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Sembrano lontani i tempi in cui la SPAL festeggiava sul palco, davanti a migliaia e migliaia di persone, una storica promozione in A e il prolungamento del contratto di Leonardo Semplici sulla panchina biancazzurra fino al 2019. Ma la musica sembra non essere cambiata e ora, quella che prima era una sensazione più che fondata diventa ufficiale: si continua col tecnico toscano anche per il prossimo campionato. Un anno fa i baci e gli abbracci non si contavano, oggi invece, dopo una salvezza conquistata all’ultima giornata con le unghie e con i denti, è da una conferenza stampa che si apprende quali sono le decisioni prese dai vertici societari, Simone e Francesco Colombarini, Walter Mattioli e il ds Davide Vagnati, che nella giornata di giovedì hanno incontrato proprio Semplici per discutere di quello che è stato, di quello che è, ma soprattutto di quello che sarà il futuro più prossimo della SPAL.

Semplici confermato, la notizia era già nell’aria da tempo. Ma le voci di un interessamento del Bologna e del Sassuolo nei suoi confronti avevano intaccato gli entusiasmi, accresciuto l’incertezza e acceso nei tifosi la voglia di chiarezza sul futuro. Che è puntualmente arrivata dalle parole di Vagnati: “Come ormai tutti sapevate, ieri ci siamo incontrati, ma sono state dette tante cose non vere. Prima di tutto, l’allenatore non ha mai dettato condizioni e se è rimasto alla guida della SPAL è perché la SPAL non è la seconda scelta di nessuno, non certo perché fosse un’alternativa. Semplici ha sempre voluto rimanere e da parte sua questa disponibilità ci è stata confermata. Certo, ci siamo presi tutti quanti un periodo di tempo di tempo per staccare un attimo la spina, ma non ci sono mai state problematiche legate alla fiducia nei suoi confronti. Si è deciso di continuare insieme e migliorare tutti quanti ripartendo dall’esperienza fatta quest’anno. Lui non ha posto alcun diktat, la stima c’è sempre stata, così come ci sono stati normali dibattiti sul futuro, ma si è condiviso di comune accordo di continuare, e da parte della società è stata avanzata anche l’ipotesi di  prolungare ulteriormente il contratto in essere di un’altra stagione, quindi fino al 2020”.
Ma il rinnovo non è dietro l’angolo e soprattutto non è automatico: “Non ne abbiamo ancora parlato in via ufficiale, non si è parlato di cifre e numeri, ma abbiamo detto all’allenatore che siamo pronti a valutare seriamente questa eventualità, ricevendo da parte sua disponibilità. Poi del resto ne parleremo quando sarà opportuno”.

Chiaro e diretto il discorso del direttore sportivo spallino, seguito da quello del presidente Walter Mattioli, che va subito al nodo della questione: “Con Semplici dobbiamo parlare di baiocchi (soldi; ndr) e vedremo di trovare una quadra. Vagnati ha detto tutto per quanto riguarda la politica di questa società. Faremo sempre un passettino alla volta con uno sguardo ai bilanci e senza illudere nessuno. Ieri il mister non ha chiesto nulla se non di chiarire alcune situazioni che si erano verificate in passato, soprattutto con il sottoscritto. Con lui non ci sono mai stati problemi se non nel delicato momento della stagione in cui gli chiedevo un cambiamento (post sconfitta di Cagliari nel girone di ritorno; ndr) e così ci siamo confrontati. Quello che non condivido, e lo dico alla stampa, è questo: la società ha fatto un percorso incredibile, sul campo e dietro la scrivania. Parlo dello stadio, del coinvolgimento di una città intera. Ci siamo salvati in una categoria prestigiosa e possiamo contare su un patrimonio sportivo che ci siamo costruiti nel tempo. La serie A non l’ha salvata Semplici da solo, l’ha salvata la SPAL: con la sua proprietà, col suo presidente, col suo ds, col suo allenatore, coi suoi giocatori e con la sua tifoseria. E’ tutta l’organizzazione ad avere dei meriti. Non può essere di una sola persona. Per questo voglio elogiare tutti i protagonisti”.

Risolta la questione allenatore, ora c’è da pensare al mercato, che sicuramente verrà condotto tenendo ben presente il modulo con cui Semplici ha guidato la SPAL sin dal suo arrivo a Ferrara, come afferma Vagnati: “Indicativamente continueremo con questo schieramento, poi è chiaro che il mercato è lungo e può succedere di tutto”. Mattioli esplora più approfonditamente il concetto: “Logico che se rimanesse Lazzari sarebbe più facile fare un 352, altrimenti diventa più difficile“.

La fiducia nei confronti del mister è incondizionata – ha proseguito Vagnati. Problemi se Semplici non dovesse accettare il rinnovo? E perché mai? Un contratto c’è già e non verrà sicuramente messo in discussione. Di cifre e aggiustamenti ne parleremo la prossima settimana, ma le persone coinvolte in questa questione sono tutte intelligenti quindi sono sicuro che riusciremo a trovare un accordo. L’importante è che ci sia fiducia perché solo con quella si può andare avanti, quindi siamo a posto”.