L’Atalanta, assieme a Genoa e Udinese, è una delle tre squadre dell’attuale serie A non essere ancora riuscita ad avere la meglio sulla SPAL dal momento del suo ritorno al piano nobile del calcio italiano.
Per Leonardo Semplici questa non è del tutto una coincidenza statistica: “Secondo me un motivo c’è, ma non lo dico, non vorrei mai se ne accorgessero“. Frase accompagnata da un largo sorriso, quello di chi sa di avere una squadra in salute e che non vede l’ora di mettersi alla prova su uno dei campi più caldi del campionato: “A parte le battute, con l’Atalanta abbiamo sempre fatto buone gare, ma per un motivo o per l’altro abbiamo sempre approfittato di situazioni non ideali per loro. Adesso li troviamo in un momento di grande forma, ma chissà che tra le tante partite vinte non arrivi la leggere dei grandi numeri a tradirli. Può capitare anche a loro di fare una prestazione meno brillante del solito, ma è chiaro che ci dovremo mettere molto del nostro“.
Con le squalifiche di Felipe e Fares viene spontaneo pensare alla conferma del 352 di partenza con gli impieghi di Vicari e Costa.
“Penso che in linea di massima faremo così, ma per me vale sempre il principio dei venti titolari, quindi giocherà chi sta meglio e chi saprà darmi le garanzie adeguate per il tipo di partita che vogliamo fare. Incontreremo la squadra più in forma del campionato e ci sarà richiesta una prestazione di grande impegno fisico, di volontà e concentrazione. Per quanto ci riguarda siamo consapevoli della nostra forza e c’è entusiasmo all’interno del gruppo. Dobbiamo sfruttare questi fattori“.
L’Atalanta ha preso gli stessi gol della SPAL (30), ma ne ha segnati 29 in più: numeri che testimoniano un potenziale offensivo enorme, ma anche qualche problema dietro.
“Qualcosa concedono, fa un po’ parte del loro DNA. Ma stiamo comunque parlando di una squadra forte fisicamente, compatta, che unisce grandi qualità nel reparto offensivo alla capacità di far male anche con i difensori. L’Atalanta non rinuncia mai a fare la partita. Questo richiederà un’attenzione maggiore da parte nostra“.
Quanto conta l’autostima guadagnata nelle ultime settimane?
“Molto. I ragazzi sono consapevoli del periodo positivo. Con le prestazioni di Parma e quella col Torino abbiamo dato dimostrazione di esserci, di avere la mentalità giusta, di avere la cattiveria necessaria per competere ad alti livelli. Domani dovremo avere ancora una volta tutti questi presupposti“.
Ci sarà la possibilità di vedere Murgia titolare dopo i minuti di qualità col Torino?
“Alessandro sta bene e dopo i primi tre allenamenti si era già calato nella nostra realtà. Ci può senz’altro dare un contributo, sia dall’inizio, sia a partita in corso“.
Oltre alle squalifiche c’è anche l’infortunio di Schiattarella: verrà convocato qualche ragazzo della Primavera?
“Sì, porteremo con noi Uzela e Spina. Avrei voluto aggregare anche Nikolic, ma ha avuto un problemino“.
Nel mercato di gennaio è arrivato anche Regini. Come l’ha visto nella sua prima settimana, vista la lunga assenza dalle partite? E può essere impiegato anche da terzino in una linea di difesa a quattro?
“Vasco è disponibile, ma è chiaro che gli manca la partita. Il ritmo, ma anche un po’ di condizione muscolare, deve acquisire tono dopo aver ritrovato minuti nel campionato Primavera. Senz’altro può essere impiegato anche da terzino e darci una mano con la sua esperienza. Però non lo vedo ancora pronto per fare i novanta minuti“.
Ultimamente si è visto un Lazzari meno brillante del solito, anche a causa del recente infortunio di fine 2018. Come l’ha trovato in questa settimana.
“Molto meglio. Purtroppo se Manuel salta qualche allenamento poi va un po’ in difficoltà. Ma adesso sta riacquistando continuità. C’è anche da dire che nelle ultime partite gli hanno messo gli occhi addosso e non solo quello, marcandolo a uomo praticamente a tutto campo. Questo lo ha inevitabilmente limitato. Ma a breve mi auguro di poter rivedere il Manuel straordinario che tutti conosciamo“.
In settimana c’è stata anche un’intervista di Kurtic, in cui lo sloveno ha raccontato di quanto sia stato efficace sentirsi pungolato in allenamento…
“(Sorride) Jasmin è un giocatore dalle grandissime potenzialità e a me in genere piace pungolare i giocatori per farle uscire. Questo li induce a migliorare. Lui in particolare ha risposto alla grande e questo non può che farmi piacere“.
Semplici ha anche parlato approfonditamente dell’ultimo arrivato Marko Jankovic: ne parliamo a parte in un articolo dedicato.