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Mentre eravamo tutti concentrati sulla vicenda dei riscatti e dei contro-riscatti, la Figc ha pubblicato nella giornata di giovedì un comunicato tanto sintetico quanto importante. La federazione infatti ha innalzato il tetto di età dei giocatori considerabili “under” dalla società di serie A, di fatto confermando un indirizzo che tra gli addetti ai lavori era già ampiamente circolato. Con la variazione ufficializzata il 21 giugno, si passa dagli under 21 agli under 22.

Le regole relative alla composizione delle rose, in vigore dalla stagione 2015-2016, prevedono che le partecipanti al massimo campionato possano registrare al massimo 25 calciatori “over 22”, quindi con più di ventidue anni e tra questi venticinque ce ne debbano essere almeno 4 formati in un settore giovanile italiano e altri 4 cresciuti nel proprio vivaio. Gli Under 22 invece, per intenderci i ragazzi nati dal 1996 in poi, non richiederanno registrazione. Quindi ogni squadra potrà schierarne un numero illimitato.

Per chiarire ulteriormente le definizioni:

Calciatori formati in un settore giovanile italiano: giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, siano stati tesserati a titolo definitivo per uno o più club italiani per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.
Calciatori cresciuti in casa: giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, siano stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.

Quello varato dalla Figc è un cambiamento dettato dalla riforma che porterà alla nascita delle seconde squadre, in cui verosimilmente verranno convogliati i ragazzi nati dal 1997 in poi. Gli effetti sul mercato sono stati visibili fin da subito e non è un caso che i primi due acquisti della SPAL siano stati Fares e Dickmann, giocatori entrambi del 1996 che con le nuove regole potranno rimanere fuori dal conto degli “over”.
Con questo innalzamento del tetto dei giocatori “under” la SPAL potrà costruire più agevolmente la propria rosa, tenuto conto anche del fatto che di giovani cresciuti in casa per il momento… ce n’è solo uno (Lazzari) e non sembrano essere previsti innesti dalla squadra Primavera. Nella stagione 2017-2018 il club biancazzurro ha preso parte al campionato con un organico da 21 over (+1, Lazzari appunto) proprio nell’impossibilità di inserire in lista elementi prodotti dal proprio vivaio.