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Poteva finire sicuramente in maniera più serena il 2018 del Kleb Basket, che nella mattinata di San Silvestro si è trovato costretto ad indire una conferenza stampa d’emergenza per far luce sul caso Mike Hall, argomento principale nei corridoi del Palasport di Ferrara immediatamente dopo la debacle di venerdì scorso contro gli Sharks di Roseto. Presenti all’incontro il presidente Francesco D’Auria insieme al suo vice, Marco Cocchi, il direttore sportivo Alessandro Pasi e il coach Andrea Bonacina, tutti visibilmente delusi dalla situazione ma determinati nel seguire una linea comune.
Ad aprire la conferenza stampa è il numero uno del Kleb, che analizza l’accaduto in poche parole, ma dirette ed estremamente chiare: “La situazione Hall, dopo molte valutazioni, ci ha portato a prendere questa decisione: è fuori squadra, continuerà ad allenarsi da solo, ma a Ravenna, nella prima partita del 2019, sarà in tribuna. E vorrei chiarire una cosa: la società non ha problemi a tenere il giocatore ai margini fino al termine della stagione. E’ una decisione condivisa tra tutti i componenti dello staff tecnico e della dirigenza perché non possiamo più tollerare alcuni suoi comportamenti. In diretta su Sportitalia se ne sono visti alcuni, ma ce ne sono stati anche altri. Hall rimane un atleta di un certo spessore tecnico, nessuno lo vuole sminuire, ma l’impronta che io mi sento di dare a questa società è di serietà e rispetto dei regolamenti e dopo molte segnalazioni siamo giunti a questa conclusione“. Gli fa eco il ds Alessandro Pasi: “Mi pare chiaro che questa scelta non sia altro che una decisione di tutelare società e tifosi rispetto a quanto apparso agli occhi della telecamera. Era difficile girarsi dall’altra parte questa volta. Il nostro gesto è irreprensibile, purtroppo ci sono azioni e azioni, e noi non potevamo agire diversamente. Per me è una sconfitta personale oltreché di gruppo perché attorno ad Hall era stato costruito l’impianto tecnico della squadra. Per talento e carisma Mike è inarrivabile, ma sicuramente è anche in difficoltà. Non è solamente la partita con Roseto ad aver fatto traboccare il vaso, quella gara segue episodi di nervosismo che non è necessario postare sui social o sui notiziari quotidiani. Non discutiamo il giocatore a livello tecnico, mi sento solo di esternare il mio sentimento di sconfitta. Non è facile commentare questi momenti, ma non si poteva fare altrimenti visti i suoi comportamenti stigmatizzati anche in diretta tv“.
Presente anche la guida tecnica del Kleb, Andrea Bonacina, che di punto in bianco ora sarà costretto a rinunciare ad una delle sue stelle: “Questa conferenza stampa è una sconfitta perché Mike fa parte della storia del basket ferrarese e niente di tutto quello che ha fatto è in discussione. Quello che stiamo intraprendendo è un atto d’onore nei confronti di questo gruppo: ci sono dei codici comportamentali che vanno rispettati. Rinunciamo a qualità imprescindibili e insostituibili, ma crediamo nella tutela di questa squadra. Ringrazio personalmente Mike anche a livello umano, nel mio ingresso nel mondo dei grandi (a gennaio 2018 Bonacina ha sostituito l’esonerato Martelossi sulla panchina del Kleb; ndr) c’è anche il suo nome, ma adesso serve una chiamata alle armi e un attestato di fiducia nei confronti di chi c’è. Sottolineo che io e la società crediamo in un gruppo sano e forte che va protetto, al di là di ogni valore tecnico dei singoli“.
A seguire il breve intervento di Marco Cocchi: “Confermo quanto detto in precedenza. E’ stata una scelta difficile, maturata negli ultimi giorni e dettata dalla volontà di salvaguardare il gruppo e i valori che il presidente D’Auria ha voluto portare quest’anno. Vogliamo promuovere il rispetto nei confronti di tutti e questo è mancato irrimediabilmente ed ora non è più possibile cucire uno strappo ormai evidente a tutti. Abbiamo provato nel tempo a recuperare qualche divergenza, ma non ci siamo riusciti. Rinunciare al nostro primo attore è una botta notevole per quello che rappresentava per il Kleb, sia in campo che a livello di immagine. Cercheremo di affrontare questo momento in maniera convinta, ma soprattutto tenendo unito il gruppo, e crediamo che la scelta di estromettere Hall dal roster sia fondamentale per mantenere l’integrità di questa squadra”.
Pasi assicura che alla base di questa decisione non vi è alcuna scelta tecnica: “Non è che questo giocatore, che in un anno solare ha vinto 6 MVP del mese e MVP stagionale,, sia diventato triste da un momento all’altro. Sicuramente la sua condizione fisica non è delle migliori, ma è reduce da un infortunio, non dimentichiamolo. Evidentemente per lui non è stato facile calarsi in un gruppo giovane, con evidenti limiti oggettivi, ma pronto a crescere giorno dopo giorno, ma è scorretto dire che lui e gli altri ragazzi non vadano d’accordo. Forse è pesato anche il fatto di non essere riuscito ad esprimersi sui livelli altissimi dello scorso campionato. Hall rimane sempre un giocatore fortissimo, ma evidentemente incompatibile con le dinamiche tecniche e le difficoltà del Kleb“. Gli fa eco Bonacina: “Mi associo alle parole di Pasi. E’ evidente che lo stato psico-fisico di Mike nelle ultime settimane non era dei migliori. L’infortunio patito contro Forlì pesa, per un giocatore così carismatico non essere al top della condizione contribuisce ad aumentare il nervosismo. Il suo talento, invece che limare le differenze tecniche con la restante parte del gruppo, ha evidenziato il contrario. Hall non è regredito tecnicamente, quello non si discute, ma è il suo ruolo a 360° ad essere venuto meno. La componente comportamentale quindi è primaria nella nostra decisione“.
Ora si aprono i meandri del mercato per il ds Pasi, che non esclude nessuna ipotesi, sia in entrata, che in uscita per quanto riguarda la posizione di Hall: “Ci poniamo nella più assoluta disponibilità. Se Mike dovesse andare in una squadra del nostro girone sicuramente ci farà a pezzi quando ce lo troveremo di fronte perché sappiamo tutti quanto sia determinante, ma non chiudiamo le porte a nessuno, nonostante siamo ben consci del suo livello. Nessuno di noi pensa che il giocatore sia marcito negli ultimi mesi, ci mancherebbe. Ora la situazione sul mercato è aperta anche per noi, ci guarderemo intorno, sappiamo di avere tantissimi difetti e limiti da migliorare, nonostante il buon cammino intrapreso, ma oggi è una giornata amara, di sconfitta. Possiamo crescere in tantissimi ruoli e dobbiamo capire cosa ci offre il mercato, ovviamente cercando di sbagliare il meno possibile. Quanti giocatori pensiamo di prendere? E’ tutto un gioco di incastri. E’ ovvio che il destino di Hall sbloccherà le nostre risorse e ancora una volta va fatto un applauso alla proprietà che già da tempo mi ha dato mandato di intervenire sul mercato con un rinforzo, Hall o non Hall. Due senior, valutiamo anche gli under, siamo sull’attenti. Cortese? E’ un mio pupillo, sono stato incazzato con lui ma l’ho già perdonato (ride; ndr). Non ho sentito le parole di Pedone (presidente Udine Basket; ndr), ma so che sono delusi dal rendimento di Riccardo. Come si fa a non valutare un suo ritorno? Però ci sono anche altre cose da tenere in considerazione: lui aveva certe ambizioni e se le cose non sono cambiate, qualora dovesse decidere di lasciare Udine, punterà ad andare dove ha garanzie di potersi giocare un posto ai play off. Con lui ho ottimi rapporti ma se lo sento non è per parlare di basket. In ogni caso, a chi non piace Cortese?”. E si parla di possibili destinazioni per Hall: “Mike adora l’Italia, è un giocatore di livello europeo e sicuramente non farà fatica a trovare collocazione. Se vuole andare a 40km da qua non ci opporremo, come non ci opporremo ad altre mete“.
Ma quanto ha influito l’esplosione di Swann in questo parapiglia di fine anno? Bonacina smentisce le malelingue: “E’ chiaro che la crescita tecnica delle squadre è corale e l’inserimento di Swann andava a puntellare la leadership che girava attorno a Mike. Le cose, quindi, non sono collegate, ben vengano i buoni giocatori. Ora, nell’immediato, daremo spazio a Molinaro in quintetto, Lorenzo acquisirà più minuti e responsabilità, ma abbiamo totale fiducia in lui come in tutti gli altri ragazzi che si divideranno lo spazio che era di Mike. Il nostro obiettivo è quello di tutelare i nostri giocatori“.