Dinamica Media – leaderboard
Dimedia – leaderboard

Il calciomercato può nuocere alla salute. Non solo dei giornalisti e di chi dall’altra parte è costretto a leggere mille notiziole della consistenza dell’aria, ma anche di ds, procuratori e impiegati vari. Per avere conferma è il caso di chiedere a Davide Vagnati, che all’indomani della chiusura della sessione invernale si è presentato in conferenza stampa decisamente provato nel fisico e pure nell’umore.

IL BILANCIO GENERALE – “Finalmente anche questo calciomercato va in archivio. Non nego che avrei preferito fosse durato meno come era stato pensato in origine, perché stare in ballo più di un mese può essere veramente logorante. Ad ogni modo sono molto soddisfatto. Non me la sento di dare voti o valutazioni, non sarebbe opportuno. Per dare un voto bisognerebbe avere tante cose sotto la lente di ingrandimento: valutazioni tecniche, risorse economiche, obiettivi, possibilità del mercato di gennaio. Provo grande soddisfazione, anche se poi come sempre sarà il campo a giudicare il lavoro di tutti. Sono contento perché in primis abbiamo rispettato i parametri economici e poi abbiamo diminuito la rosa a disposizione del mister, era una richiesta bene precisa. Abbiamo rinforzato la squadra, mettendo un ragazzo di esperienza dietro e facendo uscire un giocatore straordinario (Djourou) che però ci ha potuto dare poco per problemi fisici. A metà campo è arrivato Murgia che può darci una grande mano e ci sono state uscite di ragazzi che volevano giocare. Davanti è uscito Moncini, ma per noi è importante e rientrerà dal primo di luglio“.

JANKOVIC – “Abbiamo fatto un investimento rilevante per questo ragazzo che ha delle caratteristiche compatibili con le richieste del nostro allenatore. Grazie a lui la SPAL potrà cambiare modulo durante la partita o anche in partenza. Ha senz’altro caratteristiche diverse da quelle che abbiamo attualmente in squadra. Si tratta di un giocatore dalle spiccate qualità offensive e di tecnica: è un 95, ma è già titolare nella nazionale montenegrina. Può giocare sia da punta esterna nel 433, sia da trequartista in tutte le zone d’attacco. Già l’anno scorso volevamo portarlo a Ferrara, ma poi non abbiamo accelerato perché sono intervenute altre valutazioni. In questa sessione abbiamo visto la voglia del ragazzo di venire in Italia e per farlo ha rifiutato altre offerte. Per quelle che erano le nostre esigenze tecnico-tattiche abbiamo deciso di investire, puntando su un prospetto anziché su un giocatore dall’età più avanzata. Fisicamente sta bene, recentemente non ha giocato perché ha avuto lo stesso problema di ernia che hanno avuto Vicari e Bonifazi e si è operato dallo stesso specialista in Germania. Ma in questo periodo si sta allenando regolarmente ed è stato aggregato al ritiro invernale del Partizan in Turchia. Rientrerà a Belgrado venerdì e dovrebbe essere a Ferrara nei primi giorni della prossima settimana, una volta ottenuto il visto per entrare in Italia“.

MURGIA – “Con la Lazio c’è stata una stretta di mano e se avremo tutti la voglia di continuare assieme prolungheremo il prestito, magari inserendo delle clausole per renderlo riscattabile. Tra le due società c’è questo tipo di intesa“.

DEFREL e HINTEREGGER, COLPI MANCATI – “Per Defrel non c’è mai c’è stata l’apertura della Samp. Ci eravamo informati, ma non avevamo deciso di fare chissà quali investimenti. Si sarebbe comunque trattato di un prestito con diritto di riscatto. Quella di Hinteregger invece è una storia diversa, per quanto si fosse pensato di impostare una trattativa con la stessa formula. Sono dispiaciuto perché sono convinto sia un giocatore veramente importante. Martin mi ha scritto anche stamattina, voleva venire da noi, ma l’Augusta ci ha negato l’opzione per l’acquisto a titolo definitivo. E noi, salvo rari casi, non valorizziamo giocatori d’altri senza alcunché in cambio“.

GIACCHERINI e IL NO DEL CHIEVO – “Abbiamo chiesto più di una volta al Chievo la possibilità di prendere il giocatore, ma ci è sempre stato detto di no e quindi ne abbiamo preso atto e basta. Vista la nostra necessità di fare patrimonio dei giocatori siamo andati su un profilo diverso, visto che l’età in questo caso era un fattore rilevante. Abbiamo scelto un giocatore futuribile e quindi rivendibile come Jankovic, convinti di aver fatto una buona scelta“.

IDEA PELLEGRINI – “E’ un giocatore che stimo particolarmente perché a mio giudizio arriverà a grandi livelli. Noi in quel ruolo eravamo coperti, però visto che c’era l’ipotesi della partenza di Costa si sono fatte delle ipotesi. Abbiamo chiesto alla Roma le condizioni, però non essendo uscito Costa poi non c’è più stata l’esigenza di intervenire“.