E’ facile immaginare il risveglio del tifoso spallino. Indipendentemente dal lavoro o dallo studio, il lunedì mattina è passato con il sorriso sulle labbra. Se giocatori e staff hanno meritato una giornata di riposo, così non è stato per il presidente Mattioli, già in ufficio alle 8.15 nel tentativo di pianificare al meglio il futuro della sua squadra, futuro che a quanto pare è già iniziato con un lungo colloquio con il ds Vagnati. Poi inizieranno subito i lavori allo stadio e si aprirà il calciomercato, che vedrà lo stanziamento di un budget un po’ più alto rispetto allo scorso anno. Di tutto questo Mattioli ha avuto modo di parlare a margine dell’inaugurazione “Il mito Spal attraverso le figurine Panini dal 1960 a oggi”.
Pres, ha fatto le ore piccole?
“Abbiamo festeggiato ieri, oggi si pensa già al futuro“.
La pratica dello stadio è la più urgente?
“I lavori allo stadio inizieranno fra pochi giorni, perché ci teniamo ad arrivare con i tempi giusti. Sono convinto che uscirà perfetto“.
Per Semplici e Vagnati si prospetta un altro anno in biancazzurro?
“Per quanto riguarda il mister non dipende da me, c’è un contratto sottoscritto da entrambi. Per me Semplici quest’anno non ha lavorato bene ma benissimo, quindi deve continuare il suo lavoro con noi. Poi, come ho detto ieri, ci troveremo e parleremo. Ho visto che oggi si è tolto qualche sassolino dalle scarpe però mi va bene, ci sta. L’importante è che il risultato finale sia stato quello della salvezza. Il merito va condiviso fra tutti. Siamo un’unica famiglia, che comprende anche i tifosi e quando c’è un gruppo unito si vince. C’è stato qualche episodio durante l’anno di cui si è discusso mille volte, ma fa parte del passato, ora parliamo di futuro. Secondo me continueremo a lavorare insieme, perché ci lega un rapporto squisito. Gli episodi che ci sono stati sono sempre stati trattati esclusivamente per il bene della SPAL e così dovrà rimanere anche in futuro. E io ritengo che, per il bene della SPAL, sia giusto che continui lui a fare l’allenatore. Per quanto riguarda Vagnati posso dire che se fosse per me rimarrebbe di sicuro. Abbiamo fatto tante cose insieme e continueremo a farle. Stiamo già discutendo e prima di venire qui abbiamo fatto due ore di colloquio“.
Fanno discutere le dichiarazioni di Borriello.
“Borriello ha un contratto firmato, se dice che vuole rimanere io devo onorare il contratto. Sta a lui, non in me. Io quest’anno per lui ho fatto tutto quello che si poteva fare. Credo che quando un presidente si mette a disposizione 24 ore su 24, paga gli stipendi puntualmente, cura i propri giocatori quando si fanno male, di più non possa proprio fare. Se lui dice che vuole rimanere a Ferrara mi deve dimostrare che vuole rimanere veramente, impegnandosi e facendo vedere quello che in realtà è sempre stato, un ottimo giocatore. Però me lo deve dimostrare. La partita di addio di Pirlo? Non ha ricevuto il permesso dalla società, quindi non giocherà“.
Per Lazzari invece dobbiamo aspettarci un addio?
“Se posso, lo vorrei trattenere a Ferrara. Gli parlerò nei prossimi giorni e insieme decideremo il futuro. Però, con tutto rispetto, vorrei dire una cosa: se deve andare a Bologna, Sassuolo o queste realtà penso possa restare a Ferrara. Se arrivasse l’offerta di una società importantissima, con dei numeri importanti, ne parleremo insieme a lui, anche perché non voglio frenare la carriera di nessuno. So che Manuel sta bene a Ferrara e i giocatori più rappresentativi, per far grande la SPAL, li vorrei tenere tutti“.
Grazie alla SPAL la città ha vissuto il terzo anno consecutivo di festa.
“Penso che la salvezza sia motivo di soddisfazione e di orgoglio per tutta la città e la provincia. Come ho detto ieri, e mi ripeto perché penso sia molto importante, se ci siamo riusciti è perché abbiamo avuto un popolo biancazzurro che ci ha sempre seguito, aiutato e ha fatto tanti sacrifici per sostenerci. Questo amore ci ha aiutato a superare i momenti difficili. Se continuiamo a stare tutti insieme abbiamo all’orizzonte un futuro roseo e pieno di soddisfazioni. Se continuiamo a discutere di quello che è successo in passato nascono solo polemiche che non servono a nessuno. Da 0 a 100 quanto sono felice? 101. Ringrazio poi i miei ragazzi perché, specialmente nell’ultimo periodo, hanno stretto i denti incuranti dei tanti acciacchi e del dolore, giocando per la maglia e portando a casa il risultato. Sono queste le soddisfazioni che mi danno la forza di continuare“.
Dopo oltre vent’anni la serie A avrà di nuovo quattro squadre emiliane. A chi andrà secondo lei l’ultimo posto disponibile?
“Non mi interessa chi viene su, né faccio il tifo per qualcuno in particolare. Ai playoff ci sono sei grandi squadre con grandi nomi, come del resto lo sono Parma e Empoli. Tutte e sei meriterebbero la A. Ho sentito che i nostri tifosi sono contenti per il derby col Parma e quindi faremo una grande gara anche contro di loro“.