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Una partita di calcio, ma solo per modo di dire, perché quella tra SPAL e Tamai (serie D) è stata più una sgambata per mettere benzina nel serbatoio e iniziare a lavorare sull’intesa tra vecchi e nuovi. Sette le reti segnate dai biancazzurri, una sola quella concessa agli avversari, e già qualcosa di positivo di cui parlare dopo una settimana dall’inizio della prima parte del ritiro a Tarvisio.

PORTIERI
Senza Gomis, ancora in vacanza dopo l’esperienza al Mondiale in Russia, a difendere i pali della SPAL nel primo tempo è stato Vanja Milinkovic-Savic, gigantesco numero uno serbo che probabilmente contenderà al compagno senegalese la maglia da titolare. Pochi gli spunti per giudicare la sua prestazione, mentre il collega Demba è stato protagonista del fallo da rigore che ha permesso al Tamai di segnare la rete della bandiera nella seconda frazione. In più qualche intervento di ordinaria amministrazione e una buona chiusura sul primo palo che ha impedito ai friulani di raddoppiare. Serviranno sicuramente test più probanti per essere più specifici sul loro rendimento. Neanche un minuto per Poluzzi, pur presente in distinta, e il minore dei fratelli Gomis in rosa, Maurice, neanche inserito in lista.

DIFESA
Reparto ancora da assemblare, complice l’assenza di Vicari in via di recupero dopo l’intervento subito al termine della scorsa stagione. Al centro della difesa nel classico 3-5-2 di Semplici ha giocato Vaisanen, protetto ai lati da Cremonesi e Felipe. Missione compiuta senza particolari grattacapi nei primi 45′, mentre nella ripresa, dopo la consueta girandola di cambi, chi ha mostrato più difficoltà è stato Pa Konate, schierato dal tecnico spallino nell’insolita posizione di terzo difensore centrale mancino. Da un suo errore è nato il rigore poi realizzato da Alcantara. Per il resto ordinaria amministrazione, con Salamon perno centrale bravo a farsi trovare pronto sia in fase di impostazione (assist per il secondo gol di Finotto) che di realizzazione (è sua la firma sul definitivo 7-1 con un tocco ravvicinato a porta vuota). Campo anche per il Primavera francese Coulange, inserito nei minuti finali al posto di Vaisanen.

ESTERNI
C’era tanta curiosità per rivedere all’opera Lazzari (il cross per l’autogol dell’1-0 è suo), ma soprattutto per valutare i due nuovi innesti nelle corsie laterali, Fares e Dickmann. L’ex Hellas Verona è stato spedito in campo dal 1′ e ha risposto presente, rendendosi protagonista di una serie di galoppate più o meno efficaci. Sicuramente da premiare la buona volontà e il dinamismo, doti che lo hanno portato a sfiorare il gol dopo una serpentina irresistibile conclusa con un tiro respinto dall’estremo difensore friulano. Anche da Dickmann arrivano buone notizie, nonostante il dirottamento sulla corsia mancina per via dell’assenza di Costa (affaticamento). Il giovane azzurro Under 21, tra qualche cross e qualche discesa, ha messo in evidenza un’ottima propensione offensiva, facendosi trovare pronto quando chiamato in causa. Sorpresa Katuma: è toccato a lui rimpiazare Lazzari nella ripresa, e con l’ex Fano Mawuli l’intesa è sembrata più che discreta. Utile in campo aperto, buono lo spirito di iniziativa, ma sarà solamente il tempo a dirci se sarà o meno un’alternativa per la prima squadra.

CENTROCAMPISTI
Grandi assenti Schiattarella e Kurtic, il primo alle prese con i postumi dell’infortunio che lo ha penalizzato sul finale dello scorso campionato, il secondo con un affaticamento muscolare. Senza i suoi due pilastri, Semplici ha schierato Everton Luiz sul centro destra, Viviani in cabina di regia e il nuovo acquisto Valoti sul centro sinistra. Se la prestazione del brasiliano è stata da 6 in pagella, ben diverso il discorso per gli altri due: Valoti ha messo a segno la rete del 2-0 con un pregevole destro a giro nel cuore dell’area su imbeccata di Paloschi, ma più in generale ha provato con generosità ad entrare nelle manovre spalline per rompere il ghiaccio con il nuovo ambiente. Anche per Viviani è arrivata la gioia del gol grazie ad uno splendido destro da fuori area che ha concluso la sua corsa all’incrocio dei pali. Più che sufficiente, inoltre, il ritmo dato alla squadra, considerando che si sta comunque parlando del primo test amichevole dopo le meritate ferie. Linea mediana stravolta nel secondo tempo: buono l’impatto di Vitale per personalità, così come quello dei giovani Esposito e Mawuli, spesso e volentieri al centro del gioco, sostenuti anche da una discreta qualità in fase di possesso palla. Difficile che per loro possa esserci spazio nella SPAL di serie A che verrà, ma mettersi in evidenza in occasioni come queste non può che essere un buon segno per il loro futuro.

ATTACCANTI
E’ rimasto sorprendentemente a secco il capocannoniere spallino dell’ultimo campionato, Mirco Antenucci, che però ha comunque offerto il suo contributo alla causa con l’assist per il gol del compagno di reparto Paloschi. Proprio l’ex Atalanta si è ben destreggiato al centro dell’attacco contribuendo con una triangolazione decisiva alla rete di Valoti, mentre nella ripresa è stato Finotto il protagonista indiscusso del match con due reti a referto. Come al solito estremamente generoso Floccari, ma per la sua prima esultanza bisognerà aspettare come minimo l’amichevole di mercoledì 18 luglio che la SPAL giocherà sempre allo stadio Siega di Tarvisio contro gli sloveni dell’Ankaran Hrvatini.