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Meno complimenti e più punti. Questo in sintesi deve aver pensato la dirigenza dell’Empoli nel momento in cui ha deciso di rimpiazzare Aurelio Andreazzoli con Giuseppe Iachini. Quello del club toscano è il terzo cambio della stagione in serie A (dopo quelli di Chievo e Genoa) e rappresenta un cambio di direzione notevole se si considera la differenza tra i due tecnici. Andreazzoli aveva condotto l’Empoli in serie A con una progressione entusiasmante (14 vittorie, 5 pareggi, 0 sconfitte) dopo essere subentrato a Vincenzo Vivarini nel mese di dicembre, peraltro con un gioco improntato all’attacco che ha raccolto molti consensi anche tra gli addetti ai lavori. Iachini invece è ormai uno specialista delle panchine prese in corsa: quella dell’Empoli è la sesta negli ultimi dieci anni. Merito della sua fama di pragmatico: le sue squadre sono tutt’altro che spettacolari, ma in genere portano a casa il risultato. E’ successo anche nella scorsa stagione, quando l’allenatore marchigiano prese un Sassuolo in cattive acque e lo portò ad un 11° posto che ad un certo punto sembrava tutt’altro che un obiettivo alla portata. Basti pensare che la media punti della gestione Bucchi era di 0,78 mentre con Iachini è salita a 1,33.
L’inizio di campionato dell’Empoli ricorda un po’ quello della SPAL 2017-2018: diverse buone prestazioni, pochi punti, passivo troppo netto tra gol fatti e subiti. Dopo 11 giornate la squadra di Semplici viaggiava con 8 punti (2V, 2N, 7P) e un conto di 9 gol all’attivo e 19 al passivo. L’Empoli è fermo a 6 (1V, 3N, 7P) con 10 gol segnati e 20 incassati. Come nel caso della SPAL versione neopromossa, ha già incontrato Lazio, Milan, Roma, Juventus e Napoli. Nello scorso inverno a Ferrara si perseverò, dando fiducia al mister verso un possibile cambio di rotta poi puntualmente arrivato nel girone di ritorno. A Empoli invece si è scelto di provare una ricetta totalmente diversa, con relativo investimento economico visto che Iachini firmerà un biennale.
Alla vigilia del 12° turno ci sono altre panchine che scricchiolano: per esempio quella di Juric a Genova (dopo appena quattro partite) e quella di Velazquez a Udine. In entrambi i casi si vocifera di un possibile approccio con Davide Nicola (fermo da dicembre 2017 dopo le dimissioni al Crotone), ma nel caso del Genoa è spuntato anche il nome di Cesare Prandelli. Improbabile un ritorno di Ballardini dopo le pesanti dichiarazioni di Preziosi nei suoi confronti, malgrado l’allenatore sia ancora formalmente sotto contratto.

foto: ufficio stampa Empoli Fc