disposizione sono insufficienti e c’è un margine di crescita. Nel corso di questa stagione abbiamo visto che non ci sono mai stati problemi nemmeno per quanto riguarda con l’afflusso delle tifoserie ospiti. Credo che l’investimento dello stadio abbia creato dei benefici all’intero quartiere, ci viene detto dagli stessi residenti dell’area. In questa fase abbiamo pensato anche alla ricettività, per esempio in termini di bar e di luoghi in cui mangiare un panino prima della partita. Il nostro stadio inoltre sarà completamente accessibile alle persone disabili e anche di questo andiamo orgogliosi. Il rispetto dei tempi è subordinato da tante variabili, non ultima quella metereologica. L’obiettivo è chiudere il cantiere il 20 di agosto, in caso di intoppi si slitterà a settembre. Mettiamo in conto questa eventualità. Sbaglia chi dice che la SPAL non è gradita ai piani alti. Gli elogi per i nostri sforzi relativi alle strutture dicono che la SPAL piace eccome a Lega e Figc, perché abbiamo uno stadio moderno e una società che non rinuncia a migliorarlo costantemente”.

WALTER MATTIOLI
“Sono estremamente felice di quello che si sta facendo perché il nostro diventerà uno degli stadi più belli d’Italia. I nostri tifosi potranno esserne orgogliosi. Lavoreremo tutta l’estate perché la SPAL si salverà, spero di rinviare le ferie ancora una volta di un anno o due, mia moglie capirà ancora una volta. La società parte dallo stadio per darsi una struttura solida e magari soffrire un po’ meno nel prossimo futuro, poi se dureremo dieci anni non lo so, ma ci stiamo provando”.