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Nell’inconsueta location dell’azienda vinicola Mattarelli di Vigarano Pieve – sponsor del sodalizio estense per la stagione 2018/2019  – il Kleb ha indetto una conferenza stampa per presentare il nuovo tesserato: Bryce Pressley, guardia dal doppio passaporto, italiano – la mamma è di Roma – e americano, prodotto dell’Università dell’Oregon e reduce da due stagione nella seconda serie spagnola, dove militava tra le fila del Logroño prima e del Palencia poi.

A prendere la parola per prima e stato il direttore commerciale del Kleb, Patrizio Righetti: “Credo che questo sia una bellissimo segnale per il basket ferrarese: una partnership con un’azienda cosi importante come la Mattarelli, tra le migliori in regione nel campo della produzione di vini, non può che dare slancio a tutto tutto il movimento. Tutto ciò mi piace parecchio perché loro ci tengono molto a valorizzare i prodotti del territorio. Li ringrazio di cuore, davvero. Spero che si possa proseguire anche negli anni a venire, e che si possa creare pure una connessione tra la pallacanestro femminile di Vigarano e quella maschile di Ferrara“.

Poi è stato il turno del direttore sportivo, Alessandro Pasi: “Bryce è un esterno che può tranquillamente giocare sia come playmaker che come guardia. Ha buone letture, oltre che una discreta esecuzione. Per adesso le aspettative sono state rispettate: in questi due giorni ha dimostrato grande dedizione e ha fatto intravedere un atteggiamento positivo. Vedremo. È stata una scelta di sistema, fatta soprattutto in ottica futura. Ci siamo tenuti un buon margine di manovra per eventuali interventi in corso d’opera. State tranquilli che tanto domani arriva anche Mike (Hall; ndr) e lo sapete benissimo che è in grado di fare alzare il livello di tutti i suoi compagni. Comunque, bando alla ciance, dobbiamo diventare una squadra sporca e cattiva e puntare a fare segnare agli avversari un punto meno di noi“.

E infine la palla è passata in mano al protagonista della serata, Pressley: “Ho avuto una buonissima impressione della squadra: giovane e dinamica, mamma mia quanto corrono i ragazzini! Mi sono fatto un’idea: il campionato è tosto. Ma sono carico per questa nuova avventura, ci sarà da soffrire ma anche a divertirsi. Mi reputo un giocatore verticale, duttile e un buon difensore, ma sono pronto anche a prendere responsabilità in attacco come facevo al college. Mio padre? È stato il mio primo allenatore ed è tutt’ora il mio più grande tifoso. Ma non mi ha mai condizionato nelle scelte di vita. Nel tempo libero colleziono scarpe, mi hanno detto che anche Panni ha una passione simile, buon motivo per fare amicizia“.