La prolungata esultanza sotto il settore ospiti già di per sé ha detto molto dello stato d’animo di mister Semplici, che in sala stampa ha voluto analizzare con maggiore tranquillità i tratti principale della prestazione offerta della sua squadra: “Credo sia una vittoria importantissima per come è stata ottenuta e l’esultanza finale era più che altro un ringraziamento ai nostri tifosi che sono stati eccezionali anche oggi. La partita? Dopo una partenza che non vedevamo da tempo, in senso negativo, abbiamo assorbito il colpo e sistemato un po’ di cose. Da lì la squadra ha cercato di riproporre gioco, anche se non sempre siamo andati con la giusta lucidità. Credo che la SPAL abbia avuto il merito di crederci e pareggiare in quel momento è stato fondamentale, perché ci ha permesso di andare negli spogliatoi con il morale alto. Nel secondo tempo abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, creando i presupposti per vincerla meritatamente. Merito soprattutto dei ragazzi che si sono scossi e hanno creduto nelle loro qualità. Hanno fatto quello che avevamo preparato per mettere in difficoltà il Verona“.
La giornata era inizia male, con l’infortunio di Lazzari: “Manuel per noi è importante e l’infortunio ovviamente ci ha tolto una risorsa importante. La diagnosi iniziale è di una distorsione al ginocchio destro, ma dovremo valutare meglio lunedì con una risonanza magnetica. Mi auguro di non averlo perso per questo finale di campionato. In compenso Costa è entrato molto bene, penso abbia fatto una grande partita. Farsi trovare pronti è la grande forza di questi ragazzi“.
Sui primi venticinque minuti di sofferenza: “Siamo partiti stranamente disattenti, sul gol è arrivata una disattenzione abbastanza grave, Cionek ha perso il taglio e Mattiello non è riuscito a chiudere. Siamo alla fine, ma questi limiti vanno corretti perché diventa dura dover rimediare ogni volta. Poi abbiamo pagato anche un po’ di mancanza di qualità in fase di impostazione, la squadra si è adattata bene ed è uscita alla distanza. Everton? Nel primo tempo ha avuto delle difficoltà, non avevamo sbocchi sugli esterni e non riuscivamo a sviluppare il nostro gioco. Poi sono venute fuori le sue qualità, ha fatto recuperi importanti da giocatore intelligente e ci ha permesso di mettere al sicuro il risultato”.
Ora si torna al Paolo Mazza per cercare altri tre punti: “Il nostro cammino rimane difficile, il Benevento non regala niente perché si è anche rinforzato a gennaio con giocatori di valore ed esperienza. Dobbiamo recuperare le forze e prepararci al meglio. Continuo a pensare che sia una squadra ostica. Gli altri risultati? Cercheremo di arrivare all’obiettivo guardando solo a noi, senza distrarci“.
Decisamente più complicata la conferenza stampa di Fabio Pecchia, che ha dovuto affrontare una sorta di bombardamento da parte dei colleghi scaligeri. Ecco il suo pensiero sulla partita: “Abbiamo iniziato con l’approccio giusto e ci siamo costruiti meritatamente il vantaggio. Di fatto fino al pareggio non abbiamo mai rischiato. Prendere il gol in quel momento ci ha tolto entusiasmo ed energie. Sbagliare il 2-1 con quel contropiede ci è costato caro, perché da lì la SPAL ha preso coraggio e si è conquistata una vittoria meritata. Faccio i complimenti ai nostri avversari, hanno fatto una buona prestazione. La svolta della partita è nata a centrocampo, noi ad un certo punto abbiamo smesso di essere aggressivi e questo ci ha fatti schiacciare, creandoci tanti problemi. L’aspetto psicologico è stato determinante contro una SPAL che ha tenuto il campo meglio di noi e ha acquisito serenità una volta segnato il 2-1. Purtroppo la nostra stagione è nata con presupposti non ideali, a lungo siamo stati aggrappati al treno salvezza e anche di recente le prestazioni ci sono state. Ora dobbiamo concludere dignitosamente il campionato, per tutto il resto ci sarà tempo di discutere“.