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E’ più arrabbiato che deluso Leonardo Semplici nel post partita di Marassi dopo la sconfitta per 2-1 rimediata contro la Sampdoria. Il tecnico toscano ha giudicato positiva la prestazione della sua SPAL, e proprio per questo i rimpianti sono tanti.

LEONARDO SEMPLICI
Direi che questa sconfitta è la più dolorosa perché perdere in questa maniera, dopo aver giocato bene su un campo cosi difficile, fa soffrire. Oggi la squadra si è espressa discretamente e l’arrabbiatura è alta proprio per questo. Noi però dobbiamo continuare così per fare risultato“.
Tanti i cambi rispetto alla sfida di giovedì sera contro il Sassuolo: “Bisogna alternare i giocatori in base alle necessità del momento. Ho una rosa ampia e devo capire chi può essere utile alla causa e ognuno deve avere le possibilità di mettersi in mostra. Stasera ho avuto risposte positive sotto questo punto di vista, è l’aspetto migliore della serata. Errori di impostazione da dietro? Ci siamo presi qualche rischio nel palleggio, ma sono io che lo chiedo ai ragazzi. Nella ripresa, invece, siamo partiti troppo remissivi. Nel finale siamo cresciuti ma questo non è bastato a segnare e i rimpianti aumentano“.
Dopo una prima parte in apnea, le cose sono migliorate col passare dei minuti: “E’ l’identità che stiamo cercando di dare alla squadra, partire palla a terra dalla difesa. Io voglio questo tipo di calcio e i ragazzi ci stanno provando. Miglioreremo, ma credo che la SPAL abbia fatto una buona partita, dall’inizio alla fine, e avremmo meritato di portare a casa qualche punto. Paloschi? E’ un giocatore importante. Io do spazio a tutti, per me sono tutti titolari e cerco sempre di mettere in campo la formazione migliore“.
Sull’inserimento, forse tardivo, di Antenucci per il forcing finale: “Paloschi aveva fatto bene fino a quel momento. Per quanto riguarda il turnover, dopo alcuni esami in settimana ci siamo resi conto che qualcuno aveva bisogno di riposare, ma questo è normale in un campionato come la A“. Sul binomio spettacolo e risultato: “L’unica partita sbagliata è stata quella di Firenze, per un po’ siamo stati anche la miglior difesa. Io credo che attraverso la prestazione si possa arrivare ad ottenere dei buoni risultati. Certo, qualche volta si può anche giocare male, ma per merito dell’avversario. Se si gioca sempre male bisogna farsi qualche domanda perché il mio lavoro è di mettere i miei giocatori nelle condizioni di fare il meglio possibile“.

MARCO GIAMPAOLO
Ho preparato la partita considerando un dispendio di energie basso, nel senso che volevo una squadra corta. Quella di tenere i laterali stretti è stata una scelta per non dare punti di riferimento alla SPAL e mantenere il predominio nel possesso palla. Alla lunga, giocando bene, abbiamo avuto la possibilità di creare pericoli. Purtroppo siamo andati in svantaggio ma poi la squadra mi è piaciuta nella reazione“.