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Dopo aver tenuto banco alla cena natalizia degli sponsor con dichiarazioni che hanno inevitabilmente destato attenzione, Walter Mattioli ha replicato mercoledì concedendosi brevemente ai rappresentanti della stampa presenti al banchetto organizzato nei padiglioni della Fiera.
Presidente, di recente sono mancati i suoi commenti post-partita: c’è qualche ragione particolare?
“Ma no, venivano i patron Colombarini e se parlano loro non è necessario che venga a parlare anch’io ogni volta. La società è ben rappresentata da loro e non avevo niente da aggiungere rispetto a quanto detto. Da dire potrei anche aver tanto, ma non voglio esagerare, perché sembra quasi che la situazione sia presidente contro squadra. Non è vero, io sono il primo difensore dei ragazzi. Gli voglio bene, so di avere una grande squadra, ma quando non gioca bene dico che non ha giocato bene, niente di più”.
Ora ci sono tre partite prima delle pause e quella casalinga andrebbe vinta per garantirsi un finale di 2018 più che tranquillo.
“Potevamo vincere anche prima, ma il calcio è questo. Se si va in campo e si dà il massimo quello che si ottiene va bene. L’importante è che cercare di giocare la partita come deve essere giocata, con grinta, determinazione e volontà. Abbiamo tre partite importanti, due quasi impossibili, però il calcio insegna che c’è nulla di impossibile, per cui m’aspetto di portare via punti in tutte e tre. Poi se ci riusciremo o meno non lo so, per quello che è il mio carattere dico che mi aspetto grandi partite perché abbiamo una squadra che le può fare in altre occasioni. Dobbiamo fare dei punti perché abbiamo fatto un patto che prevede di chiudere il girone d’andata a 20 e vorremmo rispettarlo. Sarebbe molto importante, però non è che brontolo se giriamo a 19”.
Patron Colombarini ha detto che la classifica attuale rispecchia il valore della squadra: è d’accordo?
“Probabilmente sì… secondo me per quelle che sono le qualità del gruppo si poteva fare qualche punto in più, ma è solo una mia opinione. Magari mi aspettavo qualche risultato diverso che però non è arrivato: se non fossero stati 16 punti sarebbero potuti essere 18 o 19, ma sarei stato comunque contento perché l’obiettivo è sempre la salvezza”.
Martedì però ha parlato addirittura di Europa League, seppure senza fissare scadenze.
“Era la cena degli sponsor che ci tengono tantissimo e penso non abbiano voglia di sentirsi dire che siamo partiti per salvarci all’ultima giornata. Ho detto: l’obiettivo è quello di salvarci sicuramente, nel caso anche all’ultima giornata. Però io ho un sogno ed è il mio modo di pensare. Ho anche aggiunto che sono consapevole si tratti di un sogno irrealizzabile. Mi do degli obiettivi quasi impossibili per migliorare giorno dopo giorno l’organizzazione e la gestione. Serve a me per lavorare ancora più duramente. E’ stato buffo perché io ho detto una cosa e Simone (Colombarini, ndr) ne ha detta un’altra. Lui ha un altro modo di pensare ed è giusto, per arrivare a certi traguardi servono delle disponibilità superiori a livello economico-finanziario. Io non voglio fargli spendere di più, sarebbe l’ideale migliorare senza toccare troppo i budget e i programmi già stabiliti. Dobbiamo essere bravi noi magari ad acquistare qualche giocatore in grado di diventare un top player, questo è quello che intendevo”.
Cosa riserverà il mercato di gennaio?
“Con quello che abbiamo a disposizione qualcosa prima deve uscire e poi probabilmente faremo entrare. Non possiamo permetterci cose particolari, però saremo pronti a intervenire e ci stiamo già muovendo. Ma non c’è niente di definito. Parlando con Davide (Vagnati, ndr) abbiamo toccato l’argomento, ma non ci sono supposizioni di altro tipo. Dobbiamo valutare come si comporta qualche nostro giocatore nelle prossime tre giornate per vedere cosa succede. Uno per reparto? Anche se ne avessimo parlato non ve lo direi neanche sotto tortura…”.