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Sta volgendo al termine una delle settimane più surreali in casa SPAL. Come se non fossero bastate le polemiche dopo la sconfitta contro la Fiorentina che hanno caratterizzato le ultime giornate biancazzurre – soprattutto nei corridoi societari – a minare ulteriormente la tranquillità della squadra è arrivato anche l'”infortunio” di mister Semplici, operato ad inizio settimana per una colica addominale. Per questo motivo, domenica al Mapei Stadium-Città del Tricolore, toccherà al suo vice Andrea Consumi guidare in panchina la squadra contro il Sassuolo, ma il primo appuntamento ufficiale è la conferenza stampa della vigilia, aperta con il consueto bollettino medico: Lazzari è out e contro i neroverdi non ci sarà, così come Jankovic, ancora in ritardo di condizione. Schiattarella è squalificato, mentre Semplici dovrà ancora attendere qualche giorno prima di tornare in pista, nonostante le sue condizioni sano in costante miglioramento.

Consumi, questa è stata una settimana particolare. Come l’ha vissuta la squadra e come l’ha vissuta anche lei?
“Noi abbiamo superato, e anche molto bene, la delusione derivata dalla partita contro la Fiorentina. Da martedì ci siamo concentrati solo ed esclusivamente sul Sassuolo perché è così che dobbiamo fare per salvarci. Per quanto riguarda me, sicuramente è stato strano non avere il mister in campo per gli allenamenti, ma a parte i primi due giorni di convalescenza in cui ho preferito lasciarlo riposare, in seguito ci siamo sentiti costantemente più volte nella stessa giornata. E’ naturale che l’allenatore sia interessatissimo a tutto ciò che succede in sua assenza, abbiamo parlato degli allenamenti, dei ragazzi, di lavoro. Ma soprattutto mi ha fatto piacere sentire che sta molto meglio, vuol dire che a breve dovrebbe ritornare”.

A Reggio Emilia senza Lazzari. Si va verso un cambio di modulo?
“Abbiamo lavorato in settimana anche su qualcosa di diverso senza mai snaturare il nostro tipo di gioco, ma questo perché nelle ultime partite, specialmente in corso d’opera, abbiamo cambiato in base alle nostre necessità e alla schieramento dell’avversario”.

L’ipotesi di un centrocampo a quattro per limitare il tridente del Sassuolo è praticabile?
“Lo decideremo in corso d’opera, anche perché non sappiamo come si presenterà la squadra di De Zerbi, all’andata giocò con un 3-4-3. Dobbiamo stare molto attenti al loro modo di interpretare il gioco, sanno sfruttare gli spazi. Non è una questione di modulo per la nostra fase difensiva, ma sarà fondamentale l’atteggiamento. Quando riusciamo a fare pressione in attacco riusciamo a limitare molto bene la fase difensiva dell’avversario, quindi sarà la mentalità a fare la differenza. Il Sassuolo è una squadra che riesce a mettere in difficoltà qualsiasi avversario grazie all’impostazione di gioco diversa, intesa come concezione del calcio. Dovremo subire il meno possibile, cercando di costruire in maniera simile a loro se vogliamo portare a casa un risultato positivo”.

Nella difesa a quattro c’è spazio per Fares terzino?
“Credo che possa fare sia il terzino che l’esterno di un centrocampo a cinque senza problemi, a Genova contro la Sampdoria lo abbiamo utilizzato addirittura come mezzala. Ha dimostrato che quando è concentrato può far qualsiasi cosa. Per quanto riguarda un ipotetico cambio di modulo: anche se non si fosse fatto male Manuel saremmo comunque passati a quattro con la Fiorentina perché con la sua ampiezza di gioco ci stava mettendo in difficoltà. Domani però non sappiamo ancora con quale schieramento inizieremo. Dickmann? Può non aver giocato al meglio contro il Milan ma negli allenamenti e nelle altre occasioni in cui è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene”.

Berardi out. E’ un vantaggio o senza di lui il Sassuolo diventa maggiormente imprevedibile?
“Ha colpi da giocatore di prima qualità e se non c’è sarebbe logico pensare che possa essere un vantaggio. Ma il Sassuolo ha dimostrato in sua assenza di essere sempre molto pericoloso. Questo per merito dell’idea del mister di concepire il calcio. Boga e Djuricic lo hanno sempre sostituito in maniera diversa: il primo è più rapido, mentre  il serbo è bravo a farsi trovare tra le linee. E’ vero, Berardi può inventare di più, ma a questo punto aspettiamo di vedere chi giocherà al suo posto al fianco di Babacar, ma noi dovremo stare attenti a non farli ricevere con tanto campo davanti”.

Antenucci? Martedì si è allenato a parte.
“Sta bene, doveva solamente smaltire una botta, ma è disponibile e si è allenato benissimo in settimana”.

Durante gli allenamenti ha visto nei ragazzi la voglia di fare un bel regalo al  loro mister in convalescenza?
“Assolutamente sì, i ragazzi erano tutti molto preoccupati e durante l’allenamento la concentrazione è stata massima. Hanno tutti voglia di dare un segnale positivo per il loro allenatore. E’ questa la forza del nostro gruppo, siamo sempre tutti molto uniti ed è solamente così che possiamo arrivare al nostro obiettivo”.