Sembrava potesse scorrere tutto in maniera molto serena e lineare dopo la splendida vittoria della Bondi in gara 5 sul campo di Scafati. Invece il presidente Fabio Bulgarelli ha comunque deciso di dare lo scossone a due giorni dall’inizio della serie contro Treviso. Il numero del sodalizio estense ha annunciato il suo imminente disimpegno, di fatto aprendo una fase di grande incertezza: “Avevamo deciso di convocare una conferenza stampa per lunedì scorso, ma gli eventi ci hanno portato a rimandarla per ovvi motivi sportivi, forse non era il momento giusto. Lo scorso autunno avevo chiesto un aiuto alla città di Ferrara per garantire un futuro sereno al basket ferrarese. Purtroppo non è arrivato alcun aiuto, se non dagli sponsor che negli anni ci hanno permesso di godere di questo spettacolo. Le risorse per proseguire per il prossimo anno con questa gestione non ci sono. Sono molto dispiaciuto, non so se viverla come una sconfitta personale o da allargare all’intera città per non essere riuscito a trasmettere questo entusiasmo. Ci sono stati momenti belli e momenti brutti, ma quest’anno abbiamo ottenuto quello che avevamo promesso, forse anche di più, e se a queste condizioni una città non risponde è solamente un grandissimo dispiacere“.
Poi l’annuncio, sul volto del presidente si fa strada anche qualche lacrima di emozione: “Alla luce di tutto questo ribadisco il concetto: questa è la mia ultima stagione da presidente del basket a Ferrara. Farò di tutto per far sì che la serie contro Treviso non sia l’ultima dell’anno, non ci poniamo limiti, ma io non sarò più il protagonista nel futuro di questa società. Sono innamorato di questo sport e di questa città, tutto ciò è nato per passione e per questo motivo assicuro a tutti la mia intenzione di declinare ogni offerta proveniente da città interessate a portare il titolo sportivo fuori da Ferrara. Prometto di garantire l’iscrizione al prossimo campionato, i parametri sono cambiati ma credo che la squadra sia autosufficiente per sostenere una stagione. In questi anni non abbiamo mai fatto mancare nulla a nessuno, abbiamo sempre pagato gli stipendi, siamo sempre stati onesti. Ringrazio tutti perché so quanto sia stato difficile prendere parte ad una avventura simile, ma credo che si sia raggiunto il massimo in rapporto al periodo storico che stiamo vivendo. Siamo arrivati ad un livello altissimo, siamo tra le prime otto squadre di A2 e vado fiero di quello che ho fatto perché penso di aver regalato alla mia città otto anni di sport. Chiedo scusa alle persone con cui possono esserci stati momenti di difficoltà, ma la volontà di mettercela tutta c’è sempre stata e il connubio, alla fine, è stato vincente“.
Che futuro attende la pallacanestro ferrarese? “Ora dipende dalle persone che arriveranno dopo di me, non vi so dire cosa accadrà, se si potrà andare avanti con serenità. Io sono talmente innamorato di questo sport che il mio contributo continuerò a darlo in una qualche maniera. Mi rendo disponibile a rientrare in società perché molti dei nostri sostenitori continueranno a contribuire. Il progetto piace, gli sponsor hanno visto che siamo persone serie che fanno le cose in maniera pulita. Il mio non è un addio, è un arrivederci, ma è importante sottolineare che il comandante della nave, com’è giusto che sia quando si arriva all’apice, si metta da parte. Spero che questa mia decisione sia una cosa positiva per coinvolgere chi finora ha usato la mia presenza come un alibi per non scendere in campo e che si smetta di nascondersi dietro a frasi del tipo ‘Finchè c’è Bulgarelli io non ci sto’“.
Dopo l’intervento particolarmente sentito del presidente Bulgarelli è toccato al suo vice, Marco Cocchi, prendere la parola: “Non è un addio, ma un arrivederci. Questa scelta è impregnata dalla necessità di respirare un attimo e di vivere le cose in maniera più distaccata. In questi mesi abbiamo lavorato per cercare di coinvolgere persone, sponsor e rafforzare la struttura societaria. Il mio ruolo mi dà l’onere di convogliare ulteriori risorse e non sappiamo se ci riusciremo, le speranze non le abbiamo mai perse, ma la strada è in salita. Sicuramente abbiamo avuto riscontri positivi da realtà che erano lontane dalla nostra, ma i discorsi sono ancora tutti da intavolare e perfezionare. Lo sforzo che faremo sarà quello di garantire l’iscrizione al prossimo campionato e di conservare quanto più possibile l’attuale gruppo che riteniamo essere di altissimo livello. Tutti i ringraziamenti sono sinceri e le persone che hanno lavorato a questo progetto meriterebbero di continuare al loro posto. Le condizioni per coinvolgere ulteriori figure e continuare su questa strada ci sono, noi ce la stiamo mettendo tutta, ma non possiamo raccontare tutto“.
Il bilancio su quello che è stato fatto, intanto, è positivo: “Avevamo detto che la stagione non era a rischio e così è stato. La storia è cambiata, è tornato il sereno, sia io che il presidente siamo molto emozionati, abbiamo sofferto, lottato, risposto a richieste di tutti, staff, tifosi, stampa. Abbiamo sempre provato a dare il massimo, portando la nostra energia in dote, oltre alle esperienze personali da inserire in una contesto sportivo. Domenica saremo a Treviso, vogliamo far sentire alla squadra tutto il sostegno possibile. Non andremo là con la bandiera bianca alzata, anzi, vogliamo vincere per dare modo alla città di rendersi conto del patrimonio che ha a disposizione. E vogliamo che si parli di Ferrara anche oltre le mura. Nella progettazione futura ci saranno anche altri importanti stravolgimenti: io proverò a convincere Bulgarelli a restare all’interno del gruppo, anche se non più come presidente. Ripartiremo da un settore giovanile o di proprietà o strettamente legato a noi. Sappiamo dei rapporti tesi con Vis 2008 e sicuramente dal prossimo anno non ci sarà più una collaborazione. Vediamo se qualcuno si avvicinerà: Luigi Moretti (presidente 4Torri Ferrara, ndr) ci è stato molto vicino e ha dimostrato il suo attaccamento al basket in città. Se c’è già un progetto per la prossima stagione? Certo, quello c’è sempre, ma servono i fatti. Forse lo scorso anno ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo, promettendo più di quello che in realtà potevamo fare, ma voglia di portare avanti questa macchina c’è e c’è sempre stata, anche perché siamo stati già contattati da altre città, ma non c’è nulla di concreto e siamo gli ultimi a voler pensare di poter cedere il titolo lontano da questa Ferrara. Anzi, questa ipotesi non la prenderemo nemmeno in considerazione. Da qui a dire che l’anno prossimo ci sarà ancora un A2, magari dello stesso livello e con gli stessi giocatori, è prematuro. Pensiamo intanto a garantire l’iscrizione della squadra per prendere ulteriore tempo e quando arriverà la deadline per il deposito della fidejussione vedremo quali saranno i presupposti. A2 modesta? A2 in grande stile? Una B1? Vediamo. Non diamo nulla per scontato, ma è chiaro che non possiamo nasconderci dietro degli ottimi risultati per ritardare ancora comunicazioni che vanno date. Noi vogliamo essere chiari nel dire che continuiamo a coltivare contatti, pianificare strategie. Il basket non è finito qui, è solo un arrivederci“.