A due giornate dal termine della serie A 2017-2018 le lotte per la salvezza e per i piazzamenti ai posti europei rimangono più vive che mai. C’è però un dato da considerare già acquisito: le attuali inquiline della colonna sinistra della classifica (posizioni 1-10) rimarranno tali, pur potendo cambiare d’ordine. I sette punti che separano Torino e Genoa collocano i granata nella parte nobile della graduatoria e permettono così di fare qualche considerazione su uno dei temi che ha attraversato l’intera annata: il divario sempre più ampio tra grandi e piccole squadre.
Nel campionato che andrà in archivio tra una decina di giorni le squadre più blasonate hanno davvero lasciato le briciole a quelle meno attrezzate. A primeggiare nella particolare classifica dei punti strappati alle squadre della colonna sinistra provvede il Sassuolo con 16 punti su 54 disponibili, di cui 12 arrivati grazie a vittorie pesanti contro Inter, Fiorentina e Sampdoria (due volte).
Il rendimento delle squadre dall’11° posto in giù contro le dieci che stanno davanti:
11^) Genoa 11/57 punti con 2 vittorie (Lazio, Inter)
12^) Sassuolo 16/54 punti con 4 vittorie (Sampdoria x 2, Inter, Fiorentina)
13^) Bologna 6/60 punti con 1 vittoria (Sampdoria)
14^) SPAL 8/54 punti con 0 vittorie
15^) Chievo 10/60 punti con 1 vittoria (Fiorentina)
16^) Crotone 9/54 punti con 2 vittorie (Fiorentina, Sampdoria)
17^) Udinese 10/60 punti con 3 vittorie (Sampdoria, Atalanta, Inter)
18^) Cagliari 5/54 punti con 1 vittoria (Atalanta)
19^) Hellas Verona punti 11/57 con 3 vittorie (Milan, Fiorentina, Torino)
20^) Benevento 7/60 punti con 2 vittorie (Sampdoria, Milan)
La SPAL è pienamente in media con un fatturato di 8 punti, ma sconta il poco invidiabile primato di essere l’unica del gruppo a non aver mai strappato una vittoria a chi staziona al piano superiore. Restano due partite contro Torino e Sampdoria per provare a violare anche questo piccolo tabù. I biancazzurri hanno portato via otto pareggi alle grandi, di cui tre in trasferta (Lazio, Atalanta, Fiorentina). Ovviamente tutti sarebbero ben lieti di barattare la salvezza aritmetica con la permanenza di quello zero. Ma se dovesse occorrere anche solo una piccola motivazione in più… eccola servita.