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Cos’hanno in comune Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, e Walter Mazzarri, guida del Torino? Semplice (con la E): tutti e tre nelle conferenze post partita di domenica scorsa non hanno minimamente fatto cenno al rispettivo avversario che dovranno incontrare nell’ultimo e decisivo (non per loro) turno di campionato. Ma se di Genoa-Torino interessa nulla se non per le statistiche, tutt’altro discorso si deve fare, chiaramente in ottica salvezza, per quanto riguarda Crotone-Napoli e SPAL-Sampdoria, visto che il discorso-salvezza, a meno di clamorosi sviluppi, sembra essersi ristretto ad una corsa a tre che comprende anche il Cagliari.

Ma restiamo concentrati sui calabresi, appaiati ai biancazzurri in classifica a quota 35 punti e in svantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo al fotofinish. Sulla carta, l’impegno più duro è sicuramente quello della squadra di Zenga, costretta a superare sia SPAL che Cagliari (di scena in casa con un’Atalanta sicura di un posto in Europa League ma ancora a caccia della sesta piazza utile che eviterebbe i preliminari) e quindi a vincere per avere a disposizione due risultati su tre dal Mazza. A metà campionato anche solo pensare di uscire dal San Paolo con meno di tre gol sul groppone sarebbe stato ottimistico. Ora, invece, con il Napoli virtualmente in vacanza e i mondiali alle porte per tanti dei giocatori partenopei, i 418 chilometri che separano Crotone dal capoluogo campano non rappresentano più il classico viaggio della speranza, quanto piuttosto la strada verso l’impresa, non poi tanto diversa da quella già fatta lo scorso anno in casa con la vittoria all’ultimo respiro con la Lazio che sancì il clamoroso sorpasso su un Empoli in grave difficoltà.

La Lazio di allora un po’ come il Napoli di oggi, senza obiettivo alcuno e con la mente già proiettata al futuro, come confermano le parole di Sarri di domenica: “In questa stagione si poteva fare a meno degli infortuni di Milik e Ghoulam, ma non mi piace dari voti ai miei giocatori. Il Napoli ha fatto una grandissima stagione, da record. Questo gruppo si è sempre migliorato e ha tutta la mia stima e la mia ammirazione. Il mio futuro? Ci sarà una cena sociale e se De Laurentiis mi vorrà parlare arriverò mezz’ora prima o me ne andrò mezz’ora dopo“. E il copione non cambia per interviste stampa, tv o radiofoniche che siano. Del Crotone non si parla. Ma ne fa cenno, anche se solo di riflesso, la società, che per l’ultima partita in casa dell’anno (e forse in assoluto di Sarri stesso sulla panchina che lo ha reso uno degli allenatori più apprezzati d’Europa) ha preparato una promozione speciale per la vendita dei tagliandi: 3 euro per donne e bambini under 16. Che festa sia a Napoli, ma fino in fondo.

E’ quello che spera la SPAL, che a differenza del Crotone, però, ha il destino ancora nelle proprie mani. Con una vittoria sulla Sampdoria la salvezza sarà aritmetica, il campionato andrà in archivio. Certo che un aiuto in contemporanea da Napoli non sarebbe malaccio, ma comunque è necessario che la squadra di Semplici stacchi le antenne radio per concentrarsi solamente sulla sua partita, da vincere a tutti i costi, contro una squadra che in trasferta ha fatto solamente 15 punti in tutto il campionato (proprio come gli estensi, 15° rendimento della serie A), a fronte di un 3° posto a 39 (solo 7 in meno dalla Juventus prima) in casa. Come la formazione di Giampaolo cambi radicalmente lontano da Marassi è inspiegabile, considerando soprattutto che lo stesso allenatore blucerchiato ha spesso sottolineato quanto sia importante la presenza di un manto erboso in ottime condizioni per permettere ai suoi giocatori di esprimere il calcio da lui professato (e il campo dello stadio genovese e tutt’altro che impeccabile).

Ma ad alimentare l’ottimismo dei tifosi ferraresi contribuiscono anche le interviste rilasciate da Giampaolo dopo la sconfitta subita domenica contro il Napoli, nelle quali non si è mai parlato di SPAL. Questo non significa che la Samp abbia già staccato la spina, ma sicuramente, sfumato l’obiettivo di centrare un posto per l’Europa League, la tensione in casa doria è sicuramente calata. Queste le sue parole ai microfoni di Radio Rai, incentrate soprattutto sul suo futuro: “Io al Napoli? Sono solo chiacchiere, penso alla Sampdoria e ai progetti che mi presenterà questa società. La corsa all’Europa? C’abbiamo creduto fino a quando le nostre forze ci hanno sostenuto. Siamo andati anche oltre le nostre possibilità. La squadra ha fatto il massimo in una stagione ricca di soddisfazioni“. Benzina finita? Anche se fosse non farebbe grossa differenza, anche la SPAL è in riserva, in più è incerottata come mai era capitato da quando Semplici è il suo allenatore, ed è per questo che domenica servirà una prestazione di orgoglio e carattere più che di tecnica e polmoni.