Se son rose fioriranno, si è soliti dire quando non si sa come possano andare realmente le cose. E in questo caso, evidentemente, erano proprio rose, coltivate anche piuttosto scrupolosamente, perché dopo un paio di anni di corteggiamento la SPAL sembra essere riuscita a chiudere per Lorenzo Dickmann, esterno destro classe 1996 del Novara. La recente retrocessione del club piemontese in serie C gli ha spalancato le porte della cessione e Davide Vagnati non ha perso tempo, in sostanza chiudendo una trattativa che già da tempo era in rampa di lancio. Negli ultimi due giorni c’è stata l’accelerata decisiva e dopo cinque anni di professionismo per Dickmann potrebbe essere finalmente arrivato il momento del debutto in A.
Dopo averlo visto da avversario due volte nel campionato di B 2016/2017, per farci spiegare meglio di che tipologia di giocatore stiamo parlando abbiamo intervistato Eugenio Corini, allenatore proprio del Novara da giugno 2017 a febbraio 2018.
Mister, pare che finalmente la SPAL abbia messo le mani su Dickmann. E’ una notizia che la sorprende?
“Diciamo che la SPAL era da tempo sulle sue tracce. Lorenzo ha le caratteristiche giuste per inserirsi e farsi largo. Deve consolidarsi, ma è un giocatore che dal punto di vista tattico si incastra alla perfezione nel 352“.
Lei nella sua esperienza novarese in che posizione lo ha utilizzato?
“Lo scorso anno ad inizio stagione ero propenso a schierare la squadra con una difesa a quattro, ma Lorenzo era fermo per infortunio per un problema muscolare. In seguito, quando è rientrato (7^ giornata, con gol al Foggia; ndr) abbiamo sviluppato il gioco schierandoci a tre dietro e lui si è inserito bene, segnando anche con regolarità (3 gol in campionato, tutti sotto la gestione Corini; ndr). Secondo me è un ragazzo con qualità tecniche importanti, bravo anche nella gestione della palla. Sicuramente deve strutturarsi a livello fisico e migliorarsi ulteriormente perché la A è un’altra categoria rispetto alla B, però mi sembra abbia le doti necessarie per far bene anche al piano superiore“.
Lo vede più come un potenziale titolare o come alternativa a Lazzari?
“In questo momento Lazzari, dopo l’ottima stagione in B confermata anche nell’ultimo campionato di A, ha dimostrato di meritarsi un posto nell’undici di partenza e l’acquisto di Dickmann andrebbe a completare un reparto già forte di suo. Credo che per lui si tratti di uno step importante e migliorativo, andrà ad allenarsi con giocatori forti e questo gli permetterà di crescere ulteriormente“.
Può giocare anche a sinistra in caso di necessità?
“Con me, quando ce n’è stato bisogno, ha giocato anche sulla fascia opposta. Avendo una buona qualità tecnica, a livello coordinativo si può disimpegnare con efficacia su entrambe le corsie laterali, anche se il suo binario preferito è il destro“.
Rispetto a Lazzari, Dickmann sembra avere più feeling con il gol.
“Io l’ho stimolato molto sotto questo aspetto perché a mio modo di vedere i quinti di centrocampo in uno schieramento simile devono avere la fase realizzativa nelle loro corde. Abbiamo lavorato molto su questo ed è riuscito a segnare tre reti nelle sedici presenze sotto la mia gestione“.
Caratterialmente come lo presenterebbe?
“E’ un ragazzo a posto, che nell’Under 21 si giocava una maglia da titolare con Calabria del Milan, non esattamente l’ultimo arrivato. Ha la testa sulle spalle e la stoffa per fare il calciatore, con ampi margini di crescita. Ma deve aver la forza di pensare di aver appena iniziato il suo percorso. Ha tanta strada davanti a sé e questo step deve rappresentare uno stimolo per crescere sempre di più e diventare un giocatore importante“.
Ferrara è la destinazione giusta per lui?
“Assolutamente sì perché la squadra è solida e sa esattamente quello che vuole, come dimostrato nei momenti più complicati dell’ultimo campionato. In più Dickmann evidentemente gode della stima del direttore sportivo Vagnati e se la società ha deciso di portare avanti questa operazione significa che crede in lui e lo ritiene già pronto per fare il grande salto in A. Nel tempo dovrà migliorarsi, magari per diventare in futuro uno dei titolari della SPAL“.
credits foto: Ufficio stampa Novara Calcio