Che Manuel Lazzari sia uno dei simboli più noti di una SPAL che tenta di consolidarsi in serie A è un dato di fatto. Ma a rendere speciale la sua storia è senz’altro il legame con la famiglia Colombarini: Lazzari è infatti l’unico reduce della squadra che nell’estate 2013 da Giacomense diventò SPAL, iniziando la scalata dall’allora Seconda Divisione della Lega Pro. A sottolineare questo particolare è un articolo a firma di Matteo Brega su La Gazzetta dello Sport.
Dai tempi degli 3.800 spettatori di SPAL-Monza 3-3 a quelli degli oltre 13mila dei big match della serie A di chilometri ne sono stati macinati tanti e attorno a Lazzari il mondo è cambiato piuttosto radicalmente. Giusto per far capire quanto sia cambiato, ecco come sono proseguite le carriere di quelli che nella stagione 2013-2014 erano i suoi compagni di squadra nella SPAL.
Pietro Menegatti (portiere, 1992)
San Pietro ha difeso la porta biancazzurra dal 2013 al 2015, accumulando 70 presenze. Nell’estate 2015 il suo contratto è scaduto e il classe 1992 si è trasferito al Cesena in Serie B, dove è stato la terza scelta dell’allora tecnico Drago dietro all’attuale portiere della SPAL, Gomis, e Agliardi. Conclusasi dopo un solo anno l’esperienza in Romagna, ha trovato un posto al Fano in Lega Pro girone B per la stagione seguente, nella quale, insieme ad un buon gruppo di ex estensi tra cui Germinale, Filippini, Fioretti e Bellemo, ha contribuito alla salvezza della squadra marchigiana attraverso i play-out. A nulla, però, gli sono servite le 25 presenze da titolare, perché l’anno succesivo si ritrova senza squadra e solamente nel marzo del 2018 viene messo sotto contratto dal Monopoli prima di ritrovarsi ancora svincolato al termine del campionato.
Tommaso Silvestri (difensore, 1991)
Pilastro nel salto dalla C alla B, in cadetteria, sotto la guida di Semplici, ha perso posti nelle gerarchie ma senza far mai mancare il suo apporto e il suo impegno. Una grande dote che la SPAL gli ha sempre riconosciuto, salutandolo con le lacrime nell’estate 2017 con destinazione Trapani (serie C). Con i siciliani vive una stagione personale da titolare (con l’aggiunta di ben 6 gol), ma in estate le turbolenze societarie del club granata lo portano a cambiare aria. Ora gioca per il Catania, sempre in serie C.
Fabio Buscaroli (difensore, 1980)
23 presenze e 2 gol nel 2013-2014. Dopo essere rimasto svincolato, si è accasato in D al Romagna Centro (15 presenze), chiudendo lì la sua carriera. Successivamente ha intrapreso la carriera di allenatore e oggi fa da vice a Matteo Rossi nell’Under 16 della SPAL.
Nicolas Giani (difensore, 1986)
Arrivato dal Vicenza nel gennaio del 2014 accompagnato da un certo scetticismo, riesce a ritagliarsi sin da subito un ruolo di primo piano, arrivando a vestire i gradi di capitano fino allo storico anno della promozione in A, togliendosi lo sfizio di segnare anche 4 gol pesanti in B. Non viene confermato in A, così passa allo Spezia di cui, nello scorso campionato, è stato uno degli indiscussi titolari insieme a Mora e, talvolta, a Ceccaroni.
Andrea Landi (centrocampista, 1992)
52 presenze e 3 gol in campionato dal 2013 al 2015. Inizia la stagione successiva con la maglia dell’Imolese in serie D (11 presenze) per poi trasferirsi nello stesso girone alla Correggese. Da allora non si è più mosso ed è diventato uno dei pilastri della formazione emiliana, come conferma la sua presenza in pianta stabile nell’undici titolare. Purtroppo l’ultima stagione si è conclusa con la retrocessione della sua squadra in Eccellenza, categoria a lui totalmente sconosciuta.
Stefano Capellupo (centrocampista, 1988)
33 presenze e 2 reti nel 2013-2014. Lasciata Ferrara, per lui due stagioni in serie D con le maglie di Delta Porto Tolle (29 presenze, 5 gol) e Forlì (27 presenze, 2 gol) dove ha ritrovato Gadda e Personè, due compagni d’avventura in biancazzurro. Nell’estate del 2017 va al Fano, colonia di ex spallini come Fioretti, Filippini, Germinale e, in prestito, Demba Thiam e Mawuli, e a novembre si ritrova come allenatore Oscar Brevi. Con l’inizio del nuovo anno viene ceduto al Rimini in D e contribuisce alla risalita dei romagnoli tra i professionisti, ma senza essere confermato per l’anno successivo. Ora è svincolato.
Tommaso Arrigoni (centrocampista, 1994)
Di lui in maglia SPAL restano le 12 presenze da gennaio a giugno 2014. Poi poche gioie e tanti dolori, con tanti cambi di maglia, in pratica uno all’anno: nella stagione 2014-2015 retrocede in D con la maglia del Forlì, poi resta tra i professionisti in Romagna trasferendosi al Santarcangelo centrando la salvezza. L’anno dopo scende in D con il Lumezzane ma nel 2017 è protagonista di una buona stagione con la maglia della Lucchese che gli vale la chiamata della Robur Siena per il campionato di C che sta per iniziare.
Samuele Sereni (esterno, 1988)
10 presenze nel 2013-2014. Il vichingo di Castiglion Fibocchi, arrivato nel mercato invernale, è riuscito ad entrare nel cuore del tifo biancazzurro. Ma non in quelli di Oscar Brevi, che nell’agosto 2014 lo ha scaricato in favore di Matteo Legittimo. Dopo Ferrara, per lui esperienze in Prima Divisione al Pavia (21 presenze, 3 gol), Mantova (22 presenze), Forlì (26 presenze, 3 gol) e infine Imolese: con i rossoblù l’esterno toscano ha chiuso al secondo posto nel girone B, ma la società del presidente Spagnoli è stata ammessa in serie C per la stagione 2018-2019.
Massimiliano Varricchio (attaccante, 1976)
27 presenze e 20 gol nel 2013-2014. Capitano e capocannoniere della promozione in Lega Pro unica, il bomber spallino viene messo da parte con l’arrivo in panchina di Oscar Brevi. Inizia la carriera di allenatore guidando la Berretti spallina ai playoff, la prima formazione giovanile a centrare una fase nazionale dalla rinascita della SPAL. Confermato alla guida della Berretti, viene in seguito esonerato all’inizio del girone di ritorno con la squadra agganciata al treno dei playoff. Si è allontanato dal mondo del calcio e oggi gestisce un bar a Ravarino, in provincia di Modena.
Giuseppe Cozzolino (attaccante, 1985)
Sembrava il colpaccio della campagna acquisti della prima SPAL dei Colombarini, ma il presidente Mattioli non gli ha mai risparmiato frecciate per via della sua indolenza in campo. Chiusa l’esperienza ferrarese con 31 presenze e 7 gol nel 2013-2014, nel giugno dell’anno dopo passa al Delta Rovigo convinto di poter esser ripescato in Lega Pro, ma gli va male e in D segna in mezza stagione 16 gol in 17 presenze. A dicembre 2014 passa senza grosse fortune all’ambizioso Altovicentino. Poi la parentesi al Castelvetro (due campionati ricchi di gol) dopo essere diventato papà, un campionato al Rosselli Mutina e da quest’estate, a 33 anni compiuti da poche settimane, è uno degli attaccanti dell’Axys Zola (D) di Zola Predosa in provincia di Bologna.
Jacopo Coletta (portiere, 1992)
1 presenza nel 2013-2014. Titolare fino al ritiro, poi vice di Menegatti. Otto minuti all’ultima giornata con il Bellaria. Poi una stagione e mezza al Fondi in D, prima del passaggio a gennaio 2016 alla Lupa Castelli Romani in Lega Pro, per sostituire il presidente onorario Marco Amelia passato al Chelsea. La stagione si è conclusa con un’amara retrocessione nel girone C. Nell’estate 2016 passa nel Racing Fondi, società della provincia di Latina: disputa due campionati di serie C nel girone C, fino alla retrocessione ai playout-out a maggio 2018. In estate il Racing Fondi ha acquisito il titolo sportivo dell’Aprilia, diventando FC Aprilia Racing Club, ma Coletta attualmente non risulta in rosa.
Tupac De Marco (portiere, 1992)
0 presenze nel 2013-2014. D’altra parte era il terzo portiere. Trovarlo non è stato facile: dopo qualche accostamento a squadre di Prima Divisione (ora serie C) ha militato in squadre del dilettantismo toscano come il TallaBibbienese e il Rassina, tra Promozione e Prima Categoria. Per la stagione 2018-2019 è tesserato col Rassina.
Fabio Lebran (difensore, 1987)
Rinforzo più che buono per la SPAL della promozione in C1, viene poi sballottato da Parma e Crotone in giro per le serie minori, finendo per vestire, sempre per una stagione sola, le maglie di Como, Savona, Campodarsego e Darfo Boario. Ora è al Treviso, in Eccellenza, ennesima piazza dalla storia importante della sua carriera dopo Parma, Como e SPAL.
Federico Cenerini (difensore, 1992)
10 presenze nel 2013-2014. Dopo aver chiuso la stagione 2013-2014 al Gavorrano (con una presenza in Seconda Divisione), il difensore si è accasato al Gualdo Casacastalda (serie D) e successivamente al Subasio (Eccellenza) e al Villabiagio con cui ha conquistato una promozione in serie D, rimanendo titolare inamovibile.
Nicola Falcier (difensore, 1991)
0 presenze nel 2013-2014. Sfortunato difensore con un grande potenziale, ma sempre limitato da problemi fisici che hanno portato alla risoluzione del contratto a dicembre 2013. Da allora non si sono più registrate apparizioni sui cambi da calcio, ma di recente il suo nome è apparso nelle cronache friulane di foot-golf.
Raffaele D’Orsi (difensore, 1991)
8 presenze nel 2013-2014. Chiude quella stagione al Pavia (9 presenze). Poi una comparsata al Catanzaro (3 apparizioni) e da gennaio 2016 è al Martina Franca in Prima Divisione (13 presenze). Da lì tanta serie D con le maglie di Gelbison, Gravina e infine Campobasso.
Andrea Paloni (difensore, 1993)
21 presenze nel 2013-2014. Il soldatino, dopo lo svincolo, vinse un discutibile reality tv di Agon Channel condotto da Simona Ventura. In palio c’era un contratto con il Leyton Orient. Il reality è stato un flop, visto che la squadra è mestamente retrocessa e anche Agon Channel è finita piuttosto male. Da tre anni gioca nel Cynthia, squadra che nel 2017 è retrocessa in Eccellenza laziale.
Simone Fantoni (esterno, 1992)
24 presenze e 2 reti nel 2013-2014. Nel 2014-2015 è retrocesso in serie D con il Forlì (25 presenze e 2 gol). La sua carriera è proseguita nel dilettantismo lombardo con le maglie di Rezzato (serie D), Darfo Boario (serie D) e Breno (Eccellenza). In questa stagione è tesserato col Telgate (Eccellenza).
Erik Panizzi (esterno, 1994)
1 presenza nel 2013-2014. A gennaio 2014, passa al Vicenza in Prima Divisione, ma non scende mai in campo. Si trasferisce quindi alla Pro Patria in Prima Divisione (10 presenze), poi da gennaio 2015 alla Reggiana (4 presenze) e con la maglia granata riesce negli anni a ritagliarsi uno spazio da titolare, prima del fallimento della squadra (estate 2018) che lo porta ad abbandonare il “Mapei Stadium” con destinazione Alessandria, sempre in Serie C.
Valerio Rosseti (esterno, 1990)
10 presenze e 1 gol nel 2013-2014, poi, da buon toscano, decide di tornare vicino a casa: a gennaio 2014 si trasferisce al Poggibonsi in Seconda Divisione (11 presenze, 1 gol), ma retrocede in D, serie nella quale si riscopre bomber (29 presenze, 10 gol). La Lucchese nel luglio del 2015 gli offre una nuova chance in Lega Pro, ma a gennaio è di nuovo in D con la maglia del Viareggio e dopo una parentesi di un anno intero all’Arezzo (serie C), sua città natale, va a difendere i colori del Montevarchi in D prima di passare al San Donato Tavernelle all’inizio di quest’ultima finestra di mercato.
Davide Di Quinzio (centrocampista, 1989)
Uno dei pilastri della doppia promozione dalla C2 alla B, ma, nonostante qualche speranza di conferma, non è mai entrato veramente nei progetti di B della SPAL. Così si è confermato su buoni livelli prima a Como, poi a Pisa, dove ora gioca con, tra gli altri, De Vitis e Izzillo. Nel mentre, ha trovato pure il tempo di diventare papà.
Matteo Paro (centrocampista, 1983)
Dopo essersi ritrovato fuori dal progetto di Brevi, poco prima dell’inizio della stagione 2014-2015 passa al Mantova di Ivan Juric in Lega Pro dove indossa la fascia di capitano (29 presenze e 2 gol). Poi dopo dieci anni ritorna a Crotone in serie B proprio per seguire il tecnico croato. Vive la storica stagione della promozione in serie A del club calabrese scendendo in campo 13 volte. E’ quello l’ultimo squillo della sua carriera, ma appese le scarpe al chiodo non ha perso tempo e nel luglio 2017 è entrato nello staff del Genoa come match analyst, proprio con Juric alla guida del Grifone.
Edoardo Braiati (centrocampista, 1980)
8 presenze nel 2013-2014. E’ il punto in comune tra l’anno della D della Real Spal e la rinascita. Nel 2014-2015 è alla Portuense in Eccellenza, prima di retrocedere l’anno seguente in Promozione con la maglia della Copparese. Ora è tornato di nuovo alla Portuense, ma oltre alla carriera da calciatore dilettante gestisce anche un bed&breakfast a Monestirolo.
Alberto Banzato (centrocampista, 1994)
8 presenze nel 2013-2014. Lascia la squadra a gennaio passando in prestito alla Sambonifacese in serie D (9 presenze, 1gol). L’anno successivo è al Thermal Ceccato in serie D (22 presenze). Nella stagione 2017-2018 ha vinto il campionato di Promozione col Treviso.
Matteo Montorsi (centrocampista, 1994)
0 presenze nella stagione 2013-2014. A gennaio, passa al Cuneo in Seconda Divisione, ma non scende mai in campo. Svincolato, gioca per una squadra di Prima categoria nel modenese, la Rosselli Mutina, che trascina in Promozione con 19 reti. Poi altre esperienze emiliane con Solierese (Eccellenza), Monteombraro (Prima Categoria) e infine Cittadella Vis San Paolo (Eccellenza).
Andrea Tessari (centrocampista, 1993)
0 presenze da gennaio a giugno 2014. La mezzala veneta arrivata dal Poggibonsi si presentò con un virus neuromuscolare che fece temere per la sua carriera. Trascorse la stagione spallina in cura, prima di riprendersi brillantemente e ricominciare a giocare con la maglia dell’Este in serie D (21 presenze, 1 gol). In seguito ha cambiato diverse maglie e categorie: Legnago Salus (serie D), Treviso (Eccellenza), di nuovo Este (serie D) e infine Luparense (Eccellenza).
Carlo Alberto Calvetti (centrocampista, 1994)
0 presenze nella seconda parte di stagione 2013-2014. Qualche gettone in Lega Pro con il Martina Franca (3 per la precisione), poi la progressiva discesa con tre stagioni nel Villafranca Veronese (serie D ed Eccellenza) e Povegliano Veronese (Promozione)
Matteo Berretti (centrocampista, 1985)
15 presenze e 2 reti da dicembre 2013 a giugno 2014. L’estate seguente scende di categoria all’Agropoli dove segna 12 reti in 28 partite. Ha proseguito la sua carriera in Toscana con le maglie di Poggibonsi (serie D) e Grosseto (Eccellenza).
Manuel Personè (attaccante, 1992)
Nella sua breve permanenza spallina non ha sicuramente lasciato il segno e nel 2014-2015 conferma i suoi limiti non trovando mai la rete in Lega Pro dividendosi fra Albinoleffe (13 presenze) e Aversa Normanna (9 apparizioni). A Forlì in serie D ritrova gol (11 in 35 presenze) e Massimo Gadda in panchina, ma le esperienza successive alla Virtus Castelfranco e all’Abano non sono soddisfacenti. Si riprende nella stagione 2017-2018 al Derthona arrivando a 10 gol ma quest’anno giocherà per il Caravaggio (serie D), paese dell’omonimo artista, in provincia di Bergamo.
Diego Vita (attaccante, 1993)
5 presenze nel 2013-2014. Dopo l’esperienza ferrarese l’esterno offensivo si ritrova in serie D con la maglia del Villafranca Veronese e trascina i veneti alla salvezza con 13 gol in 28 presenze. L’exploit gli vale una chiamata in Lega Pro con la Lucchese, ma non ha miglior fortuna rispetto all’esperienza spallina (7 presenze). A dicembre, torna in D con la sua Massese (13 presenze, 2 gol). Poi il trasferimento al Borgosesia (serie D, 33 presenze e 12 gol), infine la stagione 2017-2018 iniziata con la maglia del Gozzano (serie D) e chiusa col Legnano sempre nella quarta serie nazionale (19 presenze, 4 gol).
Jurgen Pandiani (attaccante, 1992)
Una carriera lineare da buon giocatore di Serie D. Dopo la parentesi poco fortunata con la SPAL nella primissima era Colombarini punta tutto sulla scelta di andare al Delta Porto Tolle per risalire tra i professionisti, ma si ritrova al Lentigione, dove resta per tre campionati in tutta tranquillità. Nelle scorse settimane la scelta di tornare al Delta, di cui è uno dei nuovi arrivi della campagna trasferimenti estiva.
Nicola Falomi (attaccante, 1985)
9 presenze e un gol da gennaio a giugno 2014, è questo che si ricorda di lui a Ferrara. Nella stagione successiva passa all’Altovicentino in D (5 presenze, 1 gol), poi nella seconda parte di campionato ritorna tra i professionisti al Melfi (6 apparizioni). Svincolato, trova una maglia ad ottobre con la Vis Pesaro in serie D (24 presenze, 11 gol) con l’ex Sassarini in panchina e chiude in doppia cifra. Così lo nota la Sanremese, ma in Liguria fallisce e nel 2017-2018 finisce alla Recanatese ritrovando un buon feeling con il gol che però non gli vale la riconferma. Risulta svincolato.
hanno collaborato Alessandro Orlandin, Costantino Felisatti e Pasquale Matarazzo