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Il Sassuolo che giovedì farà visita alla SPAL può essere considerato un cliente particolarmente scomodo per i biancazzurri. Lo dice la classifica (10 punti, una sola sconfitta in casa della Juve) e lo dice il gioco espresso fin qui dalla squadra affidata a Roberto De Zerbi. Venerdì i neroverdi hanno regolato 3-1 l’Empoli al “Mapei Stadium” dopo essere passati in svantaggio dopo appena 18 secondi. A segno Boateng, Ferrari e Di Francesco.

LA FORMAZIONE
Mister De Zerbi conferma il 433 visto con la Juventus e decide di cambiare solamente due pedine. In porta ritrova l’inamovibile Consigli e in difesa è ancora una volta il turno di Lirola, Marlon, Ferrari e Rogerio. A centrocampo Duncan e Locatelli accompagnano Sensi, scelto a sinistra al posto di Bourabia. Nei tre davanti, a far compagnia a Berardi e Boateng, sulla corsia mancina c’è Di Francesco, scelto stavolta al posto di Djuricic.

LA PRESTAZIONE
Dopo un avvio decisamente in salita per via del gol firmato da Caputo, i neroverdi impiegano poco più di dieci minuti per riprendere in mano il controllo della gara: al 13′ minuto, grazie a un’azione ben congegnata, Boateng riporta il punteggio in parità e da lì in poi è quasi sempre e solo Sassuolo. La squadra di De Zerbi gestisce e attacca, mettendo in mostra un buon ritmo, oltre che un buon calcio fatto di trame veloci in verticale. Il secondo tempo si apre con la rete del 2-1 che porta la firma di Ferrari sugli sviluppi di un corner. L’Empoli prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria, ma il Sassuolo non sembra mai eccessivamente in difficoltà. L’espulsione di Zajc mette realmente in discesa la partita per i neroverdi che rallentano il ritmo e gestiscono il finale di gara triplicando con Di Francesco, ispirato da una discesa a destra di Lirola.

LA CHIAVE TATTICA
Queste prime cinque giornate hanno dato già un’idea di quale è la filosofia di gioco di De Zerbi. Come già visto a Benevento, il tecnico bresciano ama arrivare al risultato attraverso un calcio decisamente propositivo. Anche contro l’Empoli, i neroverdi hanno provato a tenere sempre in mano il pallino del gioco.In fase offensiva, mediante l’uso di rotazioni ben precise e scambi studiati, l’obbiettivo degli emiliani è quello di ottenere la superiorità numerica senza dover ricorrere necessariamente all’uno contro uno. Nella maggior parte delle situazioni, il Sassuolo inizia un’azione costruendo dalle retrovie e il giro palla è fondamentale per disgregare le linee avversarie. Invitare l’altra squadra a forzare il pressing spesso e volentieri risulta la soluzione migliore per aprire dei varchi e verticalizzare. Tuttavia può succedere, come in occasione del gol di Caputo, che una trama troppo complicata e una continua rotazione delle posizioni, possa far venire a mancare l’appoggio o il riferimento facile al possessore di palla. Con ogni probabilità parliamo quindi di meccanismi di non semplice comprensione, ancora in fase di assimilazione, su cui il tecnico dovrà ancora lavorare al fine di ottenere i grandi risultati di cui però già da adesso si vedono delle buonissime premesse. A riassumere diversi principi del gioco di De Zerbi è il gol di Boateng segnato proprio contro l’Empoli al 13′ del primo tempo. Come si può notare, a Magnanelli e compagni piace aggredire e costruire con personalità. In questa situazione si possono contare addirittura nove uomini nella trequarti avversaria, con tutto l’Empoli schiacciato a protezione della propria area di rigore. Leggendo bene un movimento di Di Francesco, Duncan dà una palla in profondità. Tagliando tutta l’area di rigore con l’intenzione di raggiungere il fondo, il giovane esterno classe ’94 porta via Silvestre, creando un varco per l’inserimento perfetto di Boateng.
Parlando della fase difensiva invece, l’intento dei neroverdi sembra proprio quello di aggredire immediatamente l’avversario, col fine ultimo di prevenire il contropiede. Tentando di giocare spesso in avanti, anche con avversari decisamente blasonati, è essenziale provare a spezzare sul nascere qualsiasi capovolgimento di fronte. Inoltre, un recupero immediato della sfera, permettere ai neroverdi di mantenere un baricentro alto e ricostruire.

OCCHIO ALL’AVVERSARIO
La vera novità di questo Sassuolo è sicuramente Kevin-Prince Boateng. Già schierato diverse volte da attaccante al Las Palmas e al Francoforte (dodici in Spagna, sei in Germania), Boateng sembra aver raggiunto la giusta maturazione calcistica per giocare più vicino alla porta. Il ghanese ha dimostrato di saper leggere spazi e giocate e di sapersi inserire con grande tempismo. Poi, chiaramente, l’eccellente tecnica di base lo favorisce: tre gol nelle prime cinque partite non sono sicuramente un caso.
Attenzione anche a Berardi. Dopo un paio di stagioni sotto tono, l’attaccante classe ’94 sembra essere partito col piede giusto, complice anche l’idea di calcio più offensiva del suo nuovo mister. Impiegato in tutte le occasioni, Berardi ha già messo la sua firma sul tabellino marcatori per ben due volte.
Infine occhio a Di Francesco. L’esterno classe ’94 è sicuramente dotato di una buona tecnica di base, ma la sua pericolosità è legata soprattutto alla velocità e alla sua capacità di cambiare passo da un momento all’altro. Di Francesco corre tanto – anche a velocità non indifferenti – e, nonostante tutto, riesce a offrire un’incredibile continuità nell’arco dei novanta minuti. Contro la SPAL sarà indisponibile Peluso per problemi fisici.

L’ANDAMENTO RECENTE
(3V, 1N, 1S)
Quello visto finora è sicuramente un buon Sassuolo. Dopo una stagione contrassegnata dal cambio di allenatore (avvicendamento tra Bucchi e Iachini) il club del patron Squinzi ha voltato pagina puntando forte su De Zerbi allo scopo di elevare la qualità del gioco.  Il Sassuolo visto fin qui sembra una squadra che trova facilmente la via del gol e per niente facile da battere: basti pensare che dopo cinque giornate vanta il miglior attacco della serie A con 12 reti all’attivo. Solo la Juventus – non a caso – è riuscita a fermare finora la corsa dei neroverdi, allo Juventus Stadium tra l’altro. Tra le vittime si conta anche l’Inter, seppure non brillantissima e battuta di misura su rigore. Per la SPAL giocare in casa potrebbe essere sicuramente un aiuto in più. Arrivati fin qui, i biancazzurri hanno vinto entrambe le partite giocate davanti al proprio pubblico (una a Bologna), mentre gli uomini di De Zerbi hanno raccolto solamente un punto nelle due partite giocate lontano dal Mapei Stadium, impattando 2-2 a Cagliari negli ultimi secondi di partita.

SASSUOLO – Empoli 3-1 (Boateng, Ferrari, Di Francesco)
Juventus – SASSUOLO 2-1 (Babacar)
SASSUOLO – Genoa 5-3 (Boateng, Lirola, Babacar, Aut. Spolli, Ferrari)
Cagliari – SASSUOLO 2-2 (Berardi, Rig. Boateng)
SASSUOLO – Inter 1-0 (Rig. Berardi)