Ai margini della prima squadra, protagonista – inevitabilmente – in mezzo ai giovani. Federico Viviani fa parlare di sé nel pomeriggio vittorioso della Primavera biancazzurra, sempre più al comando del campionato di categoria dopo il 4-0 rifilato al Brescia. Schierato come centrale di centrocampo in una linea a quattro, il regista romano ha fatto da chioccia ai ragazzi di Cottafava illuminando la partita con giocate di buona qualità, compresa le specialità della casa che i tifosi della SPAL hanno già ammirato nella scorsa stagione: gol su punizione, verticalizzazioni interessanti e un’impostazione di gioco che è risultata decisiva per la vittoria della squadra d’elitè delle giovanili, in totale controllo del match dall’inizio alla fine.
E’ chiaro che una gara di campionato Primavera, per di più giocata contro avversari modesti, non può essere una valida prova per vederlo titolare domenica prossima, ma intanto mister Semplici sa di poter contare – nel caso – sul numero 77 in caso di necessità. Verosimilmente non succederà, ma nel calcio non si può mai dire.
Accantonate le vicende personali, c’è da raccontare un’altra grande prova della Primavera, prima in classifica seppur tallonata da un Bologna distante una sola lunghezza, in quello che si preannuncia un vero e proprio derby a distanza che emozionerà fino alla fine della stagione. La sfida del “G.B. Fabbri” col Brescia è stata, come già successo altre volte quest’anno, totalmente a senso unico. Dopo un inizio contratto la SPAL ha lentamente iniziato a prendere campo e a mettere alla corde un Brescia impalpabile, interessato più a non prenderle piuttosto che a darle. Dopo un paio di gol mancati, la gara si è sbloccata sul finire del primo tempo grazie ad una punizione velenosa proprio di Viviani, intelligente nel calciare sul palo del portiere che si era mosso in anticipo aspettando un tiro dalla parte opposta. Trovato il gol, gli spallini hanno percorso una strada in discesa, complice anche la scarsa vena delle rondinelle che non accennano la minima reazione.
La ripresa ha ricalcato in pieno l’andamento della prima frazione: SPAL a fare la partita e il Brescia intento a chiudersi nelle retrovie serrando i ranghi. Una strategia che però non paga se sei già sotto di un gol. Al 60’ ecco arrivare infatti il raddoppio estense, costruito grazie ad una bella ripartenza in velocità che trova mal posizionata la difesa avversaria. Cuellar mette Spina davanti al portiere e il funambolo spallino non sbaglia la palla del 2-0, chiudendo praticamente la gara anche se manca ancora mezz’ora di gioco. La forza di questa Primavera sta però nel non volersi accontentare e continuare a spingere, divertendosi e facendo divertire anche i tifosi sulle tribune. Nikolic, Cuellar e ancora Viviani hanno quindi costruito altre azioni pericolose tra il 65’ e l’80’, ma la gloria se la sono presa nel finale i subentrati Clement e Cannistrà, mettendo a segno la terza e la quarta rete, quest’ultima arrivata su rigore dopo un fallo di mano netto in area da parte del bresciano Guerini.
Per mister Cottafava c’è molto per cui sorridere, anche se il tecnico non è soddisfatto al cento per cento della prestazione dei suoi: “Felicissmo del risultato e soddisfatto dell’approccio che abbiamo avuto specialmente in fase di non possesso palla, un po’ meno per il gioco espresso che a mio parere è stato lezioso e contraddistinto da giocate fini a loro stesse. Non voglio questo, ma cercheremo di migliorare sotto questo aspetto. E’ vero che all’ultimo abbiamo un po’ dilagato coi gol, ma la partita andava chiusa prima, magari concedendo qualcosa di più ma avendo la sicurezza di portare a casa la vittoria. L’atteggiamento del Brescia è stato sempre difensivo, però credo che gli abbiamo dato anche la possibilità in alcune occasioni di farlo, ecco perché dobbiamo essere più veloci e molto più bravi a verticalizzare. La punizione di Viviani ci ha sbloccato e ci ha tolto l’ansia del gol, ma non sarà sempre così. Su di lui posso dire che si sta allenando da un po’ con la prima squadra e aveva bisogno di continuità dopo gli infortuni che ha avuto ad inizio stagione. La Primavera serve anche a questo: dare minutaggio per i giocatori più grandi e testare le loro condizioni. L’ho visto bene, ma è ovvio che bisogna dare la giusta misura a quella che è la dimensione del campionato Primavera e a quella che è invece la dimensione della serie A. Da domani pensiamo alla Salernitana, cercheremo come sempre di prepararla al meglio”.
SPAL-BRESCIA 4–0 (1-0)
SPAL (4-4-2): Fallani; Coulange, Salvi, Farcas (dal 39’ s.t. Cannistrà), Martina; Spina (dal 32’ s.t. Aziz), Viviani, Esposito, Nikolic; Cuellar, Chakir (dal 29’s.t. Clement). A disp. Campi, Katuma, Notaristefano, Mazzoni, Minaj, Uzela, Alessio. All. Cottafva
BRESCIA (3-4-3): Basanello; Magri, Carta, Carminati; Guerini, Andreoli (dal 31’s.t. Capoferri), Marazzi, Lussignoli (dal 35’s.t. Ghezzi); Ruocco, Pellegrini, Doumbouya (dal 35’s.t. Torregrossa). A disp. Botti, Venturelli, Firetto, Zambelli. All. Pavesi.
ARBITRO: Sign. Michele Giordano di Novara ASS.TI: Lattanzi-Rotondale.
MARCATORI: Viviani (S) al 36’p.t., Spina(S) al 15’s.t., Clement (S) al 40’s.t., Cannistrà (S) su rigore al 47’s.t..
AMMONITI: Carminati (B), Viviani (S), Salvi (S).
ESPULSI: Guerini (B) per fallo di mano nel tentativo di evitare un gol.
NOTE: campo sintetico, giornata nuvolosa con pioggia costante ma di moderata intesità. Recuperi: 1’ p.t.- 3’ s.t. Angoli: 8-1