Viaggia spedita la Primavera della SPAL, che a Parma completa il trittico dei derby emiliani aggiudicandosi altri tre punti per volare in testa al proprio girone. Cottafava decide di mischiare qualche carta rispetto alle ultime due partite e soprattutto di rivoluzionare il sistema di gioco, abbandonando la sua classica difesa a tre per schierarsi a quattro. Coulange e Farcas dunque diventano terzini, con Pessot e Salvi difensori centrali. In panchina i due esterni Martina e Katuma, con Nikolic (all’esordio in campionato) a giocare da mezz’ala sinistra in un centrocampo a tre formato da Esposito in cabina di regia ed Uzela mezzala destra. Tridente d’attacco con Spina e Cuellar ai lati di Chakir. In porta Seri vince il ballottaggio con Fallani e torna a difendere i pali che aveva custodito l’anno scorso. Ma quello che importa è che il risultato non cambia. La SPAL vince ancora, con le reti di Esposito e Spina, entrambe nel primo tempo. A nulla serve invece il gol di Camara, se non a creare suspense in un finale nervoso.
Il primo tempo, giocato con un forte vento, vede il Parma partire molto forte sul piano del ritmo, sorprendendo chi pensava che i crociati (con la divisa a bande orizzontali giallo blu di fine anni Novanta), potessero essere stanchi per l’impegno infrasettimanale di Coppa Italia giocato a Genova con la Sampdoria (perso 1-0). Retto l’urto iniziale e prese le misure è però la SPAL a fare la partita, che si sblocca al 26’ con una punizione di Esposito, che da 25 metri centra l’incrocio dei pali. Per il play biancazzurro si tratta del secondo gol stagionale, dopo la rete decisiva messa a segno sempre su punizione contro il Carpi il sabato precedente. La SPAL da questo momento assume il controllo del match, sfiorando il gol prima con Cuellar e poi in un paio di situazioni con un vivacissimo Spina – eletto “uomo partita ed autore di una prestazione di grande livello” dal direttore sportivo Grammatica – che prima trova i guanti di Bagheria e pochi minuti dopo manca di poco lo specchio. Terza occasione che però si rivela essere quella buona con il trequartista che, a pochi secondi dalla fine della prima frazione, aggancia un passaggio filtrante di Uzela e, a tu per tu col portiere, deposita il pallone in rete, mandando la sua squadra a riposo con due gol di vantaggio.
Nel secondo tempo la SPAL gioca in maniera intelligente, cercando di concedere al Parma il meno possibile, nonostante i ducali aumentino notevolmente la spinta nel tentativo di riaprire la partita. Con i padroni di casa scoperti, Cuellar segna anche il 3-0, chiudendo una rapida azione di contropiede sull’asse Esposito-Spina, ma il guardalinee alza la bandierina, annullando tutto. La partita nel frattempo si incattivisce ed inizia a diventare tosta anche sul piano fisico: Coulange è costretto ad uscire per un intervento scomposto di un avversario. Il Parma ci prova soprattutto con calci piazzati e traversoni, ma per Seri non sembra esserci nulla di particolarmente impegnativo. A 10’ dalla fine arriva però la doccia fredda con il gol di Camara che, ancora su punizione, indovina l’angolo basso e dimezza lo svantaggio. A questo punto è brava la SPAL a difendere con lucidità la rete di vantaggio contro i ducali che si buttano in avanti con tutte le energie rimaste, ma la banda-Cottafava regge e porta a casa il risultato.
A fine partita è il direttore sportivo Andrea Grammatica a darci qualche impressione: “Il rammarico maggiore oggi è quello di non essere riusciti a chiudere prima la partita. Il Parma è una buona squadra, che gioca molto bene a calcio, e a cui bisogna fare i complimenti. Abbiamo fatto una partita importante dal punto di vista fisico e siamo contenti perché abbiamo costruito tanto sotto l’aspetto del gioco e creato molte occasioni. La partita ce la siamo complicata con errori tecnici di finalizzazione, ma siamo contenti. Vincere è importante per il morale. Il percorso è ancora lungo e i ragazzi stanno lavorando tanto. Come ho detto dopo la partita con il Bologna, a inizio anno ci siamo proposti di provare a giocare sempre per vincere, ma è altrettanto importante il percorso di crescita che i ragazzi devono maturare, per essere pronti ad un eventuale salto in prima squadra nel loro futuro. Oggi ci tengo anche a fare i complimenti al mister, che ha avuto coraggio nel cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, e complimenti anche per aver stimolato, insieme al suo staff, i ragazzi che, dal canto loro, hanno dato risposte importanti”.
Parma-SPAL 1-2 (p.t. 0-2)
Parma (4-3-3): Bagheria; Di Maggio, Bane, Botturi, Canalicchio (dal 16’ s.t. Bisagni); Camara, D’Aloia (dal 24’ s.t. Palmieri), Tardivo (dal 1’ s.t. Montipò); Panati (dal 1’ s.t. Kone), Pelle (dal 16’ s.t. Davitti), Colley. A disp: Corvi, Vecchi, Lucarelli, Martino, Rallo, Alborghetti, Rocchi. All. Catalano
SPAL (4-3-3): Seri; Coulange (dal 27’ s.t. Cannistrà), Salvi, Pessot, Farcas; Uzela, Esposito, Nikolic (dal 1’ s.t. Sare); Spina, Chakir (dal 32’ s.t. Clement), Cuellar (dal 32’ s.t. Martina). A disp: Fallani, Biolcati, Katuma, Mazzoni, Alessio, Minaj, Campi. All. Cottafava.
Arbitro: Sig. Feliciani di Teramo (ass.ti Maninetti e Cubiciotti)
RETI: 26’ p.t. Esposito (S), 45’ p.t. Spina (S), 35’ s.t. Camara (P)
Ammoniti: Di Maggio (P), D’Aloia (P), Nikolic (S), Cuellar (S), Uzela (S), Davitti (P)
Recuperi: 1’ p.t., 4’ s.t.
LINK: I risultati e la classifica del girone A di Primavera 2