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La famiglia si allarga di anno in anno e quindi… bisogna aggiungere 200 posti a tavola. La cena di Natale della SPAL inizia a macinare numeri da record, con circa 1.400 commensali radunati nell’ormai tradizionale sede di Ferrara Fiere. Considerato che un paio di tavoli erano occupati da giornalisti, Simone Colombarini non ha potuto sottrarsi a qualche domanda.
Simone, ci sono proprio tutti: prima squadra, settore giovanile, tifosi, stampa e addetti ai lavori di ogni tipo.
“Certo, vogliamo continuare a trasmettere lo spirito di unità e famiglia che c’è nella nostra società, non riuscirei ad immaginare una squadra e una società diretta in maniera diversa. Abbiamo cercato di trasmettere questo tipo di spirito anche all’intera città, soprattutto verso i nostri tifosi. Penso che la squadra nei momenti difficili abbia dimostrato di trovare in questa unità la forza per andare avanti e raggiungere i propri obiettivi”.
La vicinanza alla SPAL si fa sempre più forte e crescono anche le aspettative.
“Ci fa piacere, perché comunque l’unità attorno alla squadra aumenta, si cementifica di anno in anno ed è quello che ci dà la forza di andare avanti e penso faccia effetto anche alla squadra. Sono orgoglioso di quanto abbiamo fatto e stiamo facendo, oggi a Ferrara tutti tifano per la SPAL e anche quelli che non vengono allo stadio la seguono e questo spirito si era perso negli anni in seguito alle vicende avverse che avevano toccato la società. I risultati in campo sono stati in parte una conseguenza di questo e dell’ottimo lavoro fatto dai tecnici e dai collaboratori. Chiaro che si può sempre migliorare, perché quando si pensa aver raggiunto il massimo è il momento in cui si inizia a scendere. Anche se sembra difficile per una città come Ferrara e per una squadra rimasta lontana da certe categorie per tanti anni, credo sia giusto dover ambire a qualcosa di più. Quindi cercheremo, come abbiamo fatto in tutti questi anni, di rinforzare il più possibile la rosa nei limiti delle nostre possibilità. Perché se tutto questo continua è perché siamo sempre stati attenti al budget e abbiamo sempre chiuso esercizi che dal punto di vista economico sono stati soddisfacenti. Per cui guardiamo avanti con fiducia: ogni anno metteremo qualche tassello in più per migliorare la squadra e puntare a posizioni sempre più alte. Il presidente Mattioli ha il sogno dell’Europa League? E’ un sogno che è legittimo. Oggi può sembrare una cosa lontanissima, ma chi tre anni fa avrebbe detto che saremmo stati in serie A?”.
Una volta conclusa la cena tutti i pensieri saranno rivolti alla trasferta di Napoli, che un anno fa fu un crocevia importante verso la salvezza.
“L’anno scorso abbiamo perso, ma lì abbiamo visto lo spirito di squadra e la voglia di rivalsa che poi ci hanno permesso di cogliere i frutti successivamente. Quest’anno non siamo in una situazione comparabile, abbiamo una classifica migliore e una rosa che ha maggiore consapevolezza e gioca meglio. Va da sé che è una partita molto difficile, giochiamo con la seconda forza del campionato che non ha nulla da invidiare alla prima. Però questo campionato ci ha fatto vedere che di risultati scontati non ce ne sono ed è possibile fare punti su qualsiasi campo. Ovviamente per fare punti a Napoli bisogna che la SPAL sbagli nulla e loro concedano qualcosa”.
Da qui al termine del girone d’andata quale sarebbe il raccolto di punti ideale?
“Sono previsioni che non faccio mai, ma direi che quattro punti sarebbero il massimo perché significa che almeno una la vinciamo (sorride). Se così non dovesse essere ci rimboccheremo le maniche per farlo nelle partite successive. Quella che abbiamo ora è la posizione di classifica che pensavamo di poter avere quando siamo partiti, quindi mi ritengo soddisfatto. Forse avevano un po’ illuso i nove punti fatti nelle prime quattro, che potevano far pensare fossimo un pochino più avanti. Ma noi al nostro interno non abbiamo mai fatto chissà quali voli. Finora abbiamo giocato tante partite equilibrate: all’inizio tre di queste le abbiamo vinte, non dominate, altre non ci hanno portato altrettanti risultati. Ci può stare sia così. Qualche rammarico per dei punti persi per strada c’è, ma la rosa vale questi punti e questo piazzamento. Vogliamo fare meglio nel girone di ritorno per provare a conquistare la salvezza con qualche giornata d’anticipo”.
Tra due settimane inizia il mercato: ci saranno interventi?
“Sul mercato per noi la cosa importante è sempre quella di rispettare gli obiettivi sotto il profilo economico. Spazi per delle operazioni ci possono essere, anche perché inizia un nuovo anno sotto il profilo fiscale. Se ci saranno interventi verranno fatti in prospettiva e non solo per chiudere questa stagione. Ossia quel tipo di innesto che si pensava di poter fare a giugno, ma che si può anche anticipare. Però tutto è fattibile solo con le parte dei giocatori che attualmente sono meno impiegati. Ruoli? Non lo so, dobbiamo ancora discutere con Vagnati e Semplici per poi valutare cosa offre il mercato. Per me la rosa è comunque competitiva per quello che è il nostro obiettivo, quindi ci muoveremo in presenza di opportunità che ci permettano di inserire giocatori che ci possano dare qualcosa anche l’anno prossimo. Non so quanti potrebbero essere, dipenderà dalle partenze”.