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La SPAL chiude il primo confronto dal sapore di serie A con uno 3-0 che probabilmente è troppo severo rispetto alla buona prestazione che i biancazzurri hanno messo in mostra per almeno un’ora di gioco. Una partita che, soprattutto nei primi quarantacinque minuti, ha avuto tratti tutt’altro che amichevoli, con il signor Zufferli di Udine che ha faticato per raffreddare gli animi in campo. È chiaro che dare delle valutazioni a questo punto delle preparazione lasci il tempo che trova, per cui ci limiteremo a evidenziare i giocatori che si sono messi maggiormente in mostra e quelli che necessitano ancora di lavoro per trovare la miglior forma in vista del campionato.

IN LUCE
Lazzari – Le sue qualità fisiche sicuramente lo fanno spiccare già di questi tempi rispetto a buona parte dei compagni. L’esterno spallino mostra già una brillantezza notevole dopo appena tre settimane di allenamenti, mettendo in grande difficoltà con le sue accelerazioni un giocatore di grande esperienza come Lulic. È anche l’unico, nel primo tempo, a calciare verso la porta di Proto, dopo un bello slalom tra due avversari biancocelesti.

Everton Luiz – Il popolo spallino accorso numeroso a Auronzo lo erge subito a suo idolo, con continui incitamenti nei suoi confronti. Lui risponde con una scivolata dopo nemmeno quarantacinque secondi ai danni di Leiva, che fa subito capire come per lui ci sia poca differenza tra amichevoli e partite-salvezza. Con il solito agonismo gioca una prestazione molto solida, con tanti palloni recuperati e giocate essenziali, ma utili, quando si ritrova il pallone tra i piedi.

Viviani – Entra a inizio secondo tempo e sicuramente, delle seconde linee impegnate, è quello si disimpegna al meglio, giocando una prestazione di grande ordine in mezzo al campo e tirando tre volte verso la porta della Lazio nella ripresa, senza però grande fortuna.

IN OMBRA
Felipe – Con l’errore che spalanca le porte dell’1-0 a Immobile, in cui pecca di eccessiva fiducia e superficialità, macchia una partita che fino a quel momento era stata più che positiva. Il ritiro senza infortuni sembra aver fornito alla SPAL un giocatore nuovo dal punto di vista fisico, come confermato dalle diverse sortite in zona offensiva.

Kurtic – Per lui si può fare il discorso opposto rispetto a Lazzari, con la sua fisicità che non gli permette di essere lucido già di questi tempi. La generosità e la personalità di sicuro non gli mancano, infatti in possesso palla si propone sempre per i suoi compagni, ma le palle perse sono state davvero troppe oggi.

Paloschi – Nell’ora abbondante in cui è stato in campo si è visto davvero poco, anche se a sua discolpa bisogna sottolineare come la SPAL abbia fatto davvero poco per mettere le sue punte in condizione di essere pericolose.