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Il debutto assoluto di Manuel Lazzari è stato l’unico motivo valido, almeno per chi tifa SPAL, per sintonizzarsi sulla partita della nazionale di lunedì sera. Gli azzurri sono stati sconfitti 1-0 a Lisbona da un Portogallo non certo entusiasmante, ma senz’altro più convincente. Il gol decisivo è stato messo a segno dall’ex milanista André Silva (ora al Siviglia) al 3′ del secondo tempo, sugli sviluppi di un’azione che ha visto il coinvolgimento dello stesso Lazzari. Per l’esterno biancazzurro non è stata una serata facile: schierato da terzino destro in un 442 con facoltà di trasformazione in un 433, ha avuto il suo bel daffare nel contenere le discese dell’esuberante Bruma e non ha avuto troppe occasioni per proporsi in attacco, seppure si sia dimostrato propositivo soprattutto nel primo tempo.

Durante l’esecuzione degli inni nazionali Lazzari è sembrato inevitabilmente emozionato, d’altra parte per lui si è trattato del debutto internazionale assoluto, avendo all’attivo appena 38 presenze in serie A. In avvio ha palesato qualche difficoltà nel prendere le misure al duo BrumaMario Rui sulla propria fascia di competenza, preoccupandosi soprattutto di difendere diligentemente. La prima sovrapposizione è arrivata al 15′, il primo cross al 21′ dopo una delle sue classiche progressioni palla al piede in seguito ad un recupero di palla. In mezzo un momento critico con André Silva abile a dribblarlo e liberarsi al tiro. Il duello con Bruma è stato il tema principale di tutto il primo tempo: in alcuni momenti Lazzari si è ben comportato, fermando le iniziative dell’esterno del Lipsia, in altri ha avuto qualche esitazione, come al 27′ con la marcatura troppo disinvolta che ha permesso all’avversario di appoggiare di testa a centro area. Le cose migliori Lazzari le ha mostrate quando ha potuto liberare la sua velocità: nella seconda parte del primo tempo è riuscito a prendere il fondo per effettuare un paio di cross che però non hanno generato occasioni da gol grazie alla buona guarda della retroguardia lusitana guidata dall’esperto Pepe.

In avvio di ripresa è stato proprio Bruma, suo dirimpettaio sulla fascia, a ispirare la rete decisiva della partita. Ma le responsabilità di Lazzari sono limitate, perché l’azione è nata da una palla persa ingenuamente da Caldara in fase di impostazione, con l’esterno spallino intento a salire allo scopo di ricevere il pallone. Questo ha creato uno spazio enorme alle sue spalle, perfettamente sfruttato dall’avversario: palla al centro per André Silva, sinistro preciso e Donnarumma battuto. La reazione degli azzurri a conti fatti non si è vista: tanta buona volontà, ma occasioni significative zero. L’Italia ha aumentato il ricorso alla palla lunga e spesso si è appoggiata sul subentrante Emerson Palmieri per sfruttarne i cross dalla fascia sinistra, senza alcun successo. Per Lazzari si è trattato quindi di tenere la posizione e limitare i danni sui contropiedi del Portogallo: missione tutto sommato compiuta con un paio di pezze adeguatamente messe in altrettante situazioni potenzialmente critiche. In fase di spinta solo un cross in pieno recupero, con l’Italia totalmente sbilanciata alla ricerca della rete del pareggio.

Nel post partita della Rai Lazzari ha avuto la possibilità di rilasciare qualche dichiarazione a caldo: “Sinceramente speravo in un esordio migliore, purtroppo abbiamo affrontato una squadra veramente forte, che anche senza Ronaldo ha tantissima qualità davanti. Peccato non portare a casa punti, purtroppo pesa tanto l’inesperienza, ma penso che abbiamo disputato una bella partita contro i campioni d’Europa. Siamo stati punti su un contropiede. Chiaro che per migliorare serviranno lavoro, allenamenti e partite. Oggi si è giocato a ritmi molto alti, il Portogallo in attacco andava proprio forte“.

I commentatori tecnici Paolo Rossi e Marco Tardelli hanno entrambi promosso la prestazione di Lazzari, indicandolo come uno dei migliori tra gli azzurri nelle proprie pagelle di serata.