La Bondi cade con Verona tra gli applausi del proprio pubblico, dopo una prestazione dai due volti: male nel primo tempo, benissimo nella ripresa, quando aveva assaporato anche i due punti dopo una bellissima rimonta. Il finale però ha premiato il maggior talento degli Scaligeri, che per vincere all’MF Palace hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie. Applausi per i ragazzi di coach Leka, soprattutto per l’atteggiamento dimostrato nel secondo tempo, e in virtù dell’infortunio di Swann, rimasto in panchina sostanzialmente per tutto il match.
Ferrara parte col giusto approccio provando ad arginare lo spauracchio Vujacic, neo arrivato in casa veronese. La Tezenis trova subito buone cose da Amato, che piazza due triple in fila, mentre il Kleb risponde con Panni e Molinaro. Verona è squadra profonda ma i ragazzi di Leka si fanno trovare pronti, affidandosi all’esperienza sotto canestro di capitan Fantoni e all’atletismo di Campbell, che segna due canestri dall’arco consecutivi per il 19-15 estense. Il vantaggio però dura poco, perché la Scaligera reagisce immediatamente e una tripla sulla sirena di Candussi le regala il +2 di fine primo quarto (21-23).
Il buon momento veronese prosegue anche ad inizio secondo parziale, quando la Tezenis tocca il +8 grazie ad un Ferguson “on fire” che costringe coach Leka a fermare il cronometro per parlarci un po’ su. L’inerzia però è tutta dalla parte della truppa di Dalmonte, e a complicare le cose per Ferrara ci si mettono pure le condizioni fisiche di Swann, che non sembra essere al meglio dal punto di vista muscolare. La Bondi subisce la fisicità ospite e piano piano vede scivolarsi dalle mani la gara al cospetto di una Verona davvero attrezzata per il salto in A1: è Campbell allora che si carica sulle spalle il Kleb, che grazie alle sue giocate torna a -10.
La Bondi prova a rientrare dopo l’intervallo lungo, cavalcando l’esplosività di Campbell, vero trascinatore degli estensi vista l’assenza di Swann, costretto in panchina per un problema alla coscia. La partita si fa maschia, entrambe le squadre raggiungono in fretta il bonus e Ferrara non ha nessuna intenzione di mollare la presa, rifacendosi sotto fino al -5. Il Kleb ha alzato notevolmente l’intensità difensiva e le percentuali dei veneti sono scese rispetto ai primi venti minuti: è una bomba del nuovo arrivato Buffo a regalare agli estensi il -4 di fine terzo quarto. C’è ancora una partita.
E c’è ancor di più una partita subito dopo, perché è lo stesso Buffo a ripetersi dall’angolo e a portare Ferrara ad una sola lunghezza di distanza. La Bondi ormai è un fiume in piena, mentre dall’altra parte Verona non riesce più a trovare la via della retina: due canestri di Molinaro, uno dei quali con una schiacciata, riportano avanti il Kleb dopo un’eternità. La Tezenis si affida al talento di Ferguson, ma sul ribaltamento Ganeto trova la tripla del +2 estense che manda in visibilio il pubblico del palazzetto, oggi veramente più caldo del solito. Il Kleb ha moltiplicato lo sforzo, e con due minuti da giocare è avanti di 5, letteralmente sospinto dalla sua tifoseria: Verona però ha Vujacic, che con una tripla da casa sua re-impatta sul 75-75. E il finale purtroppo premia il maggior talento veronese: Ferguson piazza un canestro pazzesco con le mani di un difensore in faccia che consente ai ragazzi di Dalmonte di vincere una partita dalle mille emozioni.
Bondi Ferrara – Tezenis Verona 76 – 82 (21-23; 37-49; 60-64):
Bondi Ferrara: Conti ne, Swann, Fantoni 17, Ganeto 7, Molinaro 13, Mazzoleni, Buffo 9, Mazzotti ne, Panni 5, Calò, Campbell 25, Liberati. All. Leka.
Tezenis Verona: Dieng 2, Ferguson 17, Poletti 17, Amato 12, Oboe ne, Candussi 10, Vujacic 16, Udom ne, Quarisa 2, Severini 1, Ikangi 5. All. Dalmonte.
Arbitri: Masi (Fi), Saraceni (Bo), Tarascio (Sr).