L’apertura delle porte per la seduta di allenamento del martedì ha permesso di appurare che Marko Jankovic al momento si allena a parte sotto lo sguardo attento di un preparatore, in attesa di unirsi a tutti gli effetti al gruppo. Corse, scatti, cambi di direzione, pallone poco, se non per qualche dribbling tra i paletti.
L’attaccante montenegrino verrà ufficialmente presentato nel tardo pomeriggio di giovedì e quella sarà l’occasione per saperne di più sui tempi richiesti per rivederlo al pieno della condizione. Nella scorsa settimana Semplici aveva sollevato qualche dubbio sulla possibilità di poterlo schierare in una delle prossime partite, mentre Vagnati era parso più ottimista al riguardo.
Jankovic lo scorso 18 dicembre si è sottoposto ad un’operazione chirurgica per sanare quella che in gergo viene chiamata “sport ernia“. Una sorta di ernia inguinale (che per la verità un’ernia non è) che colpisce di frequente i calciatori e gli sportivi in generale (per chi vuole approfondire c’è questo link più specifico) e provoca dolori sia in fase di corsa sia in quella di torsione. In genere dopo l’operazione sono richiesti poco meno di due mesi per un recupero ottimale. Alla stessa operazione si sono sottoposti Meret, Vicari e Bonifazi nel corso dell’ultimo anno. Eccetto che per il portiere, la tabella di marcia delle sei-otto settimane è stata sostanzialmente rispettata.
In un’intervista rilasciata a dicembre al quotidiano serbo Telegraf, lo stesso Jankovic aveva ipotizzato di poter rientrare verso fine gennaio: “Mi sono trascinato quest’infortunio a lungo e ho giocato col dolore, ma di recente mi sono accorto che il dolore si era fatto insopportabile. Mi dispiace aver aspettato venti giorni, avrei dovuto operarmi immediatamente. Ma non credo rimarrò fermo a lungo, userò la pausa invernale per risolvere il problema in maniera definitiva e tornare in campo a fine gennaio“.
foto: ufficio stampa SPAL