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Il Tribunale Federale Nazionale ha deciso di non calcare eccessivamente la mano col Parma, penalizzando il club ducale con 5 punti nel prossimo campionato di serie A. La decisione è arrivata nella tarda mattinata di lunedì. A Emanuele Calaiò, mittente dei messaggi al calciatore dello Spezia De Col, è stato invece condannato a due anni di squalifica e ad una ammenda di 20mila euro.

Ebbenesi legge nel dispositivo del TFNalla luce dei principi enunciati, questo tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. E’ di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara. […] questo tribunale ritiene che la penalizzazione riferita alla classifica del campionato di Serie B appena conclusosi, oltre che estremamente afflittiva per la società Parma Calcio, si porrebbe anche in aperto contrasto con lo stesso principio di afflittività previsto dall’art. 18, comma 1, lett. g) del CGS. Quanto al primo profilo, mette conto evidenziare che si è in presenza, nella specie, di un tentativo di illecito decisamente respinto dai destinatari dei messaggi e la cui conoscenza da parte della Società Parma Calcio non è stata in alcun modo nemmeno ipotizzata“.

La procura federale aveva originariamente chiesto la penalizzazione di due punti nella stagione 2017-2018, che sarebbe costata la partecipazione alla serie A, oppure sei punti per il campionato ormai alle porte. Mentre per Calaiò erano stati chiesti quattro anni di squalifica e 50mila euro di ammenda.  Il Parma in ogni caso ha già annunciato ricorso in appello, per rimuovere o quantomeno diminuire la penalizzazione. Nel pomeriggio di lunedì, o al più tardi martedì, il TFN dovrebbe pronunciarsi anche sulla delicata situazione del Chievo, a processo per le irregolarità di bilancio rilevate dalla procura federale.