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Gli altri si rinforzano mentre la SPAL se ne sta a guardare. Su la mano se almeno una volta avete sentito questa frase al bar o l’avete letta su qualche social. Classico pessimismo da nebbia ferrarese: tutte le squadre negli ultimi venti giorni hanno iniziato a muoversi sul mercato, ma ad una settimana dall’inizio ufficiale delle trattative c’è ancora poco da raccontare. Quindi calma, che da qui al 31 c’è ancora parecchia strada da fare.
C’è chi dovrà intervenire massicciamente per sistemare una situazione quasi compromessa (è il caso di Frosinone e Chievo Verona), chi deve correre ai ripari per evitare il peggio (Bologna, SPAL, Empoli, Udinese e Genoa) e chi, invece, deve pescare il coniglio dal cilindro per non cadere nelle sabbie mobili (Cagliari). Insomma, da qualunque parte la si guardi, la finestra di mercato invernale assume sempre più spesso le sembianze della più classica ultima spiaggia. Ai biancazzurri lo scorso anno andò più che bene, con Vagnati che infilò un paio di colpi ad effetto (Cionek e Kurtic) che si rivelarono decisivi ai fini della salvezza.
Nel frattempo facciamo il punto sulle vite degli altri dopo la prima settimana di notizie di mercato.
CAGLIARI (20 punti; 4-3-1-2)
La squadra di Maran, tra le pericolanti, è quella che sul campo ha fatto vedere le cose migliori. Forte di un attacco di livello (Pavoletti, Farias, Sau e Joao Pedro) e dei suoi 20 punti che al momento la vedono a +7 sul Bologna terzultimo, la formazione isolana ha solamente una necessità impellente da risolvere attraverso le trattative invernali: sostituire Castro, infortunatosi nell’ultima parte del girone d’andata e quasi sicuramente out almeno fino ad aprile per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Il centrocampista argentino, uno dei fedelissimi di Maran, è stato sin da subito una pedina fondamentale nello scacchiere sardo e trovare un’alternativa che non lo faccia rimpiangere non è cosa facile. Il presidente Giulini ha ufficialmente fatto un tentativo per strappare alla SPAL Jasmin Kurtic, ma la risposta di Vagnati è stata inequivocabile: picche, il giocatore non si muove da Ferrara. Così la scelta è ricaduta su un altro sloveno, Valter Birsa, classe 1986. Il suo trasferimento in Sardegna dal Chievo Verona (ufficializzato per una cifra che si aggira intorno al milione di euro), insieme a quello ormai ai dettagli di Nandez (1995) del Boca Juniors, implica un possibile addio al gioiellino Barella (1997) su cui il Chelsea sarebbe disposto a investire addirittura 50 milioni di euro. In presenza di qualche occasione irrinunciabile potrebbe muoversi dell’altro, soprattutto in attacco, dove circolano i nomi di Bergessio, Thereau, Kean e Kownacki, talentino della Sampdoria accostato anche alla SPAL. Nel caso verrebbe ceduto Farias.
ACQUISTI UFFICIALI: Birsa (cen/trq; 1986, Chievo)
CESSIONI UFFICIALI: nessuna
GENOA (20 punti; 3-5-2)
Dopo l’esonero di Juric e l’arrivo di Cesare Prandelli in panchina, il Grifone sembra aver trovato il giusto assetto: cinque le partite con l’ex ct alla guida, 5 i punti conquistati, e solamente due sconfitte, entrambe di misura e in trasferta, contro Roma e Cagliari. Insomma, il peggio sembra essere passato, ma qualcosa comunque accadrà. In porta è arrivato il brasiliano Jandrei (1993) dalla Chapecoense per rimpiazzare Marchetti – fuori rosa e prossimo alla cessione – mentre a centrocampo il sogno è uno tra Rog del Napoli (prestito secco nell’ambito dell’affare Kouamé, che dovrebbe diventare un giocatore partenopeo da luglio), Bertolacci (Milan) e Sturaro (con Sandro verso gli Emirati Arabi o la MLS). Per il centrocampista italiano, di proprietà della Juventus ma in prestito allo Sporting Lisbona, sarebbe un ritorno a Marassi: i bianconeri in cambio vorrebbero inserire nella trattativa Romero, difensore argentino classe 1998, tra i migliori in questa prima parte di campionato. Salgono le quotazioni di Pezzella dell’Udinese, che in cambio potrebbe chiedere Zukanovic. I 7 punti di vantaggio in classifica sul Bologna in questo momento sembrano tanti, addirittura un’enormità se Piatek (cessione sarà, ma solo la prossima estate) dovesse continuare a segnare con regolarità. Per questo motivo è difficile pensare a stravolgimenti estremi in casa Genoa, se non necessari a migliorare sensibilmente la rosa a disposizione di Prandelli.
ACQUISTI UFFICIALI: Jandrei (por, 1993, Chapecoense)
CESSIONI UFFICIALI: nessuna
UDINESE (18 punti; 3-5-2)
Ormai è la normalità vedere Watford ed Udinese scambiarsi giocatori sia in estate che in inverno e questa finestra di mercato non fa eccezione. I due club, entrambi controllati dalla famiglia Pozzo, hanno già pianificato tutto per il doppio trasferimento di Stefano Okaka (1989) e Marvin Zeegelaar (1990, ma attenzione anche all’ex Giacomense e Bologna Masina) dal club inglese ai bianconeri friulani, che così aggiungono in rosa due giocatori dal valore indiscusso. L’attaccante ex Roma e Sampdoria non può sicuramente essere definito uno spaccareti, ma in Serie A ha saputo lasciare il segno (per lui anche 4 presenze e 1 gol in Nazionale nel biennio 2014-2016) e insieme a Lasagna, Pussetto e De Paul andrebbe a comporre un reparto offensivo di tutto rispetto. L’esterno mancino olandese, invece, dopo aver girato mezza Europa giocando in Turchia, Portogallo e, appunto, Inghilterra, è pronto a giocarsi le sue carte anche in Italia nel ruolo ricoperto fino a questo momento da D’Alessandro, utilizzato a tutta fascia nel 3-5-2  di Nicola con risultati altalenanti. Il suo arrivo dovrebbe sancire la cessione di Giuseppe Pezzella (c’è il Genoa), ma anche Scuffet (Foggia) e Badu (piace alla Roma per via del contratto in scadenza nel 2020) potrebbero lasciare la Dacia Arena entro il 31 gennaio. Si lavora per accogliere Parigini dal Torino, ma Mazzarri vorrebbe trattenerlo a Torino, tanto ad arrivare a sollecitare Cairo a blindarlo fino al 2024, ma la dirigenza friulana starebbe pensando di inserirlo nella trattativa che potrebbe vedere Pereyra – ora al Watford – finire in Piemonte.
ACQUISTI UFFICIALI: Okaka (att, 1989, Watford); Zeegelaar (cen, 1990, Watford)
CESSIONI UFFICIALI: nessuna
EMPOLI (16 punti; 3-5-2)
Iachini sembrava aver dato una svolta al cammino dell’Empoli con le sue tre vittorie (più un pareggio) nelle prime quattro panchine al Castellani, ma il recente ruolino di marcia è preoccupante e parla di quattro sconfitte consecutive per un 2018 chiuso solamente a +3 sul Bologna. Il problema dei toscani, però, è che in questi mesi di bel calcio ne hanno fatto vedere parecchio, mettendo in mostra giocatori che, per forza di cose, hanno attirato le attenzioni di club ben più blasonati. E’ il caso di Bennacer (1997) e Traoré (2000), centrocampisti dal futuro garantito, entrati prepotentemente nel mirino di Monchi, direttore sportivo della Roma. Il tecnico giallorosso Di Francesco li avrebbe espressamente chiesti per rinforzare la linea mediana del campo, ma l’Empoli potrebbe resistere fino a luglio, per poi salutarli, magari dopo aver strappato la salvezza in Serie A. Chi verrà sacrificato per far cassa, invece, è con ogni probabilità Miha Zajic, sloveno di 24 anni dall’ottimo rendimento con Andreazzoli in panchina, ma relegato al ruolo di riserva dall’arrivo di Iachini. Piace in Premier ad Huddersfield e Newcastle e il suo procuratore ha confermato che l’esperienza in Italia è ai titoli di coda. Il denaro incassato potrebbe essere riversato sul mercato per arrivare ad una punta di peso: Lapadula, in uscita dal Genoa, è il nome caldo presente sulla lista del ds toscano Accardi insieme al doriano Kownacki, ma il “grifone” nel caso in cambio chiede Krunic… In difesa la pista che porta al costaricense Gonzalez è viva, così come quella che porta a Bani del Chievo.
ACQUISTI UFFICIALI: nessuno
CESSIONI UFFICIALI: nessuna
BOLOGNA (13 punti; 3-5-2)
Da un estremo all’altro, senza mezze misure. Malissimo in campionato (13 punti, frutto di 2 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte), regina del mercato d’inverno, almeno nella prima settimana. Senza perdere troppo tempo, il ds Bigon e Di Vaio hanno piazzato subito un paio di botti colpi per garantire al tecnico Filippo Inzaghi due giocatori che la A la conoscono bene, e che soprattutto sono in cerca di rilancio dopo le recenti esperienze negative. Dal Villareal è arrivato Nicola Sansone, esterno offensivo, partner designato di Santander; mentre dal Torino è stato prelevato Roberto Soriano, tornato in Italia la scorsa estate proprio dai sottomarini gialli spagnoli e mai entrato nelle grazie di Mazzarri in granata. Entrambi ex Nazionali, entrambi assistiti da Tullio Tinti che fu procuratore di Inzaghi. E’ da loro che il Bologna si aspetta punti e giocate che possano permettere alla squadra di rialzarsi in classifica, ma il mercato rossoblu non è finito qua, perché anche in uscita i movimenti sono tanti e suggestivi. Destro e Falcinelli, ai margini per rendimento e progetto tecnico, non verranno trattenuti in presenza di offerte credibili. Il problema per entrambi – ma soprattutto per l’ex Milan e Roma – è l’elevato ingaggio, ostacolo difficile da superare. Falcinelli, invece, dopo aver salvato praticamente da solo il Crotone a suon di gol due anni fa, non ha trovato fortuna né a Sassuolo, né a Firenze, confermando poi la sua involuzione anche al Dall’Ara. Piace al Frosinone, la piazza potrebbe essere quella giusta per farlo rinascere. In difesa si pensa a Tonelli (alla Sampdoria in prestito ma di proprietà del Napoli) e Ceccherini (Fiorentina) e a salutare De Maio e Gonzalez, mentre in entrata i nomi più interessanti sono quelli di Benito (Young Boys, Super League svizzera. Su di lui anche il Parma), Antonelli (Empoli), Basta (Lazio) e Rispoli (Palermo), tutti esterni difensivi. A centrocampo si è parlato anche di Montolivo, ma per il momento sembra più una suggestione che una reale opzione da prendere in considerazione.
ACQUISTI UFFICIALI: Sansone (att, 1992, Villarreal); Soriano (cen, 1992, Villarreal).
CESSIONI UFFICIALI: nessuna
FROSINONE (10 punti; 3-5-2)
Anche in casa frusinate l’avvicendamento in panchina è ben presto diventato realtà. L’addio di Longo ha spianato la strada per un ritorno in A di Marco Baroni dopo la breve parentesi a Benevento nello scorso campionato, ma i risultati non sono cambiati e la formazione ciociara non si è mai schiodata dai bassifondi della classifica. Complici i tanti infortuni, molti dei quali a lungo termine (Paganini e Dionisi), e per forza di cose l’intervento sul mercato dovrà essere sostanzioso. Specialmente in attacco, dove si sogna di riportare su discreti livelli Diego Falcinelli, fin qui deludente nel suo primo anno a Bologna. E’ viva anche l’ipotesi Paloschi, ma la SPAL prenderebbe in esame una sua cessione solamente se dovesse riuscire a trovare un sostituto all’altezza. In ogni caso, per centrare la salvezza servirà uno sforzo notevole da parte del presidente Stirpe: l’interesse per Schiattarella è venuto prepotentemente a galla (l’alternativa è Misic, croato dello Sporting Lisbona), Valzania è arrivato ufficialmente in prestito, Edera (Torino) e Murgia (Lazio) sono costantemente monitorati. Sicuramente non arriveranno tutti perché il responsabile dell’area tecnica ciociara Salvini è stato chiaro a Sky Sport 24: “Faremo tre acquisti, non di più. Uno è Valzania, per il suo arrivo manca solo l’ufficialità. Prenderemo un altro centrocampista e un attaccante”. In uscita è vicina la rescissione del contratto di Hallfredsson, Soddimo va alla Cremonese, che segue anche Ciofani, ma lo stesso Salvini ha tolto il suo ariete d’area dal mercato.
ACQUISTI UFFICIALI: Valzania (cen, 1996, Atalanta)
CESSIONI UFFICIALI: Soddimo (cen, 1987, Cremonese)
CHIEVO VERONA (8 punti; 4-3-1-2)
Qui, più che un buon mercato, servirebbe un miracolo vero e proprio. Dato per spacciato già ai nastri di partenza, il Chievo ha ritrovato compattezza dopo la parentesi-Ventura che ha riportato il condottiero Di Carlo sulla panchina gialloblù. Aggrappati all’esperienza di gente come Pellissier e Sorrentino, il Chievo ha ritrovato il carattere che da sempre lo ha contraddistinto in A, ma oltre a quello servono i punti, e quelli da inizio campionato faticano enormemente ad arrivare. Difficile essere meta ambita con una classifica simile, per questo si punta al ritorno di giocatori che hanno fatto la storia del club, su tutti Alberto Paloschi. Nei giorni scorsi si è parlato di un ipotetico scambio con Stepinski, ma la giovane età del polacco fa pendere la bilancia verso la fumata nera. Anche Giaccherini ha mercato e la SPAL sarebbe ben lieta di accoglierlo. Salutato Birsa (verso Cagliari), si specula anche sul futuro di Hetemaj (a Brescia?). In entrata Cristian Dell’Orco, difensore classe 1994 del Sassuolo, è una pista viva, ma l’attenzione dei clivensi pare sia più rivolta al futuro, come dimostrano i contatti con il Napoli per il trasferimento del belga Kiyine al San Paolo durante la prossima estate.
ACQUISTI UFFICIALI: nessuno
CESSIONI UFFICIALI: Cinelli (cen, 1989, Vicenza).

foto: Damiano Fiorentini per Zerocinquantuno.it