La Bondi batte Scafati (60-44), fa sua gara 3 e allunga la serie a gara 4, che andrà in scena al Palasport di Ferrara domenica alle 18. In una partita brutta, nervosa e dal basso punteggio spicca il talento cristallino di Hall, che con 12 punti nell’ultimo quarto rispedisce al mittente il tentativo di rimonta ospite. Buono l’apporto di Rush, mentre stecca Cortese. Fantoni non brilla, fortemente limitato dalla difesa della Givova.
Rush 7 – È il miglior realizzatore della Bondi all’intervallo con 11 punti, che alla fine diventano 16. Tira la carretta per metà partita poi quando Hall entra in scena gli lascia le luci della ribalta ma un mattone importante nella vittoria è anche suo. Tira con buone percentuali dal campo e recupera anche 7 rimbalzi. Giocasse sempre così farebbe la differenza.
Hall 8 – Parte in sordina ma va con grande energia a rimbalzo (9). Non pervenuto in attacco, almeno fino al tap-in a fil di sirena dell’intervallo lungo. Poi si accende e mette 7 punti nel terzo quarto, che permettono alla Bondi di scavare il solco. Quando Scafati prova a rientrare fa la voce grossa e con 5’ sul cronometro segna 8 punti da fenomeno che fanno respirare Ferrara (53–40). Tirando le somme, ne ha messi 12 nell’ultimo quarto, 23 in tutto, conditi da 18 rimbalzi e 2 assist. In sintesi, gara 3 l’ha vinta Mike.
Fantoni 5,5 – Non riesce mai a incidere in attacco perché la difesa della Givova gli toglie ogni tipo di ricezione dentro l’area. Ma rimane in partita comunque, non a caso infatti si iscrive a referto con 8 rimbalzi, di cui 2 offensivi. Sono 4, invece, i punti: due tiri, due canestri.
Donadoni 6 – Entra con poco più di 1’ sul cronometro prima della fine del primo tempo e fa in tempo a prendere un rimbalzo offensivo che poi dà il via all’azione della deviazione volante di Hall. Di nuovo in campo nel garbage time, dove segna un bel canestro nel traffico dell’area della Givova.
Molinaro 5 – Quello buono probabilmente è rimasto negli spogliatoi del “Pala Mangano”, perché questa sera non è mai stato un fattore: negli 11′ e spiccioli in cui rimane in campo commette due falli e fa poco altro (3 rimbalzi, di cui 2 offensivi). Servono più incisività e lucidità per aiutare la squadra ad allungare ulteriormente la serie.
Cortese 5,5 – Inizia alla grande con una gran schiacciata in transizione ma poi i tre falli sul groppone costringono Bonacina a farlo sedere in panchina, sulla quale nel primo tempo trascorre più tempo che sul parquet. A inizio terzo quarto prova a mettersi in ritmo ma spara a salve (2/8 dal campo), anche dalla lunetta (0/3). Chiude con 11 punti e 4 rimbalzi in 27′. Troppo poco per uno che ha abituato tutti quanti a ben altri standard.
Panni 6,5 – Si fa notare per tante piccole cose. Va a bersaglio con una bomba di vitale importanza a metà secondo quarto, momento in cui Ferrara non segnava neanche con la matita. Strappa due rimbalzi offensivi nel terzo e nel quarto difende come meglio non potrebbe contro un colosso come Pipitone. Potrebbe essere il testimonial giusto per la classe operaia al potere.
Moreno 5 – Gli lasciano quattro metri di spazio e lui tira, peccato che dall’arco dei 6,75 non trovi mai il fondo della retina (0/3 a metà gara, che rimane tale alla sirena finale). In 31′ non mette a referto neanche un punto, smazza 4 assist ma perde altrettanti palloni. Da ‘Cuba’ ci si aspetta di più in attacco, non in difesa però, dove si batte sempre come un leone.