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La puntata di giovedì 26 de LoSpallino Live dal bar basserie La Maison di Ferrara è stata dedicata al sorteggio dei calendari della serie A 2018-2019.  Dopo la definizione del percorso dei biancazzurri, la redazione ha raccolto le considerazioni a caldo del patron Simone Colombarini, intervenuto telefonicamente: “Partiamo con partite molto interessanti per i nostri tifosi col derby di Bologna alla prima giornata e quella col Parma. Due partite molto sentite che renderanno caldo l’ambiente, anche se credo che non ce ne sia bisogno, visto che tutti hanno voglia di vedere l’inizio del campionato. Per un’analisi un po’ più tecnica credo che cambi poco chi si affronta prima o dopo. Dobbiamo lottare con tutti e contro tutti, poi le somme le tireremo alla fine. Magari qualcuno avrebbe preferito affrontare le big subito, perché avendo meno da perdere e faticando ad ingranare poi si ha il tempo di recuperare, ma non siamo più una neopromossa, conosciamo i meccanismi del campionato di serie A e dobbiamo essere già sul pezzo dal primo minuto. Io ritengo che contro le squadre che sono più alla nostra portata che sono nella prima parte dovremo partire concentrati, ma non ho dubbi che sarà così. Mattioli spera di salvarsi alla penultima? Credo che l’abbia detto perché spera di non giocarsi tutto l’ultima con il Milan che è un po’ più complicato. Spererei di salvarmi un po’ prima se fosse possibile, ma so che non sarà facile.

“Stiamo allestendo una rosa che credo possa competere con un numero di squadre maggiore rispetto allo scorso anno, però non vedo nemmeno un paio di squadre molto deboli come potevano esserci nel passato campionato come s’era visto nelle prime giornate. Quest’anno sarà più competitivo, dovremo essere bravi a sfruttare tutte le occasioni che ci capiteranno e magari non arrivare quartultimi, ma qualche posizione più in alto. La lotta per la salvezza sarà durissima. Il mercato non è ancora terminato e magari qualche squadra che è rimasta ancora in sordina troverà qualche colpo alla fine. Le squadre alla nostra portata possono essere le neopromosse, Chievo, Udinese, Cagliari. Tutte squadre con rose importanti dobbiamo arrivare al loro livello con il lavoro e sapendo che noi ci siamo rafforzati rispetto allo scorso anno e il mercato non è ancora terminato, possiamo fare ancora qualcosa. A chi ci vede come potenziale squadre da Europa entro cinque anni dico che siamo abituati ad avere la salvezza come obiettivo minimo, noi guardiamo all’organizzazione e al bilancio, poi ogni anno cerchiamo di fare il meglio possibile con quello che abbiamo a disposizione. Se continueremo ad essere bravi come negli ultimi anni è possibile che ogni anno potremo migliorare rispetto all’anno precedente. Spendendo con oculatezza, ma bisogna anche che i tifosi accettino che prima o poi qualche giocatore sarà venduto. Le big comprano e vendono, noi finora abbiamo solo comprato. Il bilancio è fatto non  solo di diritti tv, sponsor e pubblico, ma in serie A anche di plusvalenze ‘reali’. Viene da sorridere all’idea, ma se m’avessero chiesto due anni fa la possibilità di arrivare in A avrei riso di più rispetto ad ora. Bisogna rimanere tutti con i piedi per terra: giocatori e tifosi“.