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Una partita non brillante che, nonostante un punto da apprezzare per come si era messa, forse riporta la SPAL con i piedi per terra, con la consapevolezza che la strada per la salvezza non sarà sicuramente una passeggiata. Questo e altro nella parole di due senatori biancazzurri, il capitano Mirco Antenucci e il difensore Felipe, che si sono presentati di fronte alla stampa.
MIRCO ANTENUCCI
“Quello di oggi contro l’Empoli è un punto guadagnato e meritato perché abbiamo avuto una reazione importante con un uomo in meno. In casa, in un momento del genere, andare in svantaggio avrebbe potuto ammazzarci, invece siamo stati bravi a recuperarla. Queste partite non ci devono mai far dimenticare da dove veniamo e qual è il nostro obbiettivo. Se perdiamo di vista questo è meglio non giocare nemmeno: la SPAL deve salvarsi, che sia all’ultima o alla penultima di campionato. La salvezza va conquistata tutti insieme perché ci abbiamo messo due anni per arrivare fino qua e dobbiamo continuare a lottare tutti insieme, questo è il nostro campionato. Forse qualcuno pensava sarebbe stato più semplice per il buon avvio che abbiamo avuto, forse qualcuno pensava di vincere lo scudetto o arrivare in Europa League. Ci sarà da lottare fino alla fine come l’anno scorso e bisogna farlo tutti insieme. Abbiamo sbagliato tanto? Ci può stare contro questo Empoli che veniva da due vittorie. La Serie A è questa, si può sbagliare e bisogna capirlo: se ogni volta si analizza la partita dando risalto solo alle cose negative non sono d’accordo. Il pubblico che a fine primo tempo ci ha chiesto di mostrare gli attributi? La gente sa quanto impegno ci mettiamo per onorare questa maglia, poi è normale che devono arrivare anche i risultati, ma il nostro modo di affrontare la partita non è cambiato. Non bisogna mai mollare: lo dico alla gente e lo dico a voi giornalisti, bisogna essere tutti dalla stessa parte perché per noi è importante. E’ difficile, è vero, ma sono convinto che alla fine riusciremo a centrare il nostro obbiettivo”.
FELIPE DALBELLO
“Non c’è da essere perplessi. Ci sono stati degli errori, ma domeniche o sabati negativi possono capitare. Dobbiamo avere più attenzione e oggi abbiamo avuto difficoltà in quello. Per come siamo partiti non era la solita SPAL. Io però voglio soffermarmi su un altro aspetto, cioè quello dell’aiuto, del gruppo. Dobbiamo essere tutti uniti, remare nella stessa direzione, perché questa squadra ha potenziale e possiamo salvarci qualche minuto prima dell’anno scorso, ma può anche essere che vada diversamente e che ci si debba salvare all’ultima giornata. Bisogna mantenere i piedi per terra e lavorare, anzi oggi questo pareggio per me ha lo stesso valore di una vittoria, infatti io a fine gara ho esultato. Certo, sappiamo che abbiamo giocato male, commettendo diversi errori, ma abbiamo anche ripreso una partita che si era complicata. Siamo stati bravi, convinti, pur con un uomo in meno e poi abbiamo avuto anche altre occasioni. In più abbiamo tenuto sotto in classifica l’Empoli che veniva da due vittorie consecutive. I cori dei tifosi a fine primo tempo? Sono cose che possono succedere, anche perché loro ci hanno sempre dato una mano e quindi quando si vedono certi atteggiamenti è comprensibile che si facciano sentire. Nel secondo tempo, quando le cose sono cambiate, ci hanno sostenuto come al solito”.