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In questo lungo gennaio di mercato servirà pazienza. Soprattutto sarà richiesta a Davide Vagnati, che prima di mettere le firme su nuovi contratti dovrà lavorare con precisione chirurgica sulle trattative in uscita. Questa è la premessa imprescindibile che va mandata a memoria: non c’è un budget extra col quale operare e bisognerà fare leva sugli incassi delle cessioni per inserire giocatori nuovi. “Sicuramente non sarà un mercato di spese folli per la SPAL, perché assieme alla proprietà si è deciso di non andare a investire ulteriori soldi sul mercato. L’obiettivo, con quello che c’è a disposizione, è di cercare di fare il meglio possibile in autonomia, come è sempre stato fatto con l’attenzione ai parametri di bilancio“.
Parole che sembrano un po’ stridere con le considerazioni fatte da patron Colombarini a margine della cena di Natale, nelle quali veniva lasciato intendere che si sarebbe potuto investire per il futuro: “Con me la proprietà è sempre stata chiara, per cui un discorso del genere non mi risulta e al limite la domanda andrebbe fatta al patron. Per quanto mi riguarda posso dirvi che ci siamo incontrati ed è stato fissato il concetto che vi ho comunicato. Penso che Simone sia sempre stato chiaro sulla strategia generale: prima di acquistare bisogna cedere e forse intendeva che al momento di rimpiazzare alcuni giocatori non ci tireremo certo indietro, con l’obiettivo di migliorare la rosa. Tra di noi è stata condivisa l’idea di non appesantire ulteriormente il bilancio e se possibile ridurre numericamente una rosa che al momento è molto ampia. Non dobbiamo dimenticare che la proprietà ha speso molto su tanti fronti: stadio, centro sportivo, settore giovanile, struttura aziendale. Non c’è solo il mercato“.
Per cui, piaccia o meno, tutto ruota attorno ai giocatori in uscita: “Ci sono diversi giocatori della nostra rosa che sono richiesti e bisognerà valutare tutto. Negli anni scorsi eravamo in categorie diverse oppure eravamo dei nuovi arrivati in serie A, per cui era comprensibile che non ci fossero tutti gli interessamenti che ci sono ora. Il mercato di serie A è questo, dobbiamo essere equilibrati, sapere qual è il nostro obiettivo e il valore di ciascun calciatore. Però ribadisco un concetto: nessuno dei nostri giocatori importanti andrà via. Non abbiamo questa necessità che magari altre squadre possono avere. Chiaro che il parere dei singoli conta: se qualche ragazzo esprimerà delle necessità particolari ne parleremo e cercheremo di capire se ci sono le possibilità per delle cessioni. Una c’è già stata, quella di Everton al Salt Lake in MLS, e ne approfitto per ringraziare il giocatore dell’apporto prezioso che ci ha dato nel suo anno con noi. Nei prossimi giorni uscirà Thiam in prestito alla Viterbese. Costantini e Murano invece non faranno più parte del nostro progetto“.
Spontaneo pensare ad un nuovo assalto delle grandi per Lazzari, ma Vagnati sul tema è chiaro: “Come minimo Lazzari finirà il campionato a Ferrara. Il nostro obiettivo è conquistare la salvezza, non fare cassa. Leggo del Napoli e delle ipotesi che si fanno sui giocatori che verrebbero in cambio. Personalmente non penso che qualche giocatore del Napoli possa venire alla SPAL“.
Quindi occhio alle altre pratiche già note (Djourou, Simic, Viviani, forse Paloschi e i prestiti di Vitale e Moncini), ma anche a possibili sorprese: “Potrebbero esserci anche altre cessioni, non è detto che vadano via solo calciatori che hanno giocato poco. In piedi potrebbero esserci altri discorsi, al di là di quelli noti. Alcuni ragazzi hanno chiesto di andare a giocare e ne stiamo parlando. Evidentemente ne dovremo inserire altri, compatibilmente con le possibilità economiche e tecniche. Ma al di là di questo abbiamo tutti le idee chiare su quello che sarà il mercato. Sono convinto che miglioreremo la squadra, come nelle stagioni precedenti“.
In particolare Vagnati si è soffermato su due nomi, pungolato dai cronisti presenti. Uno è quello di Viviani: “Federico non è stato utilizzato ed è normale che non sia contento. Se c’è la possibilità di mandarlo a giocare lo faremo, anche perché per noi è un patrimonio. Le valutazioni sulla formula della cessione vengono fatte di fronte alle proposte. In questo momento la più probabile è quella un prestito, in modo che abbia modo di dimostrare le sue qualità in un’altra squadra come ha fatto qui. Ricordiamoci che ci ha aiutato molto a raggiungere l’obiettivo della salvezza“.
L’altro nome caldo è quello di Paloschi, viste le presunte richieste di maggior spazio: “Sfortunatamente si gioca in undici e ci sono tanti giocatori che possono effettivamente dire di giocare poco. Però ci sono delle scelte e tutti hanno l’opportunità di contribuire all’obiettivo. Con Alberto abbiamo fatto un investimento importante e nella scorsa stagione ci ha dato un grande contributo per la salvezza. Da quando è qui non ha mai saltato un allenamento e si è sempre comportato da professionista esemplare. Io ho fiducia in lui e nelle sue qualità, perché può essere una risorsa importante col suo rendimento. Se poi saranno società intenzionate a investire su di lui ci siederemo a parlarne, come in tutti gli altri casi“.
LINK: Le dichiarazioni di Vagnati sul mercato in entrata